Formia / Riunione della Commissione elettorale centrale, Amato La Mura attende la convalida

Formia Politica

FORMIA – Pur non confermando i voti conquistati al termine del primo turno – 7498 contro i 7507 di quindici giorni fa – il neo sindaco di Formia Gianluca Taddeo ha concretizzato la sua personale rimonta compiuta ai danni di Amato La Mura in soli quattro seggi ubicati in tre distinte realtà territoriali della città. In questi seggi il 46enne funzionario del dipartimento di Prevenzione dell’Asl ha vinto le elezioni amministrative 2021 per la miseria di 38 voti su un corpo elettorale di 33125 persone.

Il gap accumulato dalle fasi iniziali dello scrutinio è stato annullato praticamente nelle frazioni di Maranola, Trivio e Penitro ma in una particolare sezione, la numero 27, dove erano iscritti cittadini del comprensorio di Santa Croce e Mamurrano e residenti nell’area industriale della stesss Penitro. Lo scarto che Taddeo ha saputo conquistare in quattro seggi gli ha permesso di vincere le amministrative con una differenza in termini di preferenze che avrebbero potuto esprimere due nuclei familiari ben allargati

La decisione di Taddeo di ridurre i festeggiamenti in piazza della Vittoria – il tempo di presentare la sua nipotina portafortuna Alessia giunta appositamente da Santi Cosma e Damiano “l’unica al mondo che deve e può dirmi cosa fare” – e di andare a Maranola la sera del suo onomastico aveva una duplice finalità: partecipare alla processione del santo Patrono, San Luca Evangelista e ringraziare una comunità che sino a qualche fa ha fatto le fortune elettorali del compianto Senatore centrista e sindaco Michele Forte ora ha cambiato abitudini all’interni dei seggi.

A Maranola sono legati a doppio mandato il capogruppo di Forza Italia alla Regione Pino Simeone, che vi abita da anni, e il presidente del Consorzio Industriale del Sud pontino Salvatore Forte dove ha iniziato nella seconda metà degli anni ottanta la sua attività politica come consigliere nella locale circoscrizione per conto della moribonda Democrazia Cristiana. Simeone e Forte sono considerati gli autori del progetto politico che ha permesso a Taddeo (e per la prima volta a Forza Italia dal 1994) di conquistare il comune di Formia dopo una decennale partita a ping pong tra Michele Forte e Sandro Bartolomeo e la breve ed ultima parentesi di Paola Villa.

E i risultati, alla distanza, hanno sorriso a Taddeo. La ‘remuntada” era iniziata nella sezione numero 13, presso la scuola elementare di Maranola. Qui il funzionario dell’Asl ha conquistato 301 voti contro i 177 dell’infettivologo. Sempre a Maranola, nella sezione numero 18, lo scarto a favore di Taddeo è stato di 73 voti ( 381) contro i 308 del candidato sindaco della coalizione dei “trasversali”.

Nella sezione numero 15 nella vicina frazione di Trivio si è votato di più nelle trenta aperte dal comune di Formia con l’affluenza, rispetto alla quella conclusiva del 47,18%, arrivata a superare il 60% e, più precisamente, il 60,29%. Niente male. Stesso cliche anche nella vicina Trivio dove il candidato sindaco di Forza Italia, di Fratelli d’Italia e di altre quattro liste civiche ha capito ben presto di aver recuperato il gap numerico che aveva accusato da La Mura nelle fasi iniziali dello scrutinio, un vantaggio che era stato anche di oltre 500 voti. Novantatrè voti di vantaggio su La Mura sono serviti a Taddeo per completare la rimonta e mettere la freccia definitivamente.

Nel seggio numero 27, l’ultima ad essere scrutinata, lo svantaggio è stato annullato completamente. E i timori che ciò non avvenisse sono stati tanti per quanto avvenuto contrariamente nell’attiguo seggio numero 28. Taddeo si è imposto con 386 preferenze contro le 293 di La Mura che ha capito subito che lo scarto del primo turno (5627 preferenze, pari al 27,45%) era stato annullato ma non a sufficienza per diventare il neo sindaco di Formia.

Taddeo, pur con confermando i voti di quindici giorni fa (ne ha presi 9 in meno rispetto all’iniziale dote di 7507 voti), è riuscito con successo a centrare l’obiettivo nonostante il suo sfidante si sia affermato in 17 sezioni su 30.

Un record rispetto alla prima fase del voto amministrativo quando la Mura si era imposto nel solo seggio numero 5 a Gianola. Sicuramente il recupero è stato il frutto dell’apparentamento con il cinque volte deputato di Forza Italia Gianfranco Conte ma anche con un’azione di persuasione, compiuta a macchia di leopardo e a titolo personale, con l’elettorato di centro sinistra. E l’andamento dei flussi elettorali l’hanno confermato. Il primario si è imposto domenica e lunedì nelle sezioni del centro urbano e di Vindicio (scuola elementare Via Rubino, scuola media Dante Alighieri, scuola elementare De Amicis nel rione di Mola) e nel quartiere di San Giulio e Sam Pietro e i risultati gli hanno permesso si spiccare il volo. Ma è stato un effetto durato poco meno di un’ora.

