TERRACINA – Tre pregiudicati di Fondi sono stati sottoposti alla misura degli arresti domiciliari mentre una quarta persona, di età compresa tra i 30 e i 45 anni, dovrà presentarsi ai carabinieri di Terracina per quattro giorni alla settimana. Contenendo le ipotesi di reato di concorso in lesioni aggravate, sono state eseguite, nella prima mattina di venerdì, le misure dai carabinieri della compagnia di Terracina, con l’ausilio delle unità cinofile del Nucleo di Roma-Santa Maria di Galeria e di un elicottero del Raggruppamento aeromobili Carabinieri di Pratica di Mare, in relazione alla brutale aggressione avvenuta il 31 agosto scorso in un bar di Terracina, in provincia di Latina, di cui fu vittima in un bar un giovane.
Secondo quanto ricostruito i quattro indagati, agendo in gruppo, con un quinto individuo ancora non identificato, hanno minacciato con frasi intimidatorie e discriminatorie, connesse al suo orientamento sessuale, un giovane terracinese che stava consumando la colazione, colpendolo violentemente con calci e pugni, anche al capo, utilizzando, un portacenere in metallo, recuperato dai tavolini presenti nell’esercizio. Il giovane aveva riportato un trauma cranico con ferite lacero contuse al capo e contusioni multiple. La violenza del gruppo fu ripresa dalle telecamere del sistema di video-sorveglianza installato nei locali del bar.
Gli indagati sono ritenuti responsabili di concorso in lesioni aggravate. Da quel momento i carabinieri della stazione di Terracina avviarono le indagini identificando quattro dei responsabili, tre dei quali con precedenti specifici per gravi reati contro la persona. Per questa ragione, a loro carico è stata contestata la recidiva infraquinquiennale, anche specifica e reiterata.
Pesante la dichiarazione resa in serata dall’ex sindaco di Terracina, ora parlamentare europeo di Fratelli D’Italia Nicola Procaccini. Esprimendo il suo plauso ai carabinieri della compagnia di Terracina per l’arresto delle quattro persone che lo scorso mese di agosto hanno brutalmente aggredito un giovane all’interno di un bar della città, Procaccini ha definito quell’episodio “di violenza vigliacca, che ha turbato la città in cui vivo e che ha i connotati dell’aggressione omofoba, resa ancora più odioso perché ha i tratti dell’accanimento del branco nei confronti di un ragazzo. Ogni forma di violenza, tanto più se connotata da motivi di odio sotto varie forme, va condannata e repressa – ha concluso Procaccini – attraverso un costante lavoro che, come in questo caso, le forze dell’ordine compiono in maniera puntuale ed efficace” .
