Ventotene / L’isola potrà custodire una copia del “Manifesto”, la cerimonia di consegna a Firenze

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VENTOTENE – La comunità di Ventotene potrà finalmente custodire una copia del “Manifesto di Ventotene”, l’importante documento storico che, redatto nel 1941 da Altiero Spinelli e Ernesto Rossi, profetizza la nascita di un’“Europa libera e unita” (questo era il titolo originale) a cui auspicavano i due pensatiru mentre si trovavano al confino sulla seconda isola pontina come oppositori del regime fascista. Ancora oggi è un testo di straordinaria, pulsante attualità e ora torna nel luogo in cui è stato ideato e scritto. Si tratta di un importante traguardo che arriva proprio nell’anno in cui si festeggia l’ottantesimo anniversario del “Manifesto” che fu pubblicato per la prima volta nel 1943 e poi nel 1944 con la prefazione di Eugenio Colorni.

La cerimonia di donazione è avvenuta a Firenze, presso gli Archivi Storici dell’Unione Europea (Asue) (conservano una delle poche copie originali esistenti del documento, recentemente sottoposto a un intervento conservatorio) alla presenza del direttore Dieter Schlenker, del sindaco di Ventotene Gerardo Santomauro e dell’archivista e ricercatore Anthony Santilli del Centro di ricerca e documentazione sul confino politico e la detenzione Isole di Ventotene e Santo Stefano, insieme a una delegazione di studenti e insegnanti della scuola media fiorentina “Italo Calvino”.

La visita del sindaco di Ventotene è stata il culmine di numerose attività di collaborazione tra gli Archivi e il Comune isolano svolte nel corso nel 2021. Li ha uniti anche una lettera d’intenti per il quale l’Archivio ha fatto del “Manifesto” e del suo 80° anniversario il punto focale delle sue attività educative anche per il 2022.

“È un anno importante per il nostro piccolo Comune. Dopo i festeggiamenti per l’anniversario arriva un dono davvero prezioso per la nostra comunità. Un testo – ha affermato il sindaco Santomauro – che ci riporta indietro nel tempo e ci ricorda il nostro respiro e impegno europeista. Riaccompagniamo a casa questo documento che se ne è andato in clandestinità e lo riportiamo sull’isola, dove ridaremo spazio alla sua memoria”.

Ricordando le figure storiche di Spinelli e Rossi, il sindaco di Ventotene agli alunni presenti ha infine detto: “Grazie a loro, grazie al loro impegno, grazie al loro coraggio di aver creato le condizioni di pace duratura, noi non abbiamo vissuto guerre. Non diamolo per scontato.”

Il Manifesto è uno dei testi fondanti dell’Unione Europea, venne diffuso in seguito clandestinamente grazie all’aiuto di Ursula Hirschmann e Ada Rossi che lo portarono sul continente e lo fecero conoscere agli ambienti dell’opposizione di Roma e Milano. Di fatto rappresenta un mutamento di paradigma essenziale nel progetto di un continente europeo unificato. Gli archivi dell’Istituto Universitario Europeo, il primo ed attualmente unico Ateneo che fa capo all’Unione Europea, hanno il compito di raccogliere in forma di deposito o di collezione gli archivi di personalità politiche o alti funzionari, nonché di movimenti e organizzazioni che svolgono un ruolo fondamentale nel processo d’integrazione europea. Così come lo è stato Altiero Spinelli che ebbe un ruolo rilevante nella nascita e nella definizione in chiave moderna del concetto di Europa.

Oltre all’intesa tra Archivio e Ventotene, il sindaco Santomauro aveva firmato anche una lettera di intenti con l’Iue e con Silvia Costa, commissario straordinario del governo italiano per il recupero dell’ex carcere di Santo Stefano/Ventotene. “Spero che questa sia la prima pietra miliare di un lungo viaggio insieme”, ha affermato concludendo.