Gaeta / Porto commerciale: percentuale in crescita per l’attività, i dati dell’ultimo report

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GAETA – Nonostante i datati ritardi infrastrutturali e viari e complice la situazione di saturazione dei vicini hub di Salerno e Napoli, continua a crescere, seppur timidamente, il porto commerciale di Gaeta. Lo si evince dall’ultimo report dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno centro settentrionale che ha aggiornato al 30 settembre l’andamento della movimentazione delle merci a decorrere dal 1 gennaio scorso. Naturalmente rispetto ai primi nove mesi del 2021 il “Salvo D’Acquisto” ha fatto registrare un aumento del 6,8% passando dal milione e 243mila tonnellate del 2021 al 1.327mila tonnellate – + 84mila tonnellate – dei primi nove mesi del 2022.

Gli aumenti più rilevanti si sono registrati con riferimento alle merci solide (+15,3%; +68.586 tonnellate), sia “merci varie in colli” che “rinfuse”. Le prime, con un totale di 34.070 tonnellate, hanno fatto registrare un incremento del 31,7% (+8.208 tonnellate), mentre tra le seconde si segnala l’incremento dei “minerali grezzi, cementi e calci” (+51%; +96.474 tonnellate). In calo, invece, la sottocategoria del “carbone” (-21,7%; -29.685 tonnellate) e dei “prodotti metallurgici” (-10,6%; -5.223 tonnellate).

A Gaeta quest’anno sono approdate sinora 145 navi rispetto alle 123 del 2021. Nello specifico sono state 128 mercantili e 17 navi da crociera quando quest’ultime nel 2021, nel clou della pandemia, erano state solo 2 (+750%). Di Conseguenza sono aumentati anche i crocieristi giunti al Salvo D’Acquisto: 1871 dei primi nove mesi del 2022 contro i 107 sbarcati nello stesso prima dell’anno prima

In generale per quanto riguarda il dato complessivo del network dei tre porti laziali è stato censito al 30 settembre un traffico merci pari a 11.288.341 tonnellate con una crescita del 15,9% rispetto ai primi nove mesi del 2021 e dell’1,5% anche rispetto ai primi nove mesi del 2019, prima dell’esplosione della pandemia da Covid 19. Nello specifico, tra le varie tipologie, le merci liquide del network laziale chiudono i primi nove mesi dell’anno con un + 23,8% rispetto al 2021, mentre le merci solide con un + 12,6%.

Civitavecchia ha registrato un aumento del traffico merci del 10,7% sul 2021 (si tratta di 7.853.108 tonnellate, in crescita dell’8,7% anche rispetto ai primi nove mesi del 2019, quando fece registrare 7.170.196 tonnellate) mentre il porto di Fiumicino, con la ripresa della movimentazione dei prodotti petroliferi che servono il vicino aeroporto internazionale “Leonardo Da Vinci”, ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con un +50,3%. Per quanto concerne il porto di Roma, quello di Civitavecchia è stata evidenziata una significativa crescita con riferimento a tutte le categorie merceologiche, ad eccezione delle rinfuse liquide.

Le rinfuse solide, con un totale di 2.312.963 tonnellate, sono cresciute del 41,7% (+680.605 tonnellate). Tra queste si segnala l’incremento del carbone (+38,5%; +488.771 tonnellate), dei prodotti metallurgici (+61%; +139.732), dei prodotti chimici (+48,3%; 4.150) e delle “altre rinfuse solide” (+53,5%; +57.398).  Nella categoria “merci in colli”, per la quale l’incremento rispetto al 2021 è pari al 2,6% (+125.869 tonnellate), è stata accertata la crescita del 2,7% (+112.074 tonnellate per complessive 4.258.126 tonnellate) del traffico Ro/Ro e dell’1,5% (+10.368 tonnellate per complessive 700.871) delle merci in contenitori.  Con riferimento al traffico dei container, sono state registrate 87.072 tonnellaye con il significativo incremento del 21,6% (+15.450) rispetto al pari periodo dello scorso anno, con i “pieni” che sono cresciuti del 6,1% e i “vuoti” del 69,1%.

E’ proseguita, poi, anche la ripresa del traffico dei passeggeri di linea che ha registrato un aumento del 22% (+235.447) e un totale di 1.303.653 passeggeri. Ugualmente in crescita, dell’11,2% (+72.479), la categoria “automezzi” all’interno della quale è stato sottolineato l’incremento della sottocategoria “auto passeggeri” (+11,2%; +48.417). La stessa ripresa del traffico delle “autovetture in polizza” è stata in crescita dell’11,3% (+7.772) per un totale di 76.265 autovetture movimentate. I numeri più significativi in termini di crescita di traffico passeggeri hanno riguardato ancora il comparto delle crociere che, movimentando un totale di 1.656.252 crocieristi nei primi nove mesi dell’anno, ha fatto registrare un incremento pari al 450% e 1.355.102 crocieristi in più che sono transitati nel porto di Roma superando, di fatto, quelle che erano le previsioni per l’intero 2022.

“Abbiamo aperto l’anno con un sano, cauto ottimismo e siamo consapevoli che c’è ancora tanta strada da fare, ma i dati di traffico di questi nove mesi, ancora in crescita stanno a significare che la strategia di diversificazione dei traffici commerciali messa in atto da oltre un anno sta portando frutti concreti – ha commentato il presidente dell’AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Pino Musolino – Stiamo lavorando sodo ed è un lavoro di squadra che ricomprende l’intero cluster portuale nonché i vari livelli istituzionali. Perché è questa la sinergia necessaria per aprire nuove opportunità di sviluppo per Civitavecchia e per i porti del Lazio in generale”.