Itri / Dopo il malore del sindaco Agresti, il vice-sindaco Elena Palazzo convoca le minoranze

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ITRI – Vanno migliorando le condizioni di salute del sindaco di Itri Giovanni Agresti – tuttora ricoverato all’ospedale San Giovanni di Roma in seguito al malore che l’ha colpito sabato scorso presso la sua abitazione – ed il suo “vice” Elena Palazzo ha deciso di inaugurare quella che per molti appare essere la “stagione della responsabilità”. La situazione amministrativamente è delicata dopo l’estate “horribilis” relativamente alla gestione del territorio flagellato dalla piaga degli incendi dolosi e l’esponente di Fratelli d’Italia , in stretta collaborazione con il presidente del consiglio comunale Salvatore Ciccone, ha convocato i rappresentanti di tutte le forze di minoranze dopo averlo fatto, in due circostanze, con quelli della maggioranza di “Ripartiamo con Giovanni Agresti” che dal 4 ottobre 2021 hanno sostenuto la rielezione di Giovanni Agresti.

Il sindaco sarà lontano dal palazzo di piazza Incoronazione per un lunghissimo periodo ( per effettuare un percorso riabilitativo non facile ed articolato) che i più stretti collaborativi non hanno saputo quantificare. Lo faranno quando riceveranno informazioni più esaurienti dai familiari e dai medici romani che hanno in cura il primo cittadino aurunco. In quest’ottica il vice sindaco Elena Palazzo, che guiderà Itri nei prossimi mesi, ha convocato alle 18 di mercoledì in Comune – ufficialmente per concordare l’agenda del prossimo consiglio comunale – i consiglieri di Itri Facciamo Futuro Antonio Fargiorgio, Vittoria Maggiarra e Tiziana Ialongo, di Promessa per Itri” Giuseppe De Santis e Osvaldo Agresti e di Forza Italia Andrea Di Biase e Serena Ciccarelli. L’invito sarà accolto?

L’ottimismo non regna sovrano. Soprattutto da parte degli esponenti azzurri che, dopo aver contribuito con i loro voti alla quarta elezione di Agresti, hanno deciso di approdare in poche settimane all’opposizione a causa del mancato accordo sulla quantità e qualità delle deleghe assessorili da ricoprire. Il vice sindaco Palazzo sa per prima che la consiliatura, alla luce del grave malore che ha colpito il sindaco di Itri, potrebbe essere ad una svolta benchè non sia trascorso ancora un anno dal voto amministrativo.

L’interessata ha escluso l’avvio di una trattativa politica che potrebbe, per esempio, portare in maggioranza e, dunque, in Giunta la componente di Forza Italia, scesa da tre a due componenti dopo la decisione “unilaterale ed autonoma” di Gabriella Dragonetti di far parte della Giunta Agresti. Appare essere al momento un’indiscrezione ma l’esecutivo nelle prossime settimane potrebbe perdere, esclusivamente per ragioni accademiche e professionali, l’attivo assessore alla Cultura Salvatore Mazziotti. Il “prof” però è stato chiaro: si dimetterebbe soltanto dall’incarico di assessore continuando ad occupare il suo scranno in quel consiglio che il presidente Ciccone ed il “vice” Palazzo intendono convocare a breve dopo la tribolata pausa estiva.

A negare di aver ricevuto presunte “avances” politiche a ricomporre la maggioranza uscita dalle urne 11 mesi fa è stata la stessa componente consiliare di Forza Italia che però, dovrà sempre raccordarsi con la sua storica guida politica che a Itri è rappresentata da quel monumento che si chiama Michele Stamegna. Ma cosa si cela concretamente l’invito del vice sindaco Palazzo ai consiglieri di minoranza a stare tutti insieme appassionatamente all’indomani del malore che ha colpito Giovanni Agresti? Sicuramente l’intento è quello di “raffreddare” i toni, di accorciare le distanze tra una maggioranza alle prese con pochi distinguo interni e le agguerrite minoranze firmatarie e promotrici negli ultimi mesi di una “valanga” di richieste di accesso agli atti sull’attività della Giunta Agresti.

Il vice sindaco Palazzo centrerà questo obiettivo? Le minoranze coltivano solo una speranza: “La maggioranza e la Giunta diano loro stesse le dovute risposte ai cittadini e ad Itri anche dopo i problemi di salute che hanno colpito il dottor Agresti – hanno fatto sapere – In questi 11 mesi, ci dispiace affermarlo, non sono state capaci di farlo….”