Cisterna di Latina / Lite degenera con coltellate e martellate: moglie e marito finiscono in ospedale

Cisterna Cronaca

CISTERNA – Durante la notte, una chiamata d’emergenza ha portato gli agenti della Polizia del Commissariato di Cisterna di Latina e i militari dell’Arma del locale Comando Stazione ad intervenire in una casa per sedare una lite tra coniugi o conviventi che era degenerata in una violenta rissa. Quando gli agenti, guidati dal dottor De Sanctis, sono arrivati sul posto, si sono trovati di fronte ad una situazione grave. Gli operatori del 118 erano stati chiamati per portare sia l’uomo che la donna all’ospedale Goretti di Latina con ferite piuttosto gravi.

L’alterco verbale tra i due coniugi si era trasformato in una rissa fisica. In un momento di ira, l’uomo avrebbe impugnato un martello e colpito la donna. Non è stato chiarito se questo sia stato in risposta ad un coltello che la donna avrebbe usato precedentemente o se sia avvenuto prima della sua azione. Entrambi sono stati portati in ospedale e curati per le loro ferite. Al momento, le loro condizioni non sembrano essere gravi, tanto che l’uomo potrebbe essere dimesso presto. Per la donna, invece, potrebbe essere necessario un periodo di osservazione.

Non si sa cosa abbia scatenato la lite. Inoltre, non è ancora chiaro se le indagini saranno aperte poiché le nuove regole richiedono una denuncia per lesioni non gravi o aggravate, e le loro prognosi sembrano essere inferiori ai 40 giorni fissati dalla riforma Cartabia per la procedibilità d’ufficio.

Secondo le nuove norme, la Procura e le forze dell’ordine non possono procedere d’ufficio senza una prognosi superiore ai 40 giorni. Anche in caso di lesioni dolose e volontarie, non è possibile adottare misure cautelari previste dal “codice rosso” per proteggere il coniuge maltrattato. Quindi, spetta ai due coniugi decidere il da farsi. Tuttavia, l’aggravamento del reato, ad esempio con l’uso di armi improprie, potrebbe portare a una maggiore azione giudiziaria.