Formia / Possibili brogli al seggio elettorale: nuovi risvolti, intanto si insedia il sindaco Taddeo

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FORMIA – Sono stati secretati i verbali dei distinti interrogatori resi dai protagonisti della vicenda elettorale che ha avuto luogo al seggio numero 20 ubicato presso la scuola elementare nel quartiere San Giulio a Formia. Stiamo parlando del presidente di questo seggio prima autosospesosi e poi sospeso immediatamente dall’ex commissario Prefettizio del comune di Formia Silvana Tizzano perché sorpreso lunedì mattina da un agente del Commissariato di Polizia, in servizio in quella sezione per garantire l’ordine pubblico, a ricevere dal genitore di un ex-candidata al Consiglio comunale una busta contenente una tessera elettorale e una copia di un documento d’identità del titolare della stessa tessera.

Innanzitutto i due protagonisti di questa vicenda, ancora da definire, sono stati indagati a piede libero dal sostituto procuratore Roberto Nomi Bulgarini per la violazione della normativa elettorale e sono stati invitati a fornire eventualmente la loro disponibilità alle indagini qualora ce ne fosse bisogno. Lo ha chiarito l’avvocato Vincenzo Macari, il legale che difende sia il presidente di seggio numero 20 che la persona – in passato è stato anch’egli Consigliere comunale a Formia – che ha fornito la sua versione sui fatti in un lungo interrogatorio terminato nella serata di lunedì.

Secondo quanto dichiarato l’avvocato Macari si è trattato solo di un grossolano equivoco che, in considerazione dell’operazioni elettorali in corso a Formia, è stato strumentalizzato. L’ex consigliere comunale e padre di una candidata alle amministrative del 3 e 4 ottobre, voleva consegnare quella busta – a dire dell’avvocato Macari – solo per sincerarsi di una circostanza: verificare se l’anziano padre avesse votato. L’indagato ha spiegato agli inquirenti che aveva inoltrato questa richiesta al sospeso presidente di seggio numero 20, che è un avvocato di Formia, semplicemente per capire se il padre fosse stato accompagnato al seggio da un fratello con il quale non ha rapporti da anni.

Che non si trattasse di alcun tentativo di broglio – ha evidenziato l’avvocato Macari – la riprova è un altro dettaglio: il padre dello zelante ex Consigliere comunale non avrebbe potuto mai votare al seggio di San Giulio ma presso la sezione numero 30, presso la scuola elementare “De Amicis” nel quartiere di Mola.

Intanto le indagini della Polizia proseguono anche per verificare se questo episodio, amplificato dai social e poi confermato dal commissario Prefettizio Tizzano in una conferenza stampa già convocata per tracciare un bilancio di fine mandato, possa aver condizionato l’esito regolare delle operazioni elettorali alla luce del risultato clamoroso: la vittoria per soli 37 voti del candidato a sindaco di Forza Italia, di Fratelli d’Italia e di altre quattro liste ai danni dell’infettivologo Amato La Mura.

Intanto l’ufficio elettorale centrale, presieduto dal giudice civile del Tribunale di Cassino Virgilio Notari e composti, tra gli altri, dai cancellieri Giuseppe Valerio (Tribunale di Latina) e Rossella Tempesta (Tribunale di Cassino), si è insediata martedì pomeriggio presso la sala Sicurezza del comune di Formia e ha prodotto due risultati. Il primo, scontato, ha emesso il decreto di convalida dell’elezione del neo sindaco Taddeo che il segretario generale Alessandro Izzi ha notificato al primo cittadino prima del suo insediamento al secondo piano del palazzo municipale. Il secondo ha sottratto un voto a Taddeo (7497 voti) per attribuirlo a La Mura (7461).

L’ufficio elettorale centrale deve sbrogliare due nodi che interessano la composizione definitiva del consiglio comunale. Entrambi hanno a che fare con  l’apparentamento sancito prima del ballottaggio tra il candidato sindaco La Mura e l’aspirante primo cittadino sconfitto al primo turno Gianfranco Conte. Con l’apparentamento sottoscritto Conte può conservare il seggio ottenuto il 3 e 4 ottobre con 1799 voti personali ? Secondo la normativa sull’elezione diretta del sindaco in caso di apparentamento ufficializzato Conte perderebbe il suo seggio per essere conferito al candidato più votato della lista che ha ottenuto il miglior resto: Imma Arnone di “Guardare oltre”.

Secondo alcune sentenze del Consiglio di Stato del 2018 la posizione del candidato in lizza nel primo turno verrebbe sempre tutelata anche a prescindere dell’apparentamento siglato. L’ufficio elettorale deve decidere tra queste due interpretazioni , normative e giurisprudenziali, anche in rapporto al numero dei seggi da assegnare. La maggioranza Taddeo non avendo superato il 60% dei voti delle liste scenderebbe da 15 a 14 consiglieri. A perderlo sarebbe il sesto più votato della lista “Taddeo per Formia”, Luigi Scarpellino, per consegnarlo alle minoranze che aumenterebbero la loro rappresentanza – anche per i possibili risovolti futuri- da 9 a 10. E a beneficiarne sarebbe sempre la stessa dottoressa Arnone di “Guardare Oltre”.