Formia / Polizia locale: la guida sarà ancora per poco nelle mani di Rosanna Picano… e poi?

Formia Politica

FORMIA – “Serena? Serenissima”. Ha dovuto fare ricorso all’autoironia la dottoressa Rosanna Picano che ancora per poco continuerà a guidare il comando di Polizia Locale del comune di Formia. L’alta dirigente – secondo quanti la riconoscono – non ha accolto con un sorriso a trentadue denti la delibera di Giunta numero 135 che, approvata il 31 maggio, è stata pubblicata nella giornata di venerdì’ 3 giugno. Per i non addetti ai lavori dice poco e qualcosa di ostico ma per la politica è il principale atto con cui l’esecutivo Forza Italia –Fratelli d’Italia intende effettuare la sua rivoluzione copernicana in tema di ridefinizione del nuovo assetto organizzativo del Comune. E che rivoluzione!.

Il comando di Polizia municipale, dopo decenni, non sarà più un settore autonomo con un proprio budget di spesa ma, di fatto, sarà smembrato in due sezioni, Polizia amministrativa e polizia stradale che ricadranno sotto la giurisdizione del terzo settore di cui formalmente si conosce il nome ed il cognome. Si tratta dell’avvocato Domenico Di Russo, l’attuale dirigente dell’avvocatura interna e della Cuc che in futuro si occuperà anche di Contratti, Affari legali, Suap, Attività Produttive e Commercio.

E la dottoressa Picano che lavora al comune perché vincitrice di un concorso pubblico di comandante della Polizia locale? Naturalmente la dirigente continuerà a svolgere un ruolo apicale ma alla testa del secondo settore a cui la Giunta ha attribuito le Risorse umane, i servizi sociali, quelli culturali, la Pubblica Istruzione, il turismo e finanche…l’agricoltura.

Per il resto tutto confermato. A guidarlo sarà la dottoressa Tiziana Livornese con un’infinità di competenze: Assistenza organi istituzionali, Affari generali, Area amministrativa, Urp, Demografici ed elettorale, protezione civile, Sicurezza, Tpl, Tps, Ced e Transizione digitale. Il settore 4 sarà guidato dal dirigente Daniele Rossi: si occuperà nello specifico di Programmazione, bilancio, economato, entrate, società partecipate e patrimonio. L’area tecnica del comune di Formia è stata sintetizzata nel settore 5 (a cui sono stati assegnati gli uffici Lavori pubblici, Manutenzione, Ambiente, Igiene Urbana, Cimitero e Reti tecnologiche) e nel settore 6 che si occuperà di Edilizia privata, Urbanistica, Demanio , Sit e Sue. Per le responsabilità apicali di quest’ultime due ripartizioni è presto detto.

Se per il settore 5 è già in carica l’architetto Giuseppe Caramanica in forza di un incarico fiduciario conferitogli dal sindaco Taddeo, per quello 6 bisogna attendere che il sindaco di Formia decida come sostituire l’architetto Marco Di Stefano che, scelto attraverso il decreto numero 13 del 22 aprile scorso, ha deciso in maniera unilaterale di lasciare il comune di Formia primancora di prendere servizio il 1 giugno. Il professionista di Frascati ha optato per un altro e più remunerativo incarico presso il comune di Albano Laziale costringendo il sindaco Taddeo il 30 maggio con il decreto numero 15 a smentire se stesso revocando il provvedimento del 22 aprile scorso. Capita!

Il sindaco di Formia e la Giunta sanno per primi che la riorganizzazione degli uffici e dei servizi, sospesa il 25 marzo scorso dopo il tardivo intervento della segretaria comunale Marina Saccoccia “per addivenire ad una dettagliata enucleazione e specificazione dei servizi e degli uffici all’interno dei settori anche in considerazione dell’imminente ed ineludibile approvazione del piano esecutivo di gestione” – sarà impugnata dalla dottoressa Picano. Deve decidere con il suo legale – sinora è stato l’avvocato Luca Scipione, ora considerato il consigliere giuridico del sindaco Gianluca Taddeo – se perseguire l’opzione del Tar o del giudice del lavoro del Tribunale di Cassino.

Un fatto è certo. La dottoressa Picano non agirà subito. Attenderà i singoli decreti di nomina del sindaco di Formia a favore dei nuovi dirigenti, provvedimenti che arriveranno dopo l’attribuzione – sembra la prossima settimana – dei Peg, i piani esecutivi di gestione. E di fatti la delibera di riorganizzazione dell’assetto organizzativo del comune – lo si legge dalla delibera numero 135 del 31 maggio – è finalizzata a consentire la rotazione delle funzioni dirigenziali in attuazione di quanto previsto nel vigente piano triennale anti corruzione e sarà operativa “con la decorrenza dell’approvazione del piano esecutivo di gestione 2022-2024. La dottoressa Picano vuole andare sino in fondo perché teme che il suo sarà un dimensionamento. Nel senso che le Polizia amministrativa e stradale potrebbe essere guidata in futuro dal suo attuale “vice”, Luigi Scarpellino, e l’interessata, vincitrice di concorso per comandante, essere incaricata di guidare il personale, l’ufficio cultura e servizi sociali del comune. La delibera 135 del 31 maggio offre altri elementi di discussione: la Giunta Taddeo è pronta ad revocare la delibera con cui in passato la Polizia locale del comune di Formia veniva considerato a tutti gli effetti un corpo con le competenze tipiche della Polizia giudiziaria di controllo sul territorio? L’esecutivo di centro destra sarebbe orientato a smantellare l’avvocatura comunale per trasformarla in Affari Legali?

Iniziative, entrambe, legittime, ma con non poche incognite. Se l’avvocato Di Russo (come sembra) sarà investito del compito di guidare la polizia locale e la stessa avvocatura con possibili problemi di incompatibilità o conflitti di interesse, quando adotterà ordinanze in materia di polizia locale, commercio e Suap in caso di loro impugnazione sarà sufficiente affidare l’incarico di difesa del comune ad un altro legale dell’ufficio rimanendo comunque lui il dirigente dell’Avvocatura comunale? Un labirinto, un rompicapo a capo del quale c’è un problema tutt’altro che risolto: il comune di Formia non è dotato di un nuovo Niv (il nucleo interno dei valutazione dei dirigenti). L’ultimo è scaduto e non è stato prorogato. E quest’intera situazione è stata (volutamente) decisa a tavolino? Secondo la saggezza Andreottiana “A pensar male degli altri si fa peccato ma spesso si indovina”.