Gaeta / Elezioni22, politiche sociali: un nuovo tavolo del LAB32 del candidato Cristian Leccese

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GAETA – Sostegno economico e gestione dell’emergenza abitativa: il delicato argomento è stato affrontato nel corso dei tavoli del LAB32, il Laboratorio Programmatico 2022-2032 voluto dalla coalizione per Cristian Leccese sindaco, al fine di dare delle risposte per risolvere il gravoso problema accentuatosi a causa della pandemia.

“Nella Città di Gaeta, una delle più ricche della provincia di Latina, ben 4000 persone hanno un reddito che va da 0 a 10000€ annui. Di conseguenza – spiega una nota a margine dell’incontro –  è imprescindibile continuare e potenziare le azioni già sostenute dall’Amministrazione Mitrano, cercando nuove soluzioni che non si fermino al mero assistenzialismo, ma puntino al superamento dello stato di bisogno. Attualmente, come spiegato dalla Delegata alle Politiche Sociali, Lucia Maltempo, che ha partecipato all’incontro, sono previste l’erogazione di buoni spesa, che vanno a supportare più di 120 famiglie, e l’assegnazione di una Social/Family Card distrettuale, con concessione di contributi economici ad integrazione del reddito familiare. Per ampliare la platea dei beneficiari, il Comune di Gaeta ha inoltre modificato il regolamento dei Servizi Sociali, innalzando la soglia massima dell’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) per l’accesso agli aiuti, dai 5000 ai 10000 euro, garantendo un maggiore sostegno economico, sia in ordine continuativo che straordinario”.

Ed ancora: “L’Amministrazione, però, non è da sola nell’affrontare questo problema. Esiste, infatti, una fitta rete solidale, composta da preziose associazioni di volontari che si intersecano tra loro, svolgendo ognuna un compito preciso, pronte a rispondere presente nei momenti di necessità. L’associazionismo, che a Gaeta può vantare numeri considerevoli (attualmente sono censite 216 associazioni), rappresenta il vero fulcro dei servizi a sostegno della povertà, occupandosi già della stragrande maggioranza delle emergenze sociali. In particolare, soprattutto a partire dal primo lockdown, l’azione sinergica tra Comune e mondo del volontariato, e contemporaneamente tra le diverse associazioni, si è rivelata una carta vincente per sostenere chi si trovasse in situazione di disagio, per esempio attraverso l’assistenza sanitaria o la distribuzione di viveri”.

“Il nostro obiettivo – ha spiegato Cristian Leccese – è di continuare sul percorso intrapreso in questi anni dall’Amministrazione Mitrano, provando a potenziare tutti i servizi a disposizione di chi ne abbia maggior bisogno. L’esperienza vissuta con la creazione del progetto “Reti Solidali”, al quale hanno aderito numerose associazioni presenti sul territorio, si è rivelata un ottimo strumento di azione, che sicuramente continueremo a incoraggiare. L’iniziativa è nata con diverse finalità, tra cui contrasto alla crisi economica e sociale, inclusione, lotta alla povertà e all’emarginazione, a favore di cittadini in condizioni di povertà assoluta e a rischio impoverimento, dimostrando che la sinergia tra Istituzioni, Associazioni e mondo del volontariato può raggiungere importanti risultati per una promozione dello sviluppo e dell’integrazione sociale a sostegno di persone fragili”.

“In merito all’emergenza abitativa – aggiunge Leccese – l’attuale Amministrazione ha già avviato interventi rilevanti, come la trasformazione dei piani pilotis delle palazzine di via Moncenisio in unità abitative, grazie alla collaborazione con l’ATER. Si tratta di opere che abbiamo intenzione di replicare, con l’obiettivo di sviluppare la capacità dell’Edilizia Pubblica Popolare nella Città, considerando la richiesta crescente. In questo modo, si consentirebbe una riqualificazione dell’immobile sul quale si interviene, sia dal punto di vista energetico, grazie alle nuove tecnologie e agli incentivi disponibili, che edilizio, con contestuale miglioramento urbano dei quartieri (recupero di giardini, spazi pubblici, viabilità e illuminazione). Inoltre, sarebbe importante dar vita ex novo ad immobili da dedicare al servizio di pronta accoglienza temporanea, sempre più richiesto negli ultimi anni, da gestire attraverso una misura di intervento del Piano sociale di zona distrettuale. Risulterebbe, pertanto, necessario attuare un progetto sperimentale di gestione e analisi dei disagi, per inquadrare una forma innovativa di assistenza immediata alla residenzialità, in casi di assoluta urgenza a carattere temporaneo”.