Gaeta / Porto commerciale, i dati ed il bilancio delle attività nel primo semestre dell’anno

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GAETA – Il porto commerciale di Gaeta, dopo la stagione pandemica, cresce ma solo del 3% e, dunque, con una velocità minore rispetta a quella degli scali di Civitavecchia e Fiumicino. Lo ammette l’Autorità di Sistema portuale del Mar Tirreno centro settentrionale monitorando la movimentazione delle merci e dei passeggeri nei primi sei mesi del 2022 nei tre principali scali portuali laziali su cui ha la giurisdizione. In generale, per quanto riguarda il dato complessivo del network, è stato censito un traffico merci complessivo pari ad oltre 7 milioni tonnellate con una crescita del 20,5% rispetto al primo semestre del 2021 e del 2,6% anche rispetto al primo semestre del 2019, prima della pandemia da Covid19. Nello specifico, tra le varie tipologie, le merci liquide del network laziale chiudono il primo semestre dell’anno con un + 27,4%, mentre le merci solide con un + 17,8%.

Nel porto commerciale di Gaeta nei primi sei mesi dell’anno sono arrivate e sono partite complessivamente 858mila tonnellate di merci a differenza delle 834 mila censite nello stesso periodo del 2021. La differenza è stata minima, +3% pari a poco più di 25 mila tonnellate. Le merci liquide trattate – per lo più prodotti raffinati – sono state complessivamente 520mila tonnellate con un decremento del 2,5% cui ha fatto da contraltare un aumento, pari al 12,7%, per quanto riguarda le rinfuse solide: sono passate dalle 299mila tonnellate del primo semestre 2021 alle 337mila dal gennaio al giugno scorsi. Un segno positivo arriva dal porto di Gaeta anche per quanto riguarda il crocierismo: nel primo semestre 2022 i crocieristi imbarcati e sbarcati sono stati 310, quelli in transito 673 quando nello stesso periodo dell’anno precedente a Gaeta il settore era rimasto praticamente al palo.

Gli aumenti più significativi si sono registrati con riferimento alle merci solide (+12,7%; +38.206 tonnellate), sia “merci varie in colli” che “rinfuse”. Le prime, con un totale di 21.612 tonnellate, hanno fatto registrare un incremento di oltre il 100% (+10.865 tonnellate), mentre tra le seconde si segnalano gli incrementi dei “prodotti chimici” (+109,5%; +3.920 tonnellate), dei “minerali grezzi, cementi e calci” (+31,1%; +35.359 tons) e dei “prodotti metallurgici…” (+4,5%; +1.651 tonnellate).

I dati dell’hub di Civitavecchia hanno evidenziato un aumento del traffico merci del 16,2% (si tratta di 5.171.176 tonnellate, in crescita del 9,6% anche rispetto al primo semestre 2019, quando fece registrare 4.718.621 tonnellate) e, se l’aumento offerto dallo scalo di Gaeta è stato soltanto del 3%, il porto di Fiumicino, con la ripresa della movimentazione dei soli prodotti petroliferi che servono il vicino aeroporto internazionale “Leonardo Da Vinci”, ha chiuso il primo semestre dell’anno con un +63,2%. A Civitavecchia inoltre, è ripresa anche la ripresa del traffico dei passeggeri di linea che ha registrato un aumento del 51,7% (+143.236) e un totale di 420.377 passeggeri. Ugualmente in crescita, del 18,5% (+51.198), la categoria “automezzi” all’interno della quale è stato evidenziato un sostanziale incremento della sottocategoria “autopasseggeri” (+45,3%; +36.740); in crescita anche quella dei “mezzi pesanti” (+5,6%; +6.884).

Ma i numeri più significativi in termini di crescita di traffico passeggeri riguardano il comparto delle crociere che, movimentando un totale di 630.697 crocieristi nei primi sei mesi del 2022, ha fatto registrare un incremento pari al 739,4% e 555.564 crocieristi in più che sono transitati nel porto di Roma. I dati semestrali del network hanno soddisfatto il presidente dell’Autorità del Sistema Portuale del Mar Tirreno centro settentrionale Pino Musolino che ha sottolineato come “i numeri di questi primi sei mesi del 2022 sono il risultato del lavoro che, passo dopo passo e con grande entusiasmo, stiamo portando avanti. Il trend positivo dei porti del network, iniziato già lo scorso anno, è il risultato di un impegno costante e, soprattutto, della volontà di crescere come sistema portuale puntando sulle potenzialità di ciascun porto”.

“L’ aumento di oltre il 20% del tonnellaggio complessivo dei traffici del network rispetto ai primi sei mesi del 2021 – ha continuato concludendo Musolino – indica chiaramente che stiamo procedendo sulla strada giusta. E con ciò, mi preme sottolineare l’inversione di tendenza, rispetto al recente passato, che si registra nel settore dei container”.