Formia / Incendi e calamità naturali: giungono gli appelli “ad agire” e compiere “scelte difficili”

Attualità Formia

FORMIA – “Non si può più temporeggiare per la salvaguardia del territorio collinare e montano” è l’appello lanciato dalla “Comunità Lazio Meridionale e delle Isole Pontine” e dall’ associazione “Incontri e Confronti” a seguito dei recenti fenomeni di dissesto idrogeologico, che hanno interessato parte del territorio di Formia. L’interesse delle due realtà associative per l’argomento è già emerso, questa estate, in due occasioni in particolare: il 9 settembre, nell’ambito della festa promossa dalle associazioni Comunità del Lazio Meridionale e delle isole Pontine e Incontri e Confronti, quando un’intera serata è stata dedicata al tema del contrasto agli incendi.

“Gli esperti del settore intervenuti (tra tutti il dott. Claudio Di Giovannantonio dell’ARSIAL) avevano avvisato gli amministratori presenti del rischio legato alla mancata prevenzione, non solo per quanto riguarda gli incendi, ma sul dissesto montano più in generale. E tuttavia il messaggio finale della serata era stato di speranza, per il capitale sociale e le sensibilità che si erano create intorno ai temi della difesa del territorio” – raccontano la Comunità e l’Associazione.

L’altra occasione è stata, invece, un incontro on line – avvenuto il 6 settembre dello scorso anno – sul tema del contrasto agli incendi, il cui risultato è stato la stesura di un documento con proposte e progetti inseriti in una strategia basata soprattutto sulla prevenzione del fenomeno, senza escludere l’importante lavoro di controllo e di repressione. Questo li ha portati a partecipare ad una audizione in Regione Lazio presso la XII Commissione “Tutela del territorio, erosione costiera, emergenze e grandi rischi, protezione civile, ricostruzione”. 

Un solco questo che nell’aprile scorso ha portato ad un incontro intercomunale con la partecipazione di molti amministratori del comprensorio pontino, di funzionari dell’ARSIAL e docenti dell’Università della Tuscia. L’intento era quello di condividere e approvare la stessa delibera e far si che il tema del contrasto agli incendi venisse affrontato su scala territoriale. Il Consiglio Comunale di Formia alla fine di luglio 2022 ha approvato all’unanimità la delibera sul contrasto agli incendi, indicandola come “linee di indirizzo”.

“Tutto ciò comunque non è bastato ad evitare che anche questa estate gli incendi devastassero le nostre montagne – scrivono oggi la “Comunità Lazio Meridionale e delle Isole Pontine” e dall’ associazione “Incontri e Confronti” –  nonostante l’installazione  di una termocamera in grado di individuare, anche a distanza di chilometri, un principio di incendio e di allertare in tempo reale i volontari del VER, il sevizio di Protezione Civile del territorio a cui va sempre la nostra gratitudine per l’impegno e il lavoro profusi. Ma dobbiamo fare di più per prevenire gli incendi e perciò confidiamo che la prossima approvazione della stessa delibera, emendata con alcuni spunti migliorativi, da parte del Comune di Itri e di altri Comuni del territorio, ci consenta di affrontare insieme il problema”.

E proseguono: “Siamo consapevoli che non sarà semplice, ma solo con atti concreti e la collaborazione di tutte le istituzioni preposte si potrà affrontare un tema così complesso. E’ necessario e non più rinviabile un tavolo tecnico, dove istituzioni, tecnici esperti, portatori di interesse si mettano insieme per progettare e finanziare interventi urgenti e per: far approvare finalmente i Piani di Gestione e Assestamento Forestale fermi da anni in Regione Lazio; riformare ed adeguare i regolamenti comunali per il “Fida pascolo”; progettare interventi di Fuoco Prescritto in grado di lanciare un segnale di speranza e di cambio di rotta; coinvolgere gli operatori della montagna in una strategia di salvaguardia e promozione del territorio; investire in infrastrutture sostenibili in grado di dare sollievo a chi lavora in montagna; sottoscrivere un vero “patto sociale” che ci veda tutti coinvolti nella tutela del territorio”.

E concludono: “Adesso è il tempo di AGIRE, non dobbiamo e non possiamo stare fermi, in attesa della prossima estate, dei prossimi incendi, delle prossime piogge. Non ci possiamo più permettere di inseguire le calamità naturali e gli incendi, dobbiamo riuscire a prevenirli, con progetti concreti ed efficaci, frutto della condivisione e dell’assunzione di responsabilità di tutti, nessuno escluso”.

E di calamità naturali ed incendi parla anche la consigliera comunale d’opposizione, nonchè ex-sindaco, di Formia Paola Villa (Un’altra città- Movimento cinque stelle) che scrive: “con la delibera di Giunta n.270 del 7 ottobre scorso, l’Amministrazione comunale di Formia dichiara lo stato di calamità naturale a causa degli eventi meteorologici eccezionali avvenuti nel pomeriggio del 29 settembre 2022. Nella delibera, che descrive i fatti concitati di quel pomeriggio, partendo dall’allerta ‘gialla’ del dipartimento della Protezione Civile Regionale, si evidenzia come a scatenare gli eventi catastrofici siano state ‘le piogge intense e copiose riversatesi sui pendii montani, colpiti da vasti incendi estivi’. In realtà, gli incendi distruttivi della scorsa estate hanno solo concorso alla devastazione finale della collina, in realtà abbandonata e presa d’assalto da tombinamenti, spianate, costruzioni di edifici, riempimenti di terra del tutto arbitrari e abusivi”.  

E conclude: “Oggi non è più tempo di fare finta di nulla verso chi abusivamente apre locali, edifica case, spiana macerie, tombina torrenti ed eregge muri: l’azione distruttiva del territorio va fermata e soprattutto si deve costringere al ripristino dei luoghi. Perché quei luoghi, restituiti a sé stessi e alla propria naturale funzione, salvano vite e salvaguardano il territorio, e poco importa se non portano voti, veramente poco importa. Oggi è il momento di scelte difficili, che già si era iniziato a fare in un recente passato e che vanno portate avanti dall’attuale amministrazione, altrimenti non avremo risolto nulla, se non aver sprecato e sperperato altre centinaia di migliaia di soldi pubblici a vantaggio dei soliti pochi e a discapito di una comunità e di un intero territorio…devastati”.