Gaeta / Ex-piazzale della stazione, nuovo accesso agli atti del consigliere De Angelis (Demos)

Attualità Gaeta

GAETA – Sarà anche il clima della campagna elettorale appena iniziata ma continua il forcing delle minoranze, interne ed esterne al consiglio comunale, sulla querelle di inizio anno riguardante la chiusura alla pubblica fruibilità del piazzale dell’ex stazione ferroviaria di Gaeta. Archiviata la manifestazione di protesta di sabato scorso con la partecipazione di alcune centinaia di cittadini, è ancora nel mirino delle minoranze la presunta presa di posizione del sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano con cui ha diffidato la “Gaeta parking” a riaprire la strada di collegamento tra via del Piano e via Mazzini chiusa dal privato in concomitanza – era il 13 gennaio scorso- dell’arrivo di nuove informazioni di garanzia da parte del Gip del Tribunale di Cassino nell’ambito di un filone d’inchiesta della stessa Procura cassinate in cui si ipotizzano i reati di concorso in lottizzazione urbanistica per il vicino piazzale dell’ex stazione ferroviaria.

Ma davvero il sindaco Mitrano ha inviato una diffida ad aprire l’area da parte della “Gaeta Parking”, che del piazzale non è il proprietario (è la Cavour Immobiliare) ma è il conduttore, sulla scorta di un contratto privatistico, per lo svolgimento dell’attività economica di un parcheggio a pagamento?

Vuole rispondere a questo interrogativo il consigliere comunale di Demos (nonché presidente della commissione consiliare alla trasparenza e controllo degli atti amministrativi) Franco De Angelis che ha firmato una specifica richiesta di accesso agli atti per chiedere copia della diffida che il sindaco o qualche rappresentante dell’amministrazione Mitrano ha inviato alla Gaeta Parking nelle ore che hanno preceduto la manifestazione di sabato scorso.

De Angelis non vuole vestire i panni di San Tommaso nel cenacolo la sera della resurrezione del maestro ma la richiesta di avere una copia della presunta diffida – che avrebbe potuto essere un’ordinanza avente un carattere più efficace e tempestivo – l’ha motivata semplicemente perché il piazzale è desolatamente chiuso a quattro giorni dalla presunta notifica della diffida.

Il Comune di Gaeta al cospetto di questa situazione ha uno scarso peso contrattuale nei confronti di un privato che , chiudendo legittimamente un proprio immobile, ha voluto tutelare i propri sacrosanti interessi? Probabilmente sarà anche così ma la richiesta di accesso agli atti del capogruppo Di Demos vuole monitorare quanto scritto in un comunicato stampa dal comune di Gaeta e, cioè, che già il 13 gennaio (due giorni dopo la chiusura del piazzale) ed il 26 erano state inviata all’ufficio Gip guidato dalla dottoressa Casinelli due richieste per aprire il piazzale. La svolta – secondo la versione del sindaco di Gaeta – ci sarebbe stata venerdì 28 gennaio quando il Gip del Tribunale di Cassino con “un provvedimento ha autorizzato la viabilità per e nel piazzale dell’ex stazione di Gaeta”. L’Amministrazione comunale si era immediatamente attivata e aveva avanzato subito una formale diffida nei confronti della Gaeta Parking “affinché si provvedesse immediatamente a rimuovere gli ostacoli che illegittimamente impediscono la predetta viabilità con gravissimo disagio alla collettività”. Da quel momento non è cambiato nulla ed il centro urbano di Gaeta è privo di un’area la cui chiusura sta creando disagi ai cittadini residenti e danni notevoli a numerose attività commerciali della zona.

La sezione di Gaeta del Partito Comunista si è mobilitata anch’essa nelle ultime ore e al termine di un’assemblea tenutasi lunedì sono scaturite due proposte per la riacquisizione del piazzale dell’ex stazione ferroviaria. Innanzitutto l’invio di un esposto al Prefetto di Latina per accelerare l’iter burocratico sulla riapertura della viabilità ed una proposta di delibera popolare, tramite una raccolta firme autografe come previsto dall’articolo 12 dello Statuto Comunale. 

E’ caduta nel vuoto la richiesta dei consiglieri di opposizione Franco De Angelis ed Emiliano Scinicariello di convocare una seduta straordinaria del consiglio comunale.