Formia / Criminalità organizzata, approvata all’unanimità la mozione dei Consiglieri del Pd

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FORMIA – Appena sarà nominata dal parlamento insediatosi nei giorni scorsi la commissione d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali dovrà essere invitata per tenere una delle sue prime sedute in uno dei centri del Golfo per fare il punto, unitamente ai rappresentanti delle forze di polizia e delle stesse amministrazioni locali, sulla diffusione della criminalità organizzata nel sud pontino. E’ stato questo il momento più saliente del consiglio comunale di Formia a conclusione di una proficua ed interessante discussione sul tema grazie alla presentazione (avvenuta lo scorso luglio) di una specifica mozione da parte del gruppo consiliare del Partito Democratico.

La mozione è stata approvata all’unanimità ma solo una mediazione tra le varie forze politiche che, almeno verbalmente, hanno sottolineato la necessità di “evitare di ridimensionare il fenomeno e, peggio, di mettere la polvere sotto il tappeto”. Nell’ambito di questo confronto si è aggiunta la proposta, recepita a fatica da parte della maggioranza di centro destra, dell’ex sindaco Paola Villa di far debuttare la nuova e prossima commissione parlamentare anti mafia sul territorio del Golfo. Nell’originaria bozza dell’emendamento della professoressa di scienze naturali era stata ipotizzata la scelta ubicativa di Formia dove invitare la commissione parlamentare ma, dopo una sospensione dei lavori consiliare chiesta per trovare un accordo tra i capigruppo, è stata raggiunta un’intesa. La parola “Formia”, su richiesta della maggioranza di centro destra, è stata sostituita con quella “Sud pontino”….

Al termine del consiglio comunale di mercoledì è stato il Pd a portare a casa un significativo risultato politico. Innanzitutto per le tre richieste contenute nella mozione. La prima è quella di avviare un percorso con le altre Amministrazioni del territorio per farsi portavoce presso gli organi istituzionali preposti di “iniziative volte a richiedere un potenziamento della capacità investigativa e delle unità di polizia giudiziaria nel comprensorio”. In particolare, il Pd rinnova la richiesta di istituire una sede distaccata della Squadra Mobile nel Sud Pontino e di una sede operativa della Direzione investigativa antimafia in Provincia di Latina.

Sul piano squisitamente politico-amministrativo il partito Democratico è del parere, inoltre, di riattivare immediatamente l’osservatorio comunale (fu un’iniziativa politica della quarta Giunta di centro sinistra di Sandro Bartolomeo poi non proseguita dalla maggioranza civica della professoressa Paola Villa) per la legalità “quale strumento di monitoraggio del territorio, di studio e reportistica, di promozione della cultura della legalità nelle giovani generazioni e di elaborazione di strategie virtuose”. L’osservatorio dovrebbe inoltre, avere un “profondo” mandato culturale, di predisporre un piano di sensibilizzazione, indirizzato soprattutto ai giovani, per promuovere, garantire e valorizzare la cultura della legalità e delle buone pratiche”.  La maggioranza, attraverso il capogruppo Luigi Rossi, aveva aggiunto l’avverbio “eventualmente” alla possibilità di istituire di nuovo questo osservatorio comunale. Ma il Pd è stato categorico: prendere o lasciare la richiesta. E’ stata accolta la prima opzione.

La terza richiesta (recepita) contenuta nella mozione Dem è stata la seguente…quella di dare mandato al presidente del consiglio comunale di Formia, l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, il documento “a tutti i consigli comunale della provincia di Latina per una sua condivisione in grado di segnalare un’unità intenti della politica su un argomento così delicato”.

“Anche a seguito del ferimento di Gustavo Bardellino, avevamo chiesto mesi fa al Consiglio Comunale – hanno tenuto a sottolineare i consiglieri del Pd Luca Magliozzi ed Alessandro Carta – di assumere una posizione forte e unitaria su questo tema. L’episodio che ha coinvolto un membro della famiglia Bardellino, infatti, ha rappresentato solo uno dei tanti ‘campanelli di allarme’ di un territorio che da tempo vive una presenza costante e destabilizzante di infiltrazioni della malavita organizzata. Nel Sud Pontino, e più in generale nella provincia di Latina, sono decenni che siamo di fronte alla presenza diversificata di organizzazioni criminali ‘espressione di qualificatissime proiezioni soprattutto di camorra e ‘ndrangheta, che convivono e all’occorrenza fanno affari con quelle autoctone’ come emerge dalla recente relazione semestrale della DIA”.

I consiglieri Magliozzi e Carta hanno espresso la loro soddisfazione anche quando hanno fatto rilevare come la loro mozione abbia raccolto gli emendamenti di altre forze politiche: “Il Consiglio Comunale di Formia ha assunto finalmente una posizione netta e unitaria sul tema della legalità e della lotta alla malavita organizzata. E’ un grande risultato politico per il nostro Gruppo Consiliare, una grande vittoria per la Città di Formia”.

“Su questo tipo di problema non ci può dividere ed esprimiamo la nostra soddisfazione politica per l’approvazione della mozione presentata dal Pd – ha commentato il capogruppo della Lega Antonio Di Rocco – Il consiglio comunale ha palesato una grande responsabilità politica e da parte nostra coinvolgeremo immediatamente il riconfermato sottosegretario agli Interni Nicola Molteni e, appena saranno nominati, i nostri rappresentanti in seno alla nuova commissione parlamentare anti mafia”.

Il consiglio comunale nelle fasi iniziali aveva approvato una maxi delibera in cui è stata riconosciuta la spesa, attraverso una variazione al bilancio pluriennale 2022-2024, per far fronte ai primi ed urgenti interventi realizzati nelle ore successive alla breve ma eccezionale ondata di maltempo che aveva colpito la città di Formia nel pomeriggio del 29 settembre. Ammonta a poco più di 485mila euro individuati in diverse pieghe del bilancio del comune: 165mila euro erano destinati al Ministero dell’Interno quali contributi erariali connessi alla mobilità del personale che il comune ha percepito indebitamente. Questa restituzione avverrà con una rateizzazione quinquennale dall’esercizio finanziario 2023. Quasi 75mila euro rappresentavano economia di spesa rilevate ad oggi su interventi di spesa riguardanti i servizi di manutentivi ed ambientali, 21mila euro per quelli inerenti i servizi di protezione civile, 68mila euro avrebbero dovuto coprire il piano assunzionale del 2022 mentre 155mila euro sono stati prelevati dal fondo di riserva.