Frosinone / Spaccio di droga in carcere, finisce in manette un agente di Polizia Penitenziaria

Cronaca Frosinone

FROSINONE – L’attività illecita l’avrebbe svolta nel carcere napoletano di Secondigliano. Quando i primi sospetti hanno cominciato a coinvolgerlo è stato trasferito per motivi disciplinari presso il carcere di Frosinone dove è stato arrestato ed è finito ai domiciliari. Sono gravi, se confermate, le accuse che il Gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale antimafia, ha mosso nei confronti di un agente di Polizia Penitenziaria che negli ultimi mesi ha lavorato presso il carcere di Frosinone: avrebbe utilizzato il suo ruolo per portare la droga tra i detenuti di Secondigliano.

Naturalmente in cambio di danaro o di altre regalie. Da qui l’accusa di associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti e corruzione per commettere atti contrari ai doveri d’ufficio. L’agente napoletano di Polizia Penitenziaria è finito ai domiciliari insieme ad altri tre colleghi mentre sono state ben 22 ordinanze in carcere notificate ad altrettanti detenuti attualmente ospiti presso le case circondariali di Napoli, Campobasso, Cosenza, Fossombrone, Spoleto, Voghera, Saluzzo, Tolmezzo e Trapani.

Ad inchiodare l’agente arrestato le dichiarazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia, circa l’esistenza di una piazza di spaccio all’interno del carcere di Secondigliano, gestita da detenuti mediante il commercio di sostanze stupefacenti di vario tipo (cocaina, hashish e marijuana) introdotte nell’istituto penitenziario.