Formia / Assunzione Mario Taglialatela, fissata la data dell’udienza preliminare per l’ex-sindaco Villa

Cronaca

FORMIA – Concorso in abuso d’ufficio. Sono le ipotesi di reato per le quali la Procura della Repubblica di Cassino ha chiesto che l’ex sindaco di Formia Paola Villa venga processata relativamente alla nomina, avvenuta il 24 luglio 2020 con un decreto ad hoc, dell’ex segretario generale e direttore generale del comune Mario Taglialatela a svolgere il ruolo capo gabinetto dello stesso primo cittadino. La richiesta di rinvio a giudizio, dopo la conclusione delle indagini preliminari, era stata chiesta il 21 aprile 2022 direttamente dal capo della Procura, Luciano D’Emmanuele.

In effetti l’udienza preliminare c’è stata l’8 marzo e ad affiancare l’ex primo cittadino sono stati lo stesso avvocato Mario Taglialatela, indagato anche per falso, ed il dirigente dell’area finanziaria del comune di Formia Daniele Rossi. A formalizzare la richiesta del rinvio a giudizio dei tre è stato il pm d’udienza Chiara D’Orefice ma il Gup del Tribunale di Cassino Domenico Di Croce ha dovuto rinviare l’udienza preliminare al 17 maggio prossimo,alle 10.30,semplicemente perché due degli indagati, l’ex sindaco Villa e l’ex segretario generale Taglialatela e l’unica parte offesa in questo inverosimile procedimento, il comune di Formia, per un’omessa notifica non erano stati preventivamente citati.

Questa vicenda trae origine nel luglio 2020 quando l’allora sindaco di Formia – come detto – decise tra le polemiche di nominare Taglialatela, candidato a Sindaco alle amministrative del 2018 e sfidante dellla stessa professoressa di scienze naturali, suo capo gabinetto in sostituzione del dimissionario Armando Russo. A presentare direttamente un esposto in Procura fu il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, ora nel frattempo diventato presidente del consiglio comunale di Formia e considerato il numero due dell’amministrazione Taddeo che, in qualità di parte offesa, potrebbe costituirsi parte civile. Il penalista chiese ed ottenne l’apertura di un’indagine ravvisando – a suo dire – due anomalie procedurali.

Taglialatela, classe 1943, non poteva essere investito di quell’importante incarico per due ragioni: era in pensione dopo aver guidato le segreterie generali di diversi ed importanti comuni della provincia di Latina. Insomma sarebbe stata violato l’articolo 5 del decreto legislativo numero 95/2012 che prevede una collaborazione a titolo gratuito per un anno per il personale della pubblica amministrazione collocato in quiescenza come per l’ex candidato a sindaco Taglialatela. Lo stesso segretario e direttore generale, poi, sarebbe stato inquadrato con un livello funzionale (C/1), economico e contrattuale, inferiore rispetto ai suoi più stretti collaboratori e componenti della stessa segreteria particolare del sindaco Villa. Semmai Taglialatela sarebbe dovuto essere inquadrato con la qualifica maggiore “D” ma, nonostante ciò, il comune di Formia (e dunque Daniele Rossi, il responsabile dell’area economica finanziaria dell’ente, che nel frattempo era stato assunto correttamente dal sindaco Villa insieme alla moglie funzionaria dell’area tecnica) aveva previsto un’indennità annua di 8000 euro. Se Rossi avallava “tali illegittimità” con la determinazione numero 1136 del 29 luglio 2020 con cui procedeva al relativo impegno di spesa apponendovi il visto di regolarità contrattuale, il solo Taglialatela è indagato anche per falso. Il motivo ? E’ accusato di non aver detto l’intera verità – secondo la Procura di Cassino – sulle presunte cause di incompatibilità a rivestire quel ruolo. Semplicemte perché nei cinque anni precedenti aveva ricoperto “analoghi incarichi”.

All’epoca il sindaco di Formia prese le distanze dall’iniziativa giudiziaria dell’esponente Fdi che si rivolse solo successivamente in Procura. Aveva presentato un’interrogazione alla quale non ricevette le risposte sperate. Travolta dalle polemiche per essersi sempre definita una paladina della legalità, l’ex sindaco Villa difese la nomina di Taglialatela , considerato “professionista unanimemente stimato” che avrebbe aggiunto “ alla competenza oggettiva una dose umana caratteriale che sicuramente darà un concreto contributo alla macchina amministrativa”.

La professoressa Villa, attraverso Vincenzo Macari, ha preannunciato di voler rilasciare dichiarazioni al magistrato titolare del fascicolo prima che la Procura di Cassino chiedesse al Gup – com’è poi avvenuto – il rinvio a giudizio dell’ex sindaco e dei due funzionari, difesi dagli avvocati Luca Scipione (per Taglialatela) e Fabio Padovani (per Rossi). L’ex sindaco di Formia aveva anche motivato la richiesta di essere sentita “per chiarire tutti i passaggi che potrebbero aver ingenerato – scriveva – equivoci o che richiedono ulteriori approfondimenti. Confermo la mia fiducia nella macchina giudiziaria e confido nel buon esito delle indagini in corso, certa di poter dimostrare il buon operato mio e della mia amministrazione sempre attenta al rispetto delle regole e nell’interesse della città di Formia che con orgoglio ho difeso e continuerò a difendere….”

L’udienza preliminare in programma il prossimo 17 maggio potrebbe essere preceduta da altri e clamorosi sviluppi. L’ex commissario Prefettizio del comune di Formia, Silvana Tizzano,prima di andare via aveva assunto due provvedimenti importanti. Con un primo decreto aveva revocato quello definito illegittimo del 24 luglio 2020 con cui l’ex sindaco Villa nominava l’avvocato Taglialatela (“legato al primo cittadino da rapporti di amicizia e di campagna elettorale”) il suo principale collaboratore. L’alto funzionario ministeriale poi chiedeva all’avvocatura comunale di recuperare “in via coattiva” la somma di danaro percepita da Taglialatela dalla sua nomina sino al 28 dicembre 2020, giorno dello scioglimento antipato del consiglio comunale. E’ stato effettuato questo recupero” in solidum”? Magari con l’invio di un decreto ingiuntivo che avrebbe potuto impedire alla professoressa Villa di avere convalidata lo scorso 6 novembre la sua elezione a consigliera comunale in qualiutà di candidata a sindaco sconfitta ?

Le prossime settimane saranno determinanti per rispondere a questi interrogativi alla luce di ben tre accertamenti investigativi della Guardia di Finanza (del 20 agosto e 2 dicembre 2020 e del 6 febbraio 2021) di una parere del dipartimento della Funzione Pubblica che definiva “contra legem” la nomina di Taglialatela a capo di gabinetto del sindaco Villa. Ma il recupero coattivo delle indennità economiche a Taglialatela è stato effettuato come richiesto dal commissario Prefettizio Tizzano? E quale sarà l’orientamento della Giunta Taddeo in merito ad un procedimento penale promosso due anni fa da un suo esponente di primissimo piano? L’esecutivo delibererà la costituziuone di parte civile contro i tre indagati alla stessa stregua di quanto effettuato dall’ex sindaco Villa nei due anni e mezzo di mandato per altri  procedimenti penali promossi dalla Procura di Cassino?

Laconica e pirandelliana la presa di posizione del dirigente dell’avvocatura del comune di Formia Domenico Di Russo: “Di questa fissazione dell’udienza preliminare eravamo all’oscuro, l’abbiamo appresa da voi giornalisti – ha osservato – Se ci costituiremo contro? Mancano ancora due mesi. E’ presto per decidere…”.