Itri / Dissesto idrogeologico Campiglioni, vertice in Prefettura e assemblea cittadini in Comune

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ITRI – La Regione Lazio vuole recitare la sua parte per risolvere l’emergenza idrogeologica venutasi a creare con la frana alluvionale che il 3 ed il 4 novembre scorsi ha riguardato le contrade Campiglioni e Valle Colella. Questa rassicurazione è scaturita da un incontro che, tenutosi mercoledì presso la Prefettura di Latina, ha visto il vice sindaco Elena Palazzo (affiancata dall’assessore Mario Di Mattia)chiedere l’immediato ed urgente intervento alla Regione Lazio rappresentata dall’ingegner Wanda D’Ercole, delegata della direzione generale della Giunta Regione Lazio ai Lavori pubblici e difesa del suolo, e dal direttore della protezione civile regionale Carmelo Tulumello.

La Regione – secondo quanto dichiarato dal vice sindaco Palazzo – ha dovuto prendere, dopo 11 mesi, “la delicata situazione” e, sulla scorta degli “studi necessari”, ha pianificato per lunedì prossimo un sopralluogo sul territorio “per mettere in campo  le azioni necessarie per risolvere il problema.  Il secondo step, purtroppo molto futuribile, sarà quello dell’impegno di spesa necessario alla Regione per procedere con il piano di risanamento. Se per l’amministrazione comunale di Itri “si è arrivati dunque, pare, ad un momento di svolta”, i cittadini cominciano ad essere stanchi ed esasperati per i continui sgomberi. Potrebbe esserci una terza evacuazione nei prossimi giorni, nell’arco di due settimane, in caso di una nuova allerta meteo arancione e questa situazione d’incertezza è stata esternato dal vice sindaco Palazzo al Prefetto, il cui intervento è stato determinante per accorciare le distanze sinora esistenti tra il comune ed la Regione

In effetti il ruolo della Regione Lazio è determinante per la risoluzione dell’emergenza idrogeologica in contrada Campiglione anche perché il comune da solo non può intervenire, nè per competenza nè per ragione economiche. Tuttavia cominciano a protestare gli stessi cittadini che in una lettera al Prefetto Falco e, solo per conoscenza, al sindaco Giovanni Agresti, hanno espresso il loro disappunto per quanto venutosi a creare. “Poco o nulla è stato fatto ai fini della messa in sicurezza della località Campiglioni – Valle Colella – hanno scritto – Il territorio, in molte parti gravemente lacerato, impraticabile ed impercorribile, necessita di interventi non più differibili ed indispensabili per la vivibilità della zona. Il primo tratto della Contrada Campiglioni, ancora oggi, è completamente al buio; altri versanti di strada, che potrebbero essere sistemati senza grandi costi e in poco tempo, restano disattenzionati e, tuttavia, aperti al transito malgrado il precario stato dei luoghi”.

Le prime due evacuazioni, la chiusura delle scuole e l’annullamento del mercato settimane hanno provocato tantissimi i disagi ma per il neo costituito comitato di Campiglioni “profonde sono la disperazione e l’amarezza di chi, a distanza di circa un anno dall’accaduto, si è visto nuovamente privare dei diritti e delle aspettative legittime che sono proprie di ciascun cittadino, senza distinzioni di sorta”. Durissimo è stato l’attacco portato all’amministrazione comunale da questi cittadini e, davanti “all’immobilismo delle Istituzioni locali”, hanno chiesto platelamente l’intervento del Prefetto di Latina ad effettuare un sopralluogo “nei luoghi della nostra cittadina colpiti dall’alluvione, al fine di constatare la rovina e il degrado che ne rimangono e i rischi geologici, idrogeologici ed ambientali che ne sono connessi e che rappresentano una minaccia costante per l’intero territorio comunale”.

Il Prefetto di Latina, a differenza (a quanto pare) del comune, è stato invitato “a darci risposte immediate e, al contempo, certezze in ordine alla messa in sicurezza dei luoghi incisi e alla possibilità di tornare a fruirli e a viverli nel rispetto di imprescindibili doveri e diritti civici, sino ad oggi, purtroppo, trascurati e disattesi”. Naturalmente ha avuto un’eco la durissima presa di posizione di questo comitato, una cui delegazione nel pomeriggio è stata invitata dal vice sindaco Palazzo a partecipare ad un’assemblea presso l’aula consiliare. L’incontro per il vice sindaco Palazzo ha avuto un carattere informativo, “sui passi compiuti e sui risultati raggiunti”. L’intento è quello iniziare a fare squadra – le forze di minoranze hanno lamentato di non essere state neppure invitate – per “remare tutti nella stessa direzione e raggiugere l’obiettivo tanto atteso”.

L’amministrazione comunale ha appreso dell’esistenza di questo comitato – “salutiamo positivamente questa iniziativa” ha commentato il vice sindaco Palazzo – ma “il clima velenoso venutosi a creare in città, nel quale prolifica la speculazione a livello politico, non è foriero di risultati positivi. Purtroppo c’è chi sta operando una speculazione ed esaspera gli animi. Questa amministrazione – ha aggiunto il vice sindaco Palazzo – si è impegnata durante il corso dell’anno per far si di superare lungaggini burocratiche e far sentire la propria voce, a volte anche in maniera decisa, a tutti i livelli. L’ordinanza di sgombro che all’inizio si era palesata come soluzione, avrebbe portato le famiglie fuori casa in maniera definitiva per tutto l’anno e sino alla messa in sicurezza della montagna. Fu il Sindaco Agresti a voler andare incontro alle esigenze delle famiglie emanando l’ordinanza aperta di sgombro che fa scattare l’evacuazione solo in caso di allerta arancione. “In questa complessa e delicata situazione – è il monito finale del vice sindaco di Itri – tutti devono lavorare in maniera coesa e unita per far si di tornare alla vita serena che si viveva prima di questo periodo”.