Omicidio Piccolino, lo sgomento del sindaco Bartolomeo: “Una ferita per Formia”

FORMIA – “Un fatto grave, che non mi sarei mai aspettato come possibile”. Voce bassa, che lascia trasparire lo sgomento per l’assassinio di Mario Piccolino. Il sindaco di Formia, Sandro Bartolomeo, è stato tra i primi a raggiungere l’abitazione/studio di Via della Conca appena saputo della morte dell’avvocato. Un omicidio che sarà anche discusso in consiglio comunale oggi alle 11.

Mario Piccolino

“Conosciamo tutti il modo di porsi di Mario Piccolino – ha dichiarato alla stampa – che può aver causato disagio ad alcuni, ma mai avrei pensato che si arrivasse a un atto di tale brutalità. Ero molto legato a lui, gli volevo bene, capivo il suo disagio. Aveva una storia molto difficile alle spalle. Cercavo di dare una mano. E adesso avverto una disperazione per quello che è accaduto.

E’ un giorno tristissimo per Formia. Sono momenti in cui ti chiedi che cosa non hai capito, che cosa si deve ancora mettere in piedi per Mario faceva lavoro di denuncia, come lo fanno in tanti, e se la situazione si imbarbarisce con situazioni come queste è davvero drammatico, perché può toccare a ciascuno di noi. Questa è una vera e propria esecuzione. E’ stato colpito in piena fronte.

Non ci sono dubbi che sia un professionista, in pieno centro, a volto scoperto. A formia è successo per la prima volta un fatto di una gravità inaudita, una ferita alla nostra città. Non potevo mai pensare che potessimo arrivare a questo. Mai toccato livelli di barbarie e questo mi spaventa.

Non possiamo arrenderci e subire atti di questo genere. Dobbiamo uscire da questa situazione. Sono molto angosciato per gli effetti che può dare sui cittadini di questa citta. Voglio capire perché si è ammazzata una persona così fragile, perché in maniera così brutale.

Alla luce di questo fatto è pericoloso fare informazione nel golfo di Gaeta. Qui è entrato in gioco qualcosa che non ha nulla a che vedere con le diatribe nostrane. Questo è qualcosa di molto più pesante. Se entrano in gioco forze esterne così forti. Pericolo anche per le istituzioni, esposizione pericolosa. Credo che questo sia un messaggio e non credo sia un avvertimento solo per Piccolino.

Mario era con i suoi pregi e i suoi difetti. Avevo un rapporto particolare, anche quando aveva creato alcuni disagi per le sue posizioni. Non l’ho mai rinnegato perché conoscevo la profonda onesta di Mario. Questo per me è uno dei momenti più dolorosi della mia vita. Un dolore violento, che ti prende dentro, non te lo sai spiegare perché lo reputo ingiusto, difficile da elaborare”.

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