Gaeta / Investita da un camion, muore una donna di 79 anni

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GAETA – Due comunità in lutto, Formia e Gaeta, dopo l’incidente mortale verificatosi questa mattina, poco dopo le 10.30, all’altezza del civico 190 della Strada regionale Flacca. A perdere la vita è stata Annargenide Astuto, siciliana di origine di 79 anni ma da decenni a Formia di cui è stata la storica dirigente del reparto di oculistica dell’ospedale “Dono Svizzero”, divisione poi chiusa subito dopo il pensionamento del suo primario. La donna è stata travolta mortalmente all’altezza del centro commerciale “Gate A” da un camion che, condotto da un uomo di 62 anni di Latina, era diretto nell’attiguo porto commerciale “Salvo D’Acquisto” di Gaeta.

Quanto è tragicamente avvenuto lo stanno cercando di ricostruire gli agenti del distaccamento di Terracina della Polizia Stradale in stretta collaborazione con i colleghi della Polizia locale di Gaeta ma sulla dinamica non ci sono purtroppo più dubbi: la dottoressa Astuto si trovava in compagnia del marito – Vittorio D’Amico, anch’egli medico e a lungo ginecologo presso lo stesso ospedale formiano – quando all’uscita del centro commerciale è stata investita e trascinata per diversi mezzi dal mezzo pesante. I soccorsi del personale 118 sono stati tanto immediati e tempestivi quanto inutili: per la dottoressa Astuto non c’è stato nulla da fare nonostante il disperato tentativo dell’autotrasportare 62enne di Latina di bloccare la marcia camion, poi posto sotto sequestro dalla Polstrada.

La notizia dell’investimento mortale dell’ex primario di oculistica del “Dono Svizzero” si è diffusa immediatamente sul territorio del sud pontino alimentando anche alcune polemiche sui social circa l’appesantimento della viabilità, leggera e pesante, in questo tratto della Flacca, alle porte di Gaeta, in prossimità dello svincolo del porto commerciale “Salvo D’Acquisto”, dopo l’inaugurazione del centro commerciale “Gate A”. Le indagini per appurare le reali responsabilità dell’incidente mortale sono appena iniziate in stretto coordinamento con il pm di turno della Procura di Cassino. Un fatto è certo: questa tragedia, immane, si è consumata dopo alcuni minuti che la dottoressa Astuto ed il marito si erano recati in questa struttura per effettuare alcuni acquisti e tornare a Formia dove avrebbero dovuto festeggiare il compleanno di uno dei tre figli, Guglielmo (oculista presso il Policlinico Gemelli di Roma), Adele (neurologa presso l’ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma) e Silvia (apprezzata avvocatessa a Milano), che, appresa la notizia di questo investimento mortale, si sono chiusi, insieme a papà Vittorio sotto shock, in un doloroso e comprensibile silenzio.

La dottoressa Annargenide Astuto è stata una figura di rilievo nella vita politica e sociale di Formia. Negli anni novanta è stata per due mandati consigliera comunale nella maggioranza di centro sinistra che ha guidato per quattro volte il Comune. Il primario di oculistica fu una delle più fidate ed ascoltate esponenti del “Progetto per Formia” che in quegli anni fu un prototipo che, anticipando la nascita dell’Ulivo prodiano, era un mix perfetto grazie all’apporto delle forze politiche di centro sinistra e di un sano e generoso civismo. La dottoressa Astuto è stata ricordata in questi termini da un commosso e “addolorato” ex sindaco di Formia Sandro Bartolomeo: “La ricordo sempre presente, attenta e rigorosa, sensibile alle condizioni dei più deboli senza mai chiedere nulla per sè. Quando mi hanno avvertito della sua scomparsa, ho provato un dolore profondo: appena una settimana fa eravamo stati insieme con tanti altri amici, come accadeva tante volte nel corso dell’anno, il più delle volte ospiti della grande generosità sua e del suo compagno di una vita, il dottor Vittorio D’Amico. Ora tutti noi amici dobbiamo essere vicini a Vittorio per aiutarlo a sopportare questa perdita drammatica”.