Castelforte / Intitolazione della prima piazza in Italia alla memoria di Giulio Andreotti [VIDEO]

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CASTELFORTE – “Avete avuto molto coraggio ad inaugurare la prima piazza in Italia alla memoria di mio padre che nell’ultima parte della vita e della cosiddetta Prima Repubblica non è stato trattato bene dal Paese che ha servito dal primo dopo guerra. Bisogna prenderne atto che una comunità fisicamente piccola come Castelforte abbia manifestato la sua grandezza intitolando alla memoria di mio padre la piazza antistante il palazzo Municipale”. E’ stato il passaggio più commosso e significativo dell’intervento di Stefano Andreotti presso l’aula consiliare del comune di Castelforte nell’ambito della cerimonia, molto contestata dal Partito Democratico locale, con cui è stata inaugurata – la prima volta come detto in Italia – Piazza Giulio Andreotti.

E del “divino” e sette volte presidente del consiglio dei Ministri sono arrivati in una Castelforte luminosa e solare due dei suoi quattro figli, Stefano per l’appunto e Serena. I momenti di questo evento sono stati tre: lo scoprimento, dopo la benedizione di don Fabio Gallozzi, della targa nel nuovo piazzale realizzato nei pressi di piazza Vittorio Emanuele III, il breve intervento nell’aula consiliare di Andreotti junior (“sapevo che mio padre aveva fatto tanto per questo territorio ma non avrei immaginato che a distanza di anni e decenni i sentimenti di gratitudine e vicinanza alla mia famiglia fossero così commoventi”) e la presentazione presso la palestra del vicino istituto comprensivo , ospite di un felice dirigente scolastico Amato Polidoro, di un libro con cui l’uomo politico democristiano, giornalista e scrittore morto a Roma il 6 maggio 2013 all’età di 93 anni, ha raccolto diverse lettere inviate all’inseparabile “Cara Liviuccia” durante la sua lunga e contrastata attività politica.

Il sindaco di Castelforte Angelo Felice Pompeo nell’intervento video allegato ha sottolineato come Andreotti sia “indiscutibilmente una delle figure politiche italiane di maggior rilievo della seconda metà del ventesimo secolo per oltre quattro decenni, a partire dal secondo dopoguerra, al centro delle principali vicende -oltre che di molte polemiche- della politica nazionale ma anche internazionale. Personalità complessa e poliedrica, alle capacità di statista associò doti di scrittore e di giornalista, accompagnate da una proverbiale vena ironica che lo ha reso autore di celebri aforismi, alcuni dei quali sono entrati nel linguaggio corrente. Castelforte è profondamente legata a Giulio Andreotti che nel corso della sua attività politica ha sempre avuto a cuore le sorti della sua comunità e della popolazione.

Grazie alla sua iniziativa e collaborazione si deve la costruzione dello stabilimento “Manuli Autoadesivi” che, dagli anni 60 alla fine di quelli 90, ha assicurato a circa 550 famiglie del territorio un reddito e ha frenando l’emigrazione a assicurando un presente e un futuro a tutto il territorio. Molto importante è stato il suo impegno politico per lo sviluppo e la valorizzazione delle Terme di Suio. “Mi piace ricordare – ha aggiunto il sindaco Pompeo – l’importante investimento dell’ex Fiat che costruì uno dei più moderni complessi di cura nell’area termale. Il Presidente Andreotti, inoltre, ha avuto una parte molto importante anche nel riconoscimento al Comune di Castelforte della Medaglia d’Argento al Valor Civile che poi egli stesso consegnò in qualità di Ministro al nostro Comune. Merita di essere sottolineato che per tantissime volte il Presidente Andreotti ha fatto visita a Castelforte e numerose volte ha ricevuto gli Amministratori Comunali per seguire tante importantissime pratiche presso i vari Ministeri della Repubblica dimostrando sempre il suo profondo legame con questa terra di Castelforte e con la sua gente”.

Il sindaco Pompeo, affiancato a gran completo dalla sua maggioranza, dall’ex primo cittadino Pasquale Fusco e da diversi consiglieri comunali ed assessori tutti rigorosamente democristiani ma di fede andreottiana, ha evidenziato la grandezza del compianto presidente del consiglio comunale nel momento in cui, dopo i lutti, umani e materiali, della seconda guerra mondiale, ha contribuito a rallentare il fenomeno migratorio “da questa terra, ai confini con le province di Latina e Frosinone, in cui non era umanamente più possibile restare. E invece se tanti castelfortesi e sancosimesi sono rimasti e hanno deciso di rimboccarsi le maniche per realizzare anche qui – ha concluso il sindaco Pompeo- un pezzo d’Italia migliore e progredita bisogna ringraziare il Senatore e presidente Andreotti”.

L’intitolazione di questa piazza alla memoria del sette volte presidente del consiglio fa parte di un progetto dell’amministrazione comunale di Castelforte finalizzato a qualificare la sua toponomastica intitolando altri tre siti ad altrettanti personaggi significativi del panorama religioso e politico come San Giovanni Paolo II e Pietro Ingrao e culturale (il filosofo Plotino che, secondo una tradizione, sarebbe nato nelle campagne di Suio)

Allo scoprimento della targa alla memoria del presidente Andreotti martedì mattina non c’era il partito Democratico. Le ragioni per questa polemica assenza le hanno motivate l’ex sindaco Dem Giancarlo Cardillo, l’altro consigliere comunale Giuseppe Rosato ed il segretario comunale Ferdinando Orlandi: “La decisione per questa inaugurazione è stata assunta in maniera unilaterale senza alcun passaggio nelle apposite commissioni . Un modo di agire, a nostro avviso, irrispettoso delle consuetudini democratiche e di rappresentanza istituzionale, soprattutto a danno dei tanti cittadini che da noi sono rappresentati . Non siamo andati anche perché non siamo convinti che Castelforte sentisse la necessità di questa iniziativa. Non si tratta di alcuna battaglia politica o di bandiera. La Democrazia Cristiana è stato un grande partito popolare che tanto ha dato al nostro parse. Allo stesso tempo siamo convinti che tanti statisti di quel grande partito di massa come Aldo Moro, Piersanti Mattarella Tna Anselmi , sarebbero stati, a parer nostro, molto meno divisivi della figura di Giulio Andreotti”.

“La scelta adottata dall’amministrazione Pompeo – hanno aggiunto Cardillo, Rosato e Orlandi – confligge sicuramente con la necessità di condivisione e di approfondimento storico che scelte del genere meriterebbero. Quando si intitolano luoghi della nostra comunità non dovrebbero esservi nè scelte unilaterali, nè contraddizioni, nè zone d’ombra. Non pretendiamo di ergerci a giudici nè a storici; riteniamo, però, che manchino le condizioni per un esaustivo e oggettivo giudizio storico e politico maturo e cristallino sulla persona e l’operato di Andreotti. È un dibattito ancora aperto su tanti livelli che – hanno concluso i tre esponenti del Pd castelforte – non può essere risolto con tanta sicumera, arroganza istituzionale e superficialità.”.

INTERVENTO video Angelo Felice Pompeo, sindaco di Castelforte e Stefano Andreotti, figlio dell’ex presidente del Consiglio.