Formia / Allo stadio “W. Parisio”, nel derby con il San Lorenzo, è tornato in campo Antonio Zottola

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FORMIA – E’ stata una domenica speciale, quella del 10 aprile, per Antonio Zottola, sinora dirigente accompagnatore dell’Asd Solidale Formia 2018, squadra di calcio militante nel girone H del campionato di Prima categoria laziale. Antonio Zottola ha avuto  i riflettori puntati domenica pomeriggio, alle 16, quando allo stadio “Washington Parisio” di Maranola c’è stato il confronto, il derby contro il San Lorenzo.

Zottola ha saputo attendere dopo che la malasorte qualche anno fa gli ha voltato improvvisamente le spalle: rimasto vittima di un gravissimo incidente stradale a causa del quale ha lottato contro la morte per due mesi riportando numerose difficoltà motorie,  Antonio Zottola le ha sapute affrontare e superare brillantemente con forza di volontà e spirito di sacrificio. Dopo anni di accurate terapie, sia fisioterapiche e psicologiche e allenamenti quotidiani, Antonio domenica ha potuto coronare il suo particolare sogno: (ri)debuttare nel campionato di Prima categoria dopo aver svolto con successo il ruolo, negli ultimi quattro anni, di dirigente accompagnatore.

Il ritorno in campo di Antonio Zottola è anche una doverosa gratificazione per coloro che hanno creduto in questa encomiabile forma di recupero e riabilitazione sociale, su tutti l’allenatore e presidente dell’Asd Solidale Formia 2018, Alessandro Cianciaruso,ed il dirigente Vincenzo Carpinelli. Hanno aiutato tanto Antonio a conseguire il suo sogno nel rigiocare a calcio dopo lo spiacevole evento subito che l’ha tenuto lontano dal terreno di gioco per tanto tempo e gli ha impedito il proseguimento della sua carriera sportiva calcistica nella squadra della Marina Militare Italiana e professionale che lui tanto amava.

Per questa commovente rinascita umana e sportiva Antonio è stato  “abbracciato” dall’intera città e a farlo, in sua rappresentanza, c’è stato  il sindaco di Formia Gianluca Taddeo e la Giunta al gran completo. “Solo il calcio può regalare queste fortissime emozioni di puro e vero sport per tutti, soprattutto per quelle persone che sono state meno fortunate di noi – hanno commentato Cianciaruso e Carpinelli – Questo è l’emblema ed il grosso significato di inclusione e solidarietà della nostra associazione. E come dice il nostro Antonio: “Nel calcio ci vuole grinta e mentalità” e lui ne è l’esempio. “Solidale carica sempre al tuo fianco”.