San Felice Circeo / Passano dal sequestro alla confisca due ville riconducibili a 4 pluripregiudicati

Cronaca San Felice Circeo

SAN FELICE CIRCEO – Due ville con un panorama mozzafiato sul promontorio del Circeo utilizzate per trascorrervi le vacanze estive sino al 2019, anno in cui furono sequestrate. Ora sono state confiscate e, dunque, sono entrate a far parte a titolo definitivo del patrimonio immobiliare dello Stato. Ha interessato anche San Felice Circeo l’operazione del comando provinciale di Roma e del Gruppo di Frascati della Guardia di Finanza che hanno eseguito nella cittadina del litorale pontino un decreto di confisca che, emesso dalla sezione specializzata ‘Misure di Prevenzione’ del Tribunale di Roma, è diventato definitivo dopo la pronuncia della Corte di Cassazione.

Secondo le ricostruzioni investigative delle Fiamme Gialle le due ville erano nella disponibilità di quattro pluripregiudicati che, di origini calabresi e facenti parte dello stesso nucleo familiare erano più volte finiti nei guai per associazione a delinquere finalizzata al furto, truffa, riciclaggio, ricettazione e, soprattutto, spaccio di sostanze stupefacenti. Le due ville confiscate a San Felice Circeo fanno parte di un elenco in cui campeggiano beni mobili e immobili, oltre a disponibilità finanziarie, per un valore di circa 15 milioni di euro. Dei quattro proprietari le Fiamme Gialle, oltre ad evidenziare la loro pericolosità sociale, hanno denunciato la rilevante sproporzione tra i redditi dichiarati e l’ingente patrimonio detenuto.

Si tratta di uno yatch che, confiscato in un cantiere di Fiumicino, veniva utilizzato per raggiungere via mare San Felice Circeo ma anche 30 unità immobiliari tra ville, appartamenti, terreni ed un noto locale sulla Tiburtina a Roma e 90 autovetture, conti correnti e società operanti nella capitale ed in provincia. Gli uomini del Colonnello Lucio Malvestuto e del maggiore Teresa Marchesano hanno confiscato anche denaro contante per circa 100 mila euro, trovato in possesso di uno dei membri della famiglia, di cui non è stato in grado di giustificarne la legittima provenienza.