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Sud Pontino / Maltempo, riunione in Prefettura: a Itri immediata rimozione dei massi pericolosi

È avvenuta ieri mattina una riunione a Latina convocata da Sua Eccellenza il Prefetto Maurizio Falco. Presenti tutti i Comuni interessati dai dissesti idrogeologici e dai fenomeni alluvionali.  Il Comune di Itri era rappresentato dal Sindaco protempore Elena Palazzo, dall’assessore ai lavori pubblici Cece, il segretario comunale e dallo staff tecnico. In collegamento l’Ing. D’Ercole Direttore dell’area Lavori Pubblici, difesa del suolo della Regione Lazio e tutti i tecnici interessati ai sopralluoghi avvenuti a Itri lo scorso lunedì.
Dopo l’energico sforzo compiuto dall’amministrazione per far si di ridurre al minimo i tempi di attesa finalmente sono arrivate risposte adeguate. I risultati portati a casa per la città di Itri sono perfettamente in linea con gli obiettivi che si era prefissata di raggiungere l’amministrazione.  Il comparto tecnico della Regione Lazio ha messo sul piatto l’immediato intervento sul monte che sovrasta la zona “Campiglioni”. Si procederà grazie all’intervento del genio civile alla rimozione di tutti i massi che sino ad oggi hanno messo in pericolo la cittadinanza.
Questo vorrà dire tirare un sospiro di sollievo e pensare al futuro immediato in modo più sereno.  La Regione Lazio si sta facendo carico dello studio e della progettazione degli interventi, data la complessa situazione idraulica che unisce le terre a monte con quelle a valle. Si sta altresì mettendo a punto un piano a medio e lungo termine per mettere in sicurezza definitivamente l’area. Un intervento pari a 10 milioni di euro sarà effettuato dalla Regione anche per le problematiche relative agli sversamenti di “pontone”.
Per questo progetto di risanamento il Comune di Itri è capofila e si è interessato dal primo momento. Il Sindaco protempore Palazzo ha infine dichiarato: “Tali risultati ci fanno guardare al futuro con occhi più fiduciosi e metteranno in condizione i cittadini, dopo i primi interventi, di tornare a vivere più serenamente con le loro famiglie nelle loro case”.

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