Formia / Beni confiscati, voto unanime in Consiglio per l’acquisizione dell’ex- Marina di Castellone

Attualità Formia

FORMIA – Condivisione e toni ecumenici. Con un voto unanime il consiglio comunale di Formia in poco più di un’ora ed un quarto ha deciso quanto la città attendeva da decenni: l’acquisizione al patrimonio comunale dell’ex albergo “Marina di Castellone”, lo storico immobile che, di proprietà del fondatore dell’ecomafia Casalese, l’avvocato Cipriano Chianese, era stato confiscato dall’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata. Il voto del consiglio comunale ha rappresentato l’ultimo step dopo la decisione, attesa da tre anni e avvenuta il 1 febbraio scorso, dell’Agenzia nazionale di trasferire nel patrimonio immobiliare la strategica ma abbandonata struttura per svolgersi finalità sociali e istituzionali.

Nel suo intervento in consiglio il sindaco di Formia Gianluca Taddeo ha sottolineato come il comune il 10 dicembre scorso – la settimana prima la proprietà era passata in via definitiva all’Agenzia dei Beni confiscati, partecipando ad un bando abbia chiesto “l’assegnazione di questo bene per i fini che avevamo indicato nel nostro programma elettorale e, cioè, la realizzazione di una‘Passeggiata di Cicerone’ del sito archeologico sottostante per relazionare il complesso e metterlo in connessione con la città”.

Questo orientamento non figura più nella delibera approvata ed illustrata al consiglio comunale dall‘assessore al patrimonio Francesco Traversi. Inaugurando una linea aperturista con le minoranze, il sindaco Taddeo ha spiegato che “quello che ne sarà in futuro l’ex Albergo Marina di Castellone lo decideremo tutti insieme”. Per certi è un passaggio obbligato perchè il comune economicamente non può muovere una pietra e, di conseguenze, deve affidarsi alle varie soluzioni finanziarie che dovranno scaturire dal Pnrr e dagli stessi bandi della Regione. Per accedervi la futura destinazione della struttura di via Unità d’Italia dovrà essere decisa con la maggioranza più larga possibile.

Imma Arnone di “Guardare oltre” si è spinta più in là:”Noi chiediamo che questo voto storico attivi una ampia discussione che coinvolga, oltre che il consiglio comunale , le altre istanze cittadine , in primis le scuole , il tessuto associativo, le categorie economiche e le rappresentanze sociali attive nella nostra città . E’ una occasione imperdibile che ha città aspetta da anni , facciamo tutti insieme la scelta migliore”.

La disponibilità di questo bene è una gran bella notizia per Formia – ha detto l’ex sindaco Paola Villa in qualità di capogruppo di “Un’altra città” e Movimento Cinque Stelle – Chiude un percorso iniziato da anni e restituisce al pubblico una struttura acquistata con denaro sottratto alla collettività perché guadagnato illegalmente” .

Il capogruppo del Pd Luca Magliozzi ha rinnovato la proposta di realizzare al posto dell’ex albergo un polo museale collegato alla sottostante area archeologica ma ha sottolineato come il comune di Formia – l’aveva ipotizzato l’amministrazione Taddeo – non potrà partecipare ad un bando della stessa agenzia nazionale per il recupero e riutilizzo di questi spazi sottratti alla criminalità organizzata. Il motivo? L’aveva scoperto la consigliera Arnone: il Lazio non è stato ammesso e, dunque, non ne può beneficiare, perchè sono state coinvolte solo le regioni del meridione d’Italia.

Questo trasferimento ora dovrà essere accompagnato da contenuti e “ciascuno deve fare la sua parte”. L’ha detto il capogruppo di “Prima Formia” Antonio Di Rocco che ha definito quella di lunedì una “giornata storica per la nostra città l’acquisizione a patrimonio comunale di un bene dall’alto valore oltre economico sicuramente altamente morale. Naturalmente daremo il nostro contributo nella scelta di cosa potrà rappresentare quel luogo per la città di Formia. Vorrei però sottolineare che la lotta al crimine organizzato si effettua quotidianamente anche contrastando , seppur indirettamente, forme malavitose ed in grado di finanziare economicamente la stessa malavita”.

Interessante la replica del sindaco Taddeo: “Siamo sulla stessa linea d’onda. Sono costantemente in contatto con forze dell’ordine affrontando problemi che riguardano anche l’edilizia…”