Formia / Trentennale della strage di Capaci: piantumata la talea dell’ “Albero di Falcone” [VIDEO]

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FORMIA – Una talea dell’albero che cresce nei pressi dell’abitazione del compianto giudice Giovanni Falcone è arrivata nella città di Formia (Lt) . E’ accaduto ieri nel giorno del trentennale dell’anniversario della strage di Capaci che alle 17.58 decretò la morte del giudice istruttore del “Maxiprocesso” a Cosa Nostra e quella di sua moglie, il magistrato Francesca Morvillo, e degli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonino Montinaro.

L’arrivo della talea è parte del progetto nazionale “Un albero per il futuro” curato – su inziativa del Ministero della Transizione Ecologica – dal Raggruppamento Carabinieri Biodiversità. Una brillante iniziativa di educazione alla legalità ambientale che punta alla nascita di un “Grande bosco diffuso”, ma ovviamente anche una potente icona: il “seme” della Legalità, la “gemma” di uno degli esempi più alti della lotta dello Stato alle mafie, percorre l’Italia in lungo e in largo, raggiungendo anche i luoghi potenzialmente più “aridi” attraverso un piccolo arbusto destinato a farsi grande.

Un’immagine evocativa come poche. D’altra parte certi convincimenti, certi atteggiamenti ostativi della prevaricazione della mentalità mafiosa – perchè, al di là dei criminali avverso cui è fondamentale l’azione delle Forze dell’Ordine, è sul germe della mentalità che è chiamata a lavorare la società civile – devono e possono essere potenti come le radici di un albero e devono e possono essere forti i suoi rami fino a dare i “frutti” sperati.

Non è un caso che a pinatumare la talea dell’Albero di Falcone a Formia, in una delle aiuole di Piazza Vittoria lungo la centralissima via Vitruvio – su iniziativa dell’associazione “Un’altra città”, nel corso di una piccola cerimonia commemorativa – siano stati dei bambini: loro è il futuro, ma è bene ricordare che nulla cresce senza cura.

Il 23 maggio è una delle date che hanno segnato la vita di un Paese. Pochi giorni dopo un’altra triste pagina è stata scritta con la barbara uccisione in via D’Amelio dell’altro giudice istruttore del “Maxiprocesso” Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta – Agostino Catalano, Vincenzo Li Muni, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi e Claudio Traina – e a Formia non è passata in osservata: fin dal mattino lenzuoli riportanti frasi iconiche della lotta alla criminalità organizzata sono comparsi in tanti punti della città: ponti, piazze, scuole.

Un entusiasmo – quello dimostrato dall’affisione dei messaggi e dalla piantumazione della talea dell’Abero di Falcone – che ha vestito di festosa speranza una giornata legata al dolore e alla commemorazione, condivisa da tanti cittadini presenti, dalle autorità della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Guardia Costiera, nonché la Protezione civile e i consiglieri comunali Paola Villa (capogruppo Un’altra città e Movimento cinque stelle) e Antonio Capraro ( gruppo “FormiaVinci”) . Non solo.

Hanno preso parte all’evento ritenendolo di grande spessore simbolico anche la Sottosegretaria al Min istero della Transizione ecologica del Governo presieduto da Mario Draghi, l’On. Ilaria Fontana (Movimento cinque stelle), e la Consigliera regionale del Lazio, Gaia Pernarella (Movimento cinque stelle).

“Oggi sono felicissima di essere stata a Formia per piantare le radici che partono da Palermo, la talea di Falcone, un albero che simboleggia la legalità, l’ambiente, e che in una provincia così complicata assume ancora più significato” – ha commentato a margine della cerimonia la Sottosegretaria Fontana.

“Oggi per me era importantissimo essere a Formia per il trentesimo anniverasio della strage di Capaci. Una città complessa che da ormai tantisimi anni è al centro della relazione della Dda ha un valore fondamentale ancora più forte ed è importante che questa talea venga piantata qui a ricordo e simbolo dello Stato che non si arrende alla criminalità organizzata” – ha dichiarato la consigliera regionale Pernarella.