Elezioni Regione Lazio 2023, polemiche grilline sulla candidatura della consigliera Paola Villa

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FORMIA – Sta facendo discutere – ma c’era da aspettarselo – la partecipazione dell’ex sindaco di Formia Paola Villa alla scelta, in programma nella giornata di giovedì, del Movimento Cinque Stelle, dei sei candidati in lizza per il rinnovo del consiglio regionale del Lazio. Il nome della professoressa di scienze è presente sulla piattaforma grillina dalla serata del 3 gennaio e, avallato dalla consigliere regionale uscente Gaia Pernarella (che candida il collega Francesco Furlan della sua segreteria particolare), ha creato una serie di dissapori da parte di chi – come Osvaldo Agresti di Itri che coerentemente ha sempre fatto parte del M5s di cui è stato nel 2016 il primo esponente in provincia a guadagnare con il voto democratico uno scranno nel consiglio comunale aurunco – o di alcuni meet up dei centri del Golfo che hanno stigmatizzato quella che è stata definita la scelta opportunistica dell’ex sindaco di Formia di arrivare a tutti i costi il 12 ed il 13 febbraio a far parte del nuovo consiglio regionale del Lazio. Paola Villa sui suoi canali social è stata categorica: non si sente un’estranea al Movimento Cinque Stelle e ha rivelato di essersi iscritta lo scorso novembre. Due mesi fa. E’ un lasso temporale troppo risicato – secondo alcuni meet up grillini del Golfo – per guadagnare uno spazio sulla piattaforma del Movimento cinque Stelle per essere indicata quale candidata alle regionali in programma tra 40 giorni.

E’ insorto lunedì sera il Movimento Cinque stelle di Gaeta, per esempio, quando sono stati formalizzati i nomi dei papabili candidati alle regionali ed è stato commentato il post della stessa Villa che annunciava la sua sfida elettorale in prima persona. Il meet up gaetano, per esempio, ha deciso di sostenere, in campo maschile, la candidatura di Agresti e di lasciare libertà di voto per la scelta della candidata donna. Ad infierire poi è stato Simone Avico che, il più eletto alle amministrative del comune di Gaeta del 12 giugno scorso, è considerato il referente del M5S di Gaeta arrivando a firmare esposti ai Carabinieri della locale Tenenza su lavori più o meno illegittimi inaugurati dal Comune.

Le censure di Avico hanno un carattere politico. Non fanno sconti sul modus agendi dell’ex sindaco di Formia che alle vittoriose elezioni amministrative esternò il suo disappunto contro i partiti, Movimento Cinque Stelle compreso. Questa lontananza, ormai annullata in vista del voto regionale, l’ha ricordata lo stesso Avico: “Paola è una persona che rispetto e tanto si deve a molti temi che trattiamo comunemente. La invitai a Gaeta in una piazza piena l’estate del 2021 ad un evento sulla Legalità e contro la cementificazione. Quando la invitai non avevo ancora avuto il piacere di scambiarci prima due parole. Lo dico anticipatamente perché non voglio minimamente essere tacciato di cordate, correnti e derive varie. Il dilemma in questo caso resta più che mai il metodo utilizzato. Non è una scelta che deriva dai territori e questo si è ampiamente dimostrato dai commenti e dalle prese di posizioni pubbliche di tantissimi attivisti. Chi ha deciso per la sua candidatura? – s’interroga Avico – Chi ha deciso che Paola Villa è una portavoce del MoVimento 5 Stelle? A Gaeta abbiamo svolto le elezioni amministrative solo qualche mese fa e, tranne in rare occasioni private, non ci siamo mai sentiti per strategie, per iniziative di campagne elettorali nè tantomeno da parte sua ho letto e ascoltato parole di vicinanza e sostegno al MoVimento 5 Stelle Gaetano, al gruppo. Improvvisamente un’iscritta al M5s nel mese di novembre si ritroverà catapultata nelle regionarie interne. Adesso dovrà essere ospite nella mia città per nome e per conto del MoVimento 5 Stelle nella campagna elettorale? Mi auguro, altresì, resterà allora invariato il suo comportamento, già da allora legittimo, nei confronti dei vari gruppi territoriali in questa campagna elettorale e successivamente se dovesse essere eletta in Regione Lazio. Le auguro il meglio, e che possa portare avanti determinate battaglie, ma resta il fatto che non potrà sicuramente contare sull’appoggio dei tanti attivisti. Tutto ciò si sarebbe ampiamente potuto evitare se gli atteggiamenti preposti fossero stati diversi ai nastri di partenza. Dopo le osservazioni ricevute fossi in lei avrei già fatto un passo indietro, dal momento che senza basi non si costruiscono altezze stabili e forti”.

