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Gaeta / Elezioni22, presentazione del candidato sindaco Crocco e del progetto di “alleanza sociale”

GAETA – Si è tenuta ieri pomeriggio presso l’Old Station la presentazione della candidatura a Sindaco di Benedetto Crocco e la della lista Difendi Gaeta – Partito Comunista. Davanti ad una platea piuttosto ricca il Segretario della sezione gaetana “Mariano Mandolesi”, nonchè candidato Sindaco ha illustrato quali sono le dinamiche che hanno tratteggiato il percorso che oggi lo vede apprestarsi ad una nuova sfida elettorale alla base della quale c’è la scelta di “un’alleanza sociale”.

Tra chi? Tra chi “vive a fatica del proprio lavoro, precari sfruttati, piccole partite IVA e attività commerciali in crisi”, escludendo di fatto coloro i quali – secondo Crosso e i suoi compagni di partito e sostenitori – rappresentano soltanto “presunte civiche che invece hanno alle spalle quei partiti che a livello nazionale come regionale e provinciale stanno svendendo l’Italia a banche e multinazionali”.

La stessa lista di candidati alla carica di Consigliere Comunale è formata da esponenti di tutte le realtà sociali eterogenee che il progetto politico  – incarnato dalla candidatura a sindaco di Crocco – comprende, con lo scopo di dargli “finalmente una degna rappresentanza istituzionale”.

Ed è quello che hanno sottolineato proprio alcuni dei candidati al Consiglio comunale intervenuti nell’occasione, come Ugo Picazio (medico anestesista), Giulio Fronk (guida turistica) e Alberto Mazza (consulente ambientale) ,  i quali – nello specifico delle loro competenze hanno evidenziato gli stessi principi e valori: “dalla sanità alla gestione pandemica, alla gestione dell’accoglienza turistica, al riciclo dei rifiuti, per una gestione pubblica di tutti questi e tanti altri settori e una pianificazione e progettazione dall’alto per il miglioramento della vita di tutta la cittadinanza, per garantire posti di lavoro dignitosi e stabili, e per contrastare la criminalità organizzatache qui in provincia di Latina si è coalizzata insieme ad apparati delle istituzioni e dell’imprenditoria locale dando vita ad una Quinta Mafia di cui nessuno degli altri candidati a Sindaco sembra volerne parlare”.

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