Frosinone / Omicidio Willy Monteiro Duarte: nuovi legali nell’eventuale Appello per i fratelli Bianchi

Cronaca Frosinone

FROSINONE – “Al momento è meglio il silenzio. Faremo le nostre valutazioni, con le dovute motivazioni, a tempo debito”. Evitando di alimentare “inutile polemiche” l’avvocato Massimiliano Pica ha commentato la decisione dei fratelli Marco e Gabriele Bianchi, di cui si era conoscenza all’indomani della sentenza all’ergastolo della Corte d’Assise del Tribunale di Frosinone per la morte di Willy Monteiro Duarte, di revocare l’incarico legale a lui e al padre Mario in vista del ricorso in appello.

I fratelli di Artena hanno parlato di “diversità di vedute” per decidere di sostituire nel loro collegio difensivo gli avvocati Valerio Spigarelli, Ippolita Naso e Pasquale Ciampa, ora chiamati ad attendere le motivazioni della sentenza del presidente del Tribunale di Frosinone Francesco Mancini prima di proporre ricorso con la sentenza del carcere a vita per i fratelli ritenuti i principali esecutori materiali dell’omicidio, avvenuto nella notte tra il 5 ed il 6 settembre 2020, del povero Willy in Largo Oberdan a Colleferro. In effetti le posizioni degli avvocati Pica e i loro assistiti si sono molto differenziate già nel corso del delicatissimo processo di primo grado.

Dei fratelli Bianchi non erano state gradite alcune interviste ed iniziative mediatiche assunte autonomamente in carcere alla vigilia della sentenza dei giudici togati e popolari. La presentazione dell’appello arriva nel momento in cui per i due praticanti di arte marziali continui a piovere sul piano processuale. I giudici della Corte d’Appello hanno condannato, seppur con un piccolo “sconto”, i fratelli Bianchi a quattro anni e mezzo di reclusione in relazione ad un’altra inchiesta dei Carabinieri per i quali furono i destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare del Gip del Tribunale di Velletri nel dicembre 2020, tre settimane dopo l’arresto per il delitto del 21enne cuoco di nazionalità capoverdiana ma residente da anni con la sua famiglia a Paliano.

I fratelli Bianchi sono accusati di aver gestito tra il 2018 ed il 2019 un vasto di spaccio di droga e di estorsione sul territorio dei Castelli Romani.