Gaeta / Ex-piazzale stazione: dibattito incandescente dopo la riapertura per via del Piano

Attualità Gaeta

GAETA – La riapertura del piazzale dell’ex stazione ferroviaria di Gaeta è stata accompagnata da numerose polemiche e ad alimentarle sono stati i commenti di alcuni rappresentanti della maggioranza Forza Italia-Pd arrivati in soccorso al sindaco Cosmo Mitrano che, indagato per lottizzazione urbanistica, ha preferito in queste circostanze stare lontano da questo veleneso dibattito elettorale. E’ la versione dei consiglieri comunali di opposizione Franco De Angelis (Demos) ed Emiliano Scinicariello (Un’altra stagione), saltati sulla sedia quando hanno visto pubblicate sul sito istituzionale del comune le dichiarazioni del presidente del consiglio comunale Pina Rosato – destinataria di una richiesta, mai esaminata, di convocazione del consiglio per sollecitare il trasferimento del piazzale nel patrimonio immobiliare del comune di Gaeta), dell’assessore Raffaele Matarazzo e, soprattutto, dei consiglieri di maggioranza Gennaro Romanelli e Gennaro Dies.

De Angelis, che della commissione trasparenza del comune di Gaeta è stato il presidente, e Scinicariello hanno voluto replicare ” a qualcuno che ha provato a minimizzare in modo maldestro e scomposto. Non ci sorprende ormai più, ma continua ad infastidirci, chi – con atteggiamento sciatto e cafone – ha dimenticato di rivestire un ruolo istituzionale apicale, ed ha pensato bene di dileggiare ed offendere chi ha mostrato con fermezza, ma anche con compostezza, il proprio dissenso verso le scelte amministrative che danneggiano la città e favoriscono ‘certi’ privati”. Il marchio di fabbrica dell’assenza di vergogna di questa amministrazione pare avere proseliti.”

I rappresentanti superstiti delle opposizioni chiamano in causa per prima la Presidente del Consiglio Pina Rosato che mercoledì, attraverso un comunicato stampa che “pensavamo fosse una fake news, per quanto grottesco”, ha commentato “entusiasticamente il risultato raggiunto dall’Amministrazione con la riapertura del varco stradale, elogiando l’efficienza e la celerità della macchina amministrativa nel creare soluzioni al problema (che è il minore tra tutti i problemi)” .

Per Scinicariello e De Angelis la presidente Dem del consiglio comunale utilizzando quel linguaggio e quel tono “ha offeso coloro che avevano partecipato alla protesta di sabato scorso, in quanto portatori di “populismo, retorica e fuffa”. A questo punto vogliamo gioire – rincarano la dose affidandosi all’ironia – per il ritorno alla parola della Presidente Rosato- In questi ultimi mesi di silenzio ha avuto probabilmente ben altro a cui pensare, anche se speravamo che, nel tornare a farsi viva, convocasse questo benedetto Consiglio Comunale richiesto da oltre un mese”.

E sul banco degli imputati è finito anche lo zelante assessore alla polizia Provinciale Raffaele Matarazzo, probabilmente l’amministratore che subito la chiusura del piazzale dell’ex stazione ferroviaria l’11 gennaio scorso avrebbe potuto e dovuto provedere per la sua riapertura a favore di tanti cittadini residenti ed operatori commerciale del centro urbano. Per Scinicariello e De Angelis l’assessore Matarazzo è “l’altro “senza vergogna” , quello che ha proposto la delibera che azzera le spiagge libere, lo stesso per il quale “è tutto una questione tecnica”. In un video mercoledì ha elogiato l’efficienza dell’amministrazione di cui fa parte e ha esultato per il varco riaperto parlando di “vittoria della città di Gaeta”. Non ha fatto mancare, neanche lui, la battutina verso chi, a suo dire, si intesterà questo “successo”.

