Formia / La città non ha ottenuto il riconoscimento “Città che legge”, l’appello della consigliera Villa

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FORMIA – “Su 718 comuni, Formia non ha ottenuto il riconoscimento di  ‘Città che legge’ dopo averlo avuto per due bienni consecutivi: 2018- 2019 e 2020-2021. Eppure a Formia ci sono ben tre biblioteche, di cui due per bambini” – a darne notizia è la consigliera comunale, nonchè ex-sindaco della città di Formia, Paola Villa, capogruppo “Un’altra città – Movimento cinque stelle”. 

La Consigliera di minoranza, volendo illustrare l’attuale situazone delle biblioteche in città, all’indomani della notizia appresa –  spiega come “al momento, risulti chiusa la biblioteca di Rio Fresco” e come “sul sito web della biblioteca comunale ‘Tenente Filippo Testa’ di Formia, tra i servizi offerti, vi è anche quello di mettere a disposizione dei lettori, i quotidiani: in biblioteca è possibile leggere e consultare liberamente libri, materiale multimediale, periodici e quotidiani che sono esposti a scaffale aperto. Ma da quasi un anno, purtroppo, i quotidiani non sono disponibili per i lettori, lettori che in questo caso, sono soprattutto persone anziane che abitualmente frequentavano la biblioteca per la lettura dei quotidiani”. 

Ed aggiunge: “La biblioteca ‘Tenente Filippo Testa’ vanta una storia ultracentenaria ed è un simbolo di forte impatto identitario per la città oltre che luogo di studio e di aggregazione. Durante l’amministrazione Villa è stata ulteriormente valorizzata e attenzionata e grazie ai bandi vinti è stato possibile accedere a fondi che hanno permesso il miglioramento dei servizi offerti: apertura al sabato mattina, restauro di cinquecentine, biblioteca vero centro culturale ed espressivo per arte, musica, teatro, laboratori e sportello informativo per lo studente dell’Università di Cassino”.

E conclude: “La qualifica di ‘Città che legge’ consente, infatti, di accedere a iniziative importanti e di spessore, a proporre una scelta culturale di aggregazione per i giovani. Ci auguriamo che l’attuale Amministrazione vada al recupero non solo del riconoscimento, ma del ruolo di integrazione, confronto e crescita che le biblioteche della città hanno da tempo svolto”.