Gaeta / Porto commerciale: terminati i lavori al magazzino Intergroup “Green&Blue Terminal”

Attualità Gaeta

GAETA – Contribuire a rendere il porto commerciale di Gaeta “più efficiente e all’avanguardia”. Con questo significativo proposito sono terminati in questi giorni i lavori di realizzazione del nuovo magazzino di Intergroup “Green&Blue Terminal” sulle potenziate banchine dello scalo portuale gaetano.

“Negli ultimi 12 mesi – commenta Pietro Di Sarno, amministratore delegato di Intergroup – abbiamo investito ulteriori 7 milioni di euro per rendere gli scali laziali in cui operiamo dei “Green Ports”, Siamo diventati, di fatto, l’azienda che più ha investito complessivamente nel golfo di Gaeta negli ultimi venti anni”. Il magazzino di 5000 metri quadrati è diviso in 6 sezioni, è stato costruito secondo i migliori principi di edilizia sostenibile e dotato delle tecnologie più moderne per garantirne la piena funzionalità.

Il terminal, primo in Italia in un’area portuale autorizzato alla movimentazione di combustibili alternativi e fossili e di prodotti derivati della Circular Economy, è totalmente autosufficiente grazie agli impianti di autoproduzione di tutta l’energia di cui necessita. “Siamo certi – continua Di Sarno – che l’Autorità Portuale sarà ora ancor più incentivata, con i finanziamenti messi a disposizione dal Pnrr, al ‘Cold Ironing’, una soluzione tecnologicamente verde green per elettrificare tutte le banchine in modo che oltre ai mezzi di terra di Intergroup anche le navi possano operare silenziosamente a motori spenti senza emissioni e rendere così il porto di Gaeta una comunità energetica rinnovabile”.

Grazie a tutti gli investimenti in materia sostenibile, come i recenti 4 milioni di euro in impianti di aspirazione, di trattamento delle acque e mezzi meccanici elettrici, tra cui una Gru Elettrica di ultima generazione che sarà consegnata a Giugno 2022, Interminal, l’impresa portuale di Intergroup, già certificata UNI EN ISO 90012015, ed in via di certificazione UNI EN ISO 14001, ha ottenuto anche l’Autorizzazione Unica Ambientale (A.U.A) rilasciata dalla Provincia di Latina e Comune di Gaeta, diventando così la prima (ed al momento unica) impresa portuale ad aver ottenuto l’autorizzazione ambientale completa per tutte le operazioni portuali svolte nel Porto di Gaeta.

Si tratta di investimenti green ma anche in tecnologie digitali, che hanno portato Intergroup ad essere la prima azienda italiana scelta da Vodafone Business e Cisco per sviluppare nuovi progetti IoT (Internet of Things) ed a vincere per la seconda volta il premio “Logistico dell’anno” per la realizzazione della Intergroup WebAPP®. E’ un portale che permette la gestione digitale di tutta la supply chain logistica, dalla gestione degli ordini di carico, alla lavorazione e stoccaggio degli stessi, sino al tracking per la consegna a destino delle merci, incluso il PoD (Proof of Delivery) con geolocalizzazione e certificazione dell’avvenuta consegna. Altri investimenti digitali sono stati fatti per la creazione di “Autogate®”, sviluppato dall’Ingegner Enzo Bocchiola – Ict manager del gruppo fondato da Nicola Di Sarno– che permette in modo automatizzato (tipo Telepass®) tutte le operazioni di bollettazione, di gate-in e gate-out dei trasporti presso il porto e dei magazzini del gruppo. E’ una tecnologia che Intergroup mette a disposizione anche degli stabilimenti delle industrie del territorio che attraverso il porto di Gaeta si assicurano il ricevimento delle materie prime e la spedizione dei prodotti finiti.

In quest’ottica Pietro Di Sarno ha sottolineato l’importanza del territorio: “Dopo 36 anni di attività la nostra è una presenza molto radicata. Abbiamo investito fortemente nella città di Gaeta, dove continuiamo a mantenere l’”HQ” (quartier generale) dell’intero nostro gruppo, nonostante ormai operiamo a livello nazionale ed internazionale con la nostra sede di Londra, e continueremo a farlo con coraggio (sostenuti dal talento e passione delle donne e uomini del gruppo) come fatto in passato e in questo periodo senza precedenti segnati dalla pandemia e dal conflitto”.