Scinicariello e De Angelis in una nota hanno voluto ricordare “alcune cosette ai “senza vergogna”. Innanzitutto la riapertura del varco, chiuso arbitrariamente dal privato dopo aver lavorato durante le festività natalizie, è avvenuta dopo oltre un mese, e comunque dopo che i sottoscritti hanno chiesto un Consiglio Comunale ad hoc, dopo aver anche inviato una Pec al Prefetto di Latina il 23 gennaio, dopo la recente nota del Consigliere De Angelis rivolta all’Assessore Massimo Magliozzi, alla Dirigente del Comando di Polizia Locale Annamaria De Filippis ed al Segretario Generale, e soprattutto dopo la manifestazione di sabato scorso. Cos’altro doveva succedere per non riaprire quel varco?”

All’assessore Matarazzo viene fatto ricordare il testo della mozione approvata all’unanimità nel Consiglio Comunale del 14 luglio 2020. Deliberava di impegnare “il Sindaco e l’Amministrazione Comunale a tutelare l’interesse della collettività, garantendo… il mantenimento dell’accesso all’area”. I consiglieri di Demos e di Un’altra stagione arrivano ad una consiliare stigmatizzando “tutta questa inspiegabile esultanza per la riapertura del varco arbitrariamente chiuso dal privato. Altro non era che un impegno assunto un anno e mezzo fa dall’Amministrazione tutta, altro che “prontamente attivati”, cara Presidente Rosato! Piuttosto, pensi a dimettersi, avendo mostrato con queste esternazioni, assenza di pudore oltre che una ormai consolidata assenza di imparzialità, che quel ruolo richiederebbe“.

E nel tritacarne delle minoranze, o meglio nell’elenco dei “senza vergogna”si sono aggiunti per i consiglieri Scinicariello e Dies, “tutti in fila come soldatini chiamati alle armi dal comandante”, altri consiglieri. Il primo è il dottor Gennaro Dies, “di cui ci fa piacere constatare un’ inconsueta verve, dopo quasi 10 anni di soporosa presenza in consiglio comunale, che temiamo non abbia ben chiaro nemmeno il significato dell’aggettivo “sedicente””. Dies aveva considerato i manifestanti di sabato scorso “sedicenti avversari politici” e “sedicenti paladini della giustizia” mentre Gennaro Romanelli (eletto nelle file della minoranza e poi anch’egli approdato ad ingrossare la maggioranza Mitrano) ha parlato di un “fronte eterogeneo ma unito solo dall’odio”.

Lanciando un monito a Romanelli, per Scinicariello e De Angelis “affermare che chi ha manifestato nell’interesse della città abbia espresso odio, è cosa molto pesante, e per la quale ci riserviamo di valutare azioni di altra natura. Da tutti costoro, e da quelli che verranno di qui a breve reclutati per esultare e dileggiare pubblicamente, cari “senza vergogna”, vogliamo capire una cosa: ma adesso che è stato riaperto il varco, vogliamo che questo piazzale venga acquisito a patrimonio comunale e diventi un bene pubblico, o vi va bene che resti in mano ad un privato, nonostante i reati contestati? Noi lo abbiamo ben chiaro, attendiamo voi!”

E un inviato è stato rinvolto al sindaco di Gaeta Mitrano che sulla riapertura del parcheggio dell’ex stazione ferroviaria è rimasto in silenzio preferendo evitare, probabilmente alla luce della sua posizione giudiziaria, di effettuare alcuna dichiarazione ufficiale. I rappresentanti di Demos e di “Un’altra stagione” hanno chiesto a Mitrano di “non giocare sporco”: ” Vogliamo ricordare che finora, con fermezza e compostezza, abbiamo voluto rimarcare solo aspetti tecnici, economici e politici di questa “svendita”. Se avessimo voluto davvero “giocare sporco” avremmo potuto, e fin dall’inizio, mettere l’accento su chi ha beneficiato di questo affare e su quali rapporti avesse con gli attori politici che l’hanno consentito”.

In questo festival di accuse e controaccuse non poteva finire al centro del bersaglio delle minoranze il candidato sindaco della coalizione al governo della città, Cristian Leccese: “Il suo è un silenzio assordante. Dopo aver votato in Consiglio Comunale contro la nostra mozione ed a favore del fortunato privato, da aspirante sindaco resta nel suo lussuoso rifugio di Lab32 – hanno concluso Scinicariello e De Angelis – Tanto le figuracce per lui le stanno facendo altri”.