Latina / “Concorsopoli Asl”, rinviato al 18 novembre prossimo il giudizio immediato

Cronaca Latina

LATINA – E’ iniziato ed è stato subito rinviato al 18 novembre prossimo il giudizio immediato chiesto dalla Procura della Repubblica sui concorsi dell’Asl di Latina, il cui esito finale, secondo la versione dell’accusa rappresentata dai sostituti procuratori Valerio De Luca e Claudio De Lazzaro, sarebbe stati pilotati. Nei confronti delle posizioni penali dei tre imputati eccellenti, l’ex segretario provinciale del Partito Democratico Claudio Moscardelli, l’ex dirigente e funzionario Asl Claudio Rainone e Mario Graziano Esposito, sono state avanzate ben otto richieste di parte civile.

Sono state presentate dalla Regione Lazio (attraverso l’avvocato Carlo D’Amata), dalle Asl di Latina, Viterbo e Frosinone (avvocati Alessandro Benedetti, Valentino Vescio di Martirano, dal comune di Latina (avvocato Cinzia Mentullo), dall’associazione anti mafia ‘Antonino Caponnetto’ (l’avvocato Alfredo Galasso), di un candidato partecipante al concorso oggetto del dibattimento) e, ultima in ordine di tempo, da parte Confconsumatori Lazio Aps rappresentata dall’avvocato Giacomo Montecuollo

Al centro del dibattimento, per il quali i pm Valerio De Luca e Claudio De Lazzaro hanno chiesto ed ottenuto lo svolgimento del giudizio immediato bypassando l’udienza preliminare, è finito soprattutto il concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura a tempo indeterminato di 23 posti di collaboratore amministrativo professionale categoria D indetto in forma aggregata tra le Asl di Frosinone, Latina e Viterbo. Per la Procura il responsabile dell’ufficio di reclutamento dell’Asl pontina Claudio Rainone, in qualità di presidente della Commissione, avrebbe rivelato a sei concorrenti (tra questi l’ex presidente del consiglio comunale di Minturno Giuseppe Tomao e Matteo Di Domenico, attuale presidente del consiglio comunale di Gaeta Pina Rosato) risultati poi vincitori e assunti dall’Azienda sanitaria gli argomenti che sarebbero stati oggetto della prova orale. Ci sarebbe stata la complicità di Esposito che, nella veste diu segretario della Commissione d’esame, avrebbe attestato falsamente la regolarità della procedura dei verbali della stessa commissione. L’accusa per il Senatore Moscardelli è di aver segnalato i due candidati vicini politicamente, Tomao e Di Domenico per l’appunto, al dirigente Rainone promettendo in cambio un aiuto per la nomina a direttore amministrativo dell’Azienda.

Il presidente del terzo collegio penale del Tribunale di Latina Aldo Morgigni ha chiesto ed un ottenuto un rinvio al 18 novembre se accogliere o meno queste istanze di costituzione in giudizio. In quella stessa data il Tribunale conferirà ad un perito l’incarico per la trascrizione delle intercettazioni delle telefoniche intercorse tra il Senatore Moscardelli, Rainone ed Esposito. I tre imputati si trovano tuttora ai domiciliari e, dopo la conferma del provvedimento da parte del Tribunale del Riesame, hanno chiesto l’annullamento del provvedimento custodiale da parte della Cassazione che discuterà il ricorso agli inizi di dicembre.