Sui social alcuni attivisti del M5S stanno plaudendo alle “coraggiose” iniziativa dell’ex sindaco di Paola sulla legalità, contro Acqualatina e a favore della tutela dell’ambiente. Altri stanno ricordando all’ex primo cittadino come la sua potenziale candidatura alle regionali sia inopportuna perché è destinataria di una richiesta di rinvio a giudizio, con le ipotesi di reato di concorso in abuso d’ufficio e falso insieme all’ex segretario generale e direttore generale del Comune di Formia Mario Taglialatela e all’attuale dirigente dell’area finanziaria dell’ente Daniele Rossi. Il 10 ottobre scorso il Gup del Tribunale di Latina Domenico Di Croce ha rinviato se accogliere o mano la richiesta di rinvio a giudizio della Procura della Repubblica relativamente all’incarico assegnato il 24 luglio 2020 all’avvocato Taglialatela di svolgere il ruolo di capo gabinetto del comune.

Il pronunciamento del Gup Di Croce è atteso l’11 aprile 2023 – due mesi dopo le elezioni regionali – ed il rinvio ad ottobre dell’udienza preliminare era stato chiesto per permettere all’avvocato Taglialatela di rilasciare dichiarazioni spontanee ma anche per attendere la conclusione del procedimento per danno erariale, che sfiora la somma di 8000 euro, promosso dalla Procura regionale presso la Corte dei conti. L’ex sindaco Villa in questi giorni ha puntualizzato lei stessa di essere di aver concluso in suo favore alcuni procedimenti penali e di attendere la conclusione di quello per le manifestazioni di protesta nell’estate 2017 per denunciare i disservizi di Acqualatina legati alla “grande sete” che colpì Formia e l’intero Golfo. Sulla rete alcuni altri attivisti del M5S hanno replicato duramente all’ex sindaco quando ha sottolineato di aver contribuito a risparmiare 8000 euro di danaro pubblico con la nomina – secondo la Procura illegittima – a capo gabinetto del comune dell’avvocato Taglialatela. Hanno rimarcato altre due circostanze che non giocano a favore della professoressa Villa: il consiglio comunale due mesi fa ha deliberato il riconoscimento di un debito fuori bilancio di 170mila euro all’ex dirigente del settore Servizi sociali Maurizio Ottaviani solo perché il neo sindaco di Formia, appena eletto, alla fine di giugno 2018 lo licenziò. Due sentenze della sezione Lavoro del Tribunale di Cassino prima e della Corte d’Appello poi hanno dato censurato la fretta del neo sindaco. Maurizio Ottaviani sarebbe dovuto in carica sino alla fine del 2019 perché gli incarichi di un sindaco (di Sandro Bartolomeo) possano essere sì fiduciari ma non possono durare meno di tre anni . E invece ora i contribuenti formiani dovranno pagare ad Ottaviani quel risarcimento danni provocato da un solo soggetto. E un’altra censura riguarda la gestione dell’edilizia scolastica dell’amministrazione Villa, costretta per una serie di un’infinità di errori ed omissioni a restituire al governo (al Mef e al Ministro dell’Istruzione) 11 milioni di euro di finanziamento pubblico che sarebbero dovuti servire per l’abbattimento e la ricostruzione della scuola media “Vitruivio Pollione” e per la realizzazione di una palestra a favore del vicino plesso “Edmondo De Amicis”.

A difendere, nonostante tutto e tutti, l’ex sindaco di Formia è la consigliera regionale uscente del M5S Gaia Pernarella del cui staff, Ilenia Borace e Francesco Furlan, sono in lizza per essere inseriti nella lista provinciale di Latina per il rinnovo del consiglio della Pisana. Ecco quanto ha scritto l’esponente grillina di Terracina sul conto dell’ex primo cittadino di Formia: “La sua è candidatura di grande spessore politico. E’ una donna forte e coraggiosa sempre al fianco dei cittadini nelle battaglie per acqua e sanità pubblica oltre che per il contrasto ai fenomeni malavitosi della nostra bellissima, ma martoriata provincia. A lei va da parte di tutto il Movimento 5 Stelle un ringraziamento particolare per aver fatto convergere la sua grande umiltà e competenza nel nostro progetto”.

Gaia Pernarella, augurando “buon voto” a tutti gli iscritti, si rivolge proprio a quest’ultimi chiedendo “di usare questa giornata non in sterili chat, ma per leggere attentamente i curricula e le attivitá svolte dai candidati e di votare secondo coscienza per il bene del nostro territorio e del Movimento 5 stelle. Il nostro destino è nelle nostre mani!”