Spigno Saturnia / Antenna telefonica, scoppia la polemica tra Marco Vento e il sindaco Vento

Attualità Spigno Saturnia

SPIGNO SATURNIA – Mancano ancora 15 mesi alle prossime amministrative che il clima elettorale a Spigno Saturnia è già sufficientemente arroventato (nonostante il periodo) a causa di un… traliccio utilizzato sino al 4 novembre da cinque società di telefonia mobile. Quel giorno una breve ma violenta tromba d’aria abbattè in località Fornello la struttura di proprietà della società Phoenix Tower International. Non sono tardati ad affiorare alcuni disservizi e, per certi versi, un black out telefonico si è creato a lungo nei comuni di Spigno Saturnia, Minturno, Coreno Ausonio ed Ausonia mentre l’amministrazione spignese decise decise di delocalizzare il traliccio su un’area attigua affidata in comodato d’uso gratuito dallo stesso comune ad Acqualatina.

Ma dal primo sopralluogo dei tecnici del comune di Spigno e della Phoenix Tower subentrarono alcuni dissidi tra le diverse società telefoniche allacciate circa la posizione esatta dell’area su cui sarebbe stato riposizionato il ripetitore. Il 16 gennaio scorso il sindaco Salvatore Vento, dopo un iniziale interessamento del Prefetto di Latina Maurizio Falco, aveva annunciato l’arrivo, dopo alcuni sopralluoghi organizzati per autorizzare la nuova soluzione ubicativa del ripetitore nei confronti dei severi protocolli di sicurezza, dell‘atteso parere favorevole del’Arpa Lazio. Di fatto aveva messo innanzitutto d’accordo tutte le società telefoniche interessate e ha autorizzato la nuova installazione del traliccio caduto tre mesi fa.

A promettere ora la risoluzione del “gravoso problema che da mesi rende complicata la vita ai residenti nel centro di Spigno Saturnia” è il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, l’avvocato Marco Vento: “Dal 4 novembre non è stato più possibile comunicare. Questo, in un centro la cui popolazione ha un’età media avanzata, ha creato non solo disagi ma anche apprensione. Fortunatamente la situazione si sbloccherà proprio in questi giorni: la Tim ha provveduto a installare un nuovo traliccio provvisorio, in attesa dell’adeguamento dell’infrastruttura crollata, e presto saranno operativi anche i nuovi ripetitori che renderanno nuovamente possibili le comunicazioni”.

Per il consigliere Vento “tutto questo è avvenuto grazie alla macchina istituzionale che si è messa in moto, garantendo l’avvio dei lavori. Dopo un iniziale stallo durato alcune settimane, è stata avviata una proficua interlocuzione con l’azienda, graziea ll’interessamento del coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, il Senatore Nicola Calandrini. Una vera filiera di governo, che dall’amministrazione arriva a palazzo Chigi e che permette soluzioni celeri anche nei piccoli Comuni, vero cuore pulsante d’Italia ma in passato troppo spesso lasciati a loro stessi”.

Cautistica e velenosa è stata la controreplica del sindaco di Spigno Saturnia, Salvatore Vento: “Già alcuni mesi fa, sembrava che l’antenna di telefonia sarebbe stata montana da qualche consigliere comunale, pur di trovare spazio tra le notizie del “giorno”, dichiarando che la Vodafone sarebbe stata attivata “in giornata”- dichiara ora il primo cittadino aurunco. Fatto poi non corrispondente alla realtà, anche perché risultava difficile montare un impianto senza struttura. Oggi è la volta di Tim. Peccato, che l’unica compagnia ad aver comunicato l’inizio dei lavori, avvenuti il 16 febbraio, dopo il posizionamento dei due carrellati, è stata Iliad. Lavori che entro le prossime ore dovrebbe riportare il segnale di questo operatore. A cascata, arriveranno tutti gli altri, in base ai contratti stipulati con la proprietà dell’infrastruttura. Va bene la ricerca della notorietà, ma bisognerebbe restare anche nei canoni di quello che si conosce. Perché oltre alle facili strumentalizzazioni, che purtroppo non trovano basi tecniche, in quanto la politica poco a che fare con l’ingegneria, tutto il processo per risolvere il disservizio cellulare, che ribadiamo non essere considerato pubblico, è stato portato avanti dall’istituzione comunale, proprietaria del sito, dalla proprietà dell’antenna, la Tower Phoneix International e dal gestore idrico Acqualatina,  gestore del sito. Altri attori protagonisti non si sono mai visti o sentiti in questi mesi.” E ne mancano ancora 15 all’apertura delle urne…