Gaeta / Succursale pericolosa e abbandonata a se stessa, studenti in sciopero al Nautico “Caboto”

Cronaca Gaeta Scuola

GAETA – Il plesso è fatiscente e poco sicuro e gli studenti disertano l’attività didattica. Si è verificato martedì mattina a Gaeta dove gli alunni frequentanti sei classi dell‘istituto nautico “Giovanni Caboto” delocalizzate (per far fronte all’annosa carenza delle aule) presso la succursale di via Vittorio Veneto hanno stigmatizzato un’irrisolta situazione di pericolo e di abbandono che si trascina da tempo. Con un sit pacifico hanno denunciato l’esistenza di muri pericolanti, umidità in ogni dove ed il mancato funzionamento dell’impianto di riscaldamento a causa di ogni qualsiasi voglia azione di manutenzione.

Queste anomalie sono state contestualmente segnalate alla dirigente scolastica del “Caboto”, la professoressa Maria Rosa Valente, da parte del responsabile della sicurezza dell’istituto nautico, l’ingegner Delio Nardella. Da qui la decisione della preside Valente di chiudere in autotutela la succursale di via Veneto nonostante i ripetuti e inascoltati inviti ad intervenire a migliorare la situazione a favore della scuola che vanta il maggior numero di iscritti nel sud pontino: il comune di Gaeta quale proprietario del plesso e l’amministrazione Provinciale quale suo gestore.

Una settima classe, a causa degli stessi problemi di sicurezza e di scarsa manutenzione, era stata trasferita negli ultimi giorni presso il plesso centrale di piazza Trieste. La dirigente Valente è dovuta correre ai ripari per evitare che le sei classi evacuate martedì non interrompessero la rispettiva attività didattica. Anche loro, dalla giornata di mercoledì, saranno ospitate dal plesso centrale dove la carenza di aule è – come detto – un’emergenza, irrisolta, da anni.

Un fatto è certo: la riuscita iniziativa degli studenti ha sortito l’effetto sperato. Martedì pomeriggio ci sono stati diversi incontri e sopralluoghi cui hanno partecipato all’interno della poco sicura succursale di via Veneto tecnici e funzionari del comune di Gaeta e soprattutto dell’amministrazione provinciale di Latina. Ma la frittata era ormai fatta. La sede decentrata del nautico, che in passato ha ospitato anche le classi in sovrannumero del vicino liceo scientifico “Enrico Fermi”, è stata chiusa dalla preside Valente, stanca da tempo di predicare nel deserto a causa del rimballo istituzionale tra comune e Provincia.

L’anno scolastico deve proseguire e , scartata l’ipotesi di allungare la permanenza oraria in classe degli studenti in esubero o di trasferirli in un plesso nel quartiere di Gaeta medioevale, il nautico “Caboto” ha optato per far effettuare una volta la settimana, a turnazione, per una dei sei classi la didattica a distanza. E questa volta il Covid 19 non c’entra nulla. 

(Foto di copertina della pagina social “GaetaSpia”)