Gaeta / Sequestro piazzale della stazione, presentato il ricorso al Tribunale del Riesame

Cronaca Gaeta

GAETA – E’ stato presentato davanti il Tribunale del Riesame di Frosinone il ricorso avverso il provvedimento di sequestro del piazzale dell’ex stazione ferroviaria di Gaeta che, disposto dal Gip del Tribunale di Cassino Alessandra Casinelli, rientra nell’ambito del procedimento penale per il quale il Procuratore capo Luciano D’Emmanuele ha iscritto sul registro degli indagati, con l’ipotesi accusatoria di lottizzazione abusiva in concorso, dieci persone e, più precisamente, i componenti della Giunta del comune di Gaeta e del Consorzio industriale del sud pontino in carica nell’estate 2019.

A chiedere il pronunciamento del Riesame, che dovrebbe farlo entro la prima decade di gennaio, è stata la società “Cavour Immobiliare”, l’unica titolata, nonostante i suoi soci non risultino indagati, a proporre ricorso per tornare nella disponibilità di un’area strategica nel centro urbano di Gaeta. Si tratta di 2737 metri quadrati per i quali il consiglio d’amministrazione del Consorzio industriale del sud pontino il 14 giugno 2019 aveva approvato una delibera con cui proponeva ed otteneva dal comune di Gaeta una variante urbanistica dell’area senza alcun visto della Regione Lazio.

Rivolgendosi al Tribunale del Riesame per ottenere la disponibilità del bene, la “Cavour Immobiliare” intende fare ora le pulci alla stessa Procura: verificare il contenuto del materiale d’indagine che ha prodotto e ha disposizione nella misura in cui la stessa autorità giudiziaria cassinate non ha emesso ancora il decreto di chiusura delle indagini preliminari nei confronti delle dieci persone sott’inchiesta.

La Giunta municipale di Gaeta, di fatto, è accusata di aver approvato la variante urbanistica il 2 agosto di due anni fa “senza verificare se fosse supportata da un idoneo piano attuativo o programma urbanistico”. Sotto la lente d’ingrandimento della Procura era finito dell’altro: nell’aprile 2021 la società concessionaria del parcheggio, la Gaeta Parking, presentò al comune una certificazione asseverata di inizio lavori, la Cilam l’includendo l’area oggetto di frazionamenti e venduta “illegittimamente” dalla società immobiliare Cavour. Per la Procura fu una palese forzatura. Sullo sfondo dell’inchiesta però c’è un avviso pubblico del Cosind del 29 giugno 2018. Il Consorzio mise in vendita, al prezzo base di 408 mila euro, alcuni beni immobili insistenti nell’area dell’ex piazzale della stazione, tra cui tre fabbricati ed un locale termico sito in piazza Mazzini perchè così si chiama il sito ubicato – scrive D’Emmanuele – in una posizione privilegiata “al centro di una serie di attività economiche e culturali di grande impatto turistico”.

Il bando venne aggiudicato alla Immobiliare Cavour srl, l’unica società ad aver fatto pervenire un’offerta maggiorata di mille euro, 409mila euro. La “Cavour srl” si era costituita in effetti qualche mese più tardi, il 7 settembre 2018: a farvi parte sono stati Edoardo Panzini e la moglie Fabrizia Conte con un capitale sociale di 30mila euro. Ma perchè il comune di Gaeta non esercitò alcun diritto di prelazione? Magari di un’area che avrebbe potuto acquistare per consolidare la sua datata tipologia funzionale? Lo sta cercando di capire la Procura che non ha concluso i propri accertamenti investigativi.

Intanto il sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano, la presidente del consiglio comunale Pina Rosato e, per conoscenza i consiglieri comunali e assessori in carica, sono i destinatari di una precisa istanza dei consiglieri d’opposizione Emiliano Scinicariello e Franco De Angelis. Hanno chiesto che il decreto di sequestro preventivo del Gip Casinelli (che, a sua volta, aveva rigettato l’istanza del Procuratore D’Emmanuele per mettere sotto chiave i fascicoli edilizi riguardante l’area e della documentazione inerente il progetto di finanza relativamente alla nuova gestione del piazzale) venga trascritto presso i registri immobiliari della Conservatoria. L’obiettivo è chiaro: la Cavour Immobiliare non possa trasferire la proprietà dell’area sequestrata.

Semmai il consiglio comunale di Gaeta – hanno scritto Scinicariello e De Angelis rivolgendosi alla presidente d’aula Pina Rosato – con una seduta urgente dovrebbe deliberare la volontà di acquisire a patrimonio pubblico l’area sequestrata con l’ipotesi di lottizzazione abusiva…Insomma viene chiesto al Comune di Gaeta di ripetere lo stesso procedimento con cui è stata acquisita al patrimonio immobiliare dell’ente l’area e le volumetrie dell’ex vetreria Avir, finita nel mirino di un’altra procura, quella di Latina, con lo stesso reato: lottizzazione abusiva in concorso. La richiesta di Siniscariello e di De Angelis sarà accolta? Il primo esponente politica la motiva con un interrogativo: “Cosa deve fare la “buona” politica? Il bene comune, l’interesse collettivo. Questo è stato sempre l’indirizzo di Una Nuova Stagione, e quindi il mio. La richiesta di un Consiglio Comunale ad hoc per avviare l’iter di acquisizione a patrimonio pubblico dell’area “ex stazione”, ne è l’ennesimo esempio. Speriamo che nel 2022 la città di Gaeta possa ricevere questo regalo!”.