Lo score di Maranola, Penitro e parzialmente quello di Penitro ha evidenziato come ci sia stata nell’entourage di La Mura una forma di rilassamento e Taddeo ha reso pan per focaccia. E a nulla sono serviti i parziali, positivi, colti in altre due frazioni di Formia. Nella più piccola, Castellonorato, il medico dirigente ha vinto con 200 voti contro i 169 di Taddeo. Più a valle, nella numero 28 di Penitro, si è imposto con uno scarto di 30 voti, 387 contro 357.

Taddeo ha incassato il successo elettorale ma intelligentemente e con molta cautela ha capito che l’affermazione deve essere ratificata dalla commissione elettorale centrale convocata per le ore 15.30 di oggi (martedì) pomeriggio. La convalida si preannuncia lunga e laboriosa per via delle 38 preferenze di scarto in una città di quasi 40mila abitanti. Un’inerzia che impone non poche ragioni di riflessione. “La commissione tanto può ultimare il suo lavoro in poche ore – ha previsto il segretario generale uscente del comune di Formia Alessandro Izzi – quanto in alcuni giorni”

La Mura da una parte in diretta televisiva si è complimentato con il neo sindaco di Formia – “non lo chiamo perché utilizzo questo mezzo per fargli gli auguri, di cui ha bisogno, di buon lavoro!” – dall’altra ha chiesto ai suoi più stretti collaboratori di capire quali numeri vidimerà la commissione elettorale. Solo all’esito con la sua coalizione deciderà se percorrere o meno l’opzione di impugnare al Tar l’esito del voto amministrativo formiano, l’ottavo che, dal 1993,è stato deciso al ballottaggio.

Lo farà partendo dalle schede nulle (530), bianche (135) e contestate (4). In 12 sezioni su 30 le schede annullate (302) hanno rappresentato il 3% dei voti totali espressi. Nello specifico in sei sezioni su 14 del centro urbano la percentuale di schede nulle è stata pari o superiore al 6%. In due seggi su tre nella realtà di Gianola i voti nulli sono stati pari o superiori al 4%. In quattro delle sei sezioni ubicati nei quartieri di S. Giulio e Pietro ha annullato la preferenza quasi il 5% dei votanti. Tanti rispetto ai seggi delle frazioni di Maranola, Trivio, Castellonorato e Penitro in cui il fenomeno è stato insignificante sul piano numerico.

Un’altra curiosità: nel centro (7,2%), a Gianola (5,1%) ed a S.Giulio-Pietro (5,7%) un’altissima percentuale di elettori ha votato scheda bianca o ha annullato la preferenza. Le sezioni che hanno registrato il maggior numero di voti nulli sono state le numero 1, 7 e 23 (via Rubino), 20 (scuola media Mattej), 25 (scuola elementare De Amicis) e scuola media Dante Alighieri (26). Sono stati elettori del Pd o del campo progressista capitanato da Luca Magliozzi che, insieme al debuttante Alessandro Carta, deve rappresentare il centro sinistra formiano tra due blocchi molto agguerriti?

Un fatto è certo. La Mura ha sfiorato la clamorosa rimonta, rispetto al primo turno, orfano dell’apporto elettorale del Partito Democratico e del campo largo e progressista – i genitori farmacista del candidato sindaco Dem Luca Magliozzi passeggiavano in piazza Vittoria quando Taddeo veniva definito il “nostro numero 10” dagli avvocati Pasquale Cardillo Cupo e Giovanni Valerio, rispettivamente capolista e coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia – e del movimento civico dell’ex sindaco Paola Villa, protagonisti della decisione di mantenere liberi i rispettivi elettorati.

L’affermazione di Taddeo ha un marchio di fabbrica, quello del Senatore e coordinatore regionale di Forza Italia Claudio Fazzone. E’ stato lui il vero vincitore morale delle elezioni amministrative 2021 svolte in 12 comuni della provincia di Latina. Ha conquistando per la prima volta dopo quasi 30 anni il comune di Formia, ha contribuito alle affermazioni elettorali di Giovanni Agresti a Itri, Angelo Felice Pompeo a Castelforte e ad eleggere quei consiglieri comunale che teoricamente servono al rieletto sindaco di Latina Damiano Coletta per governare altri cinque anni il comune capuologo pur non disponendo di una maggioranza politica nel rinnovato consiglio comunale a trazione centrodestra.

Taddeo intanto ha chiesto soltanto un giorno di black out per riposare. La Giunta? Può e deve attendere secondo il nuovo sindaco di Formia Ma cominciano a serpeggiare i primi nomi, alcuni riguardano le rappresentanze di Fratelli d’Italia. Il portavoce Giovanni Valerio è accredito per entrare in Giunta come vice sindaco mentre in poule per guidare il presidente del consiglio comunale è il capolista e più votato di Fdi, l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo.

Fabio Papa, ex consigliere comunale nella maggioranza del sindaco Paola Villa di cui è stato presidente della commissione Lavori Pubblici, rappresenterebbe nel nuovo esecutivo la lista “Periferie al centro” che ha eletto il solo Marco Bianchini (un altro reduce della coalizione civica che ha guidato il Comune dal giugno 2018 allo scorso dicembre) . Una delle colonne della maggioranza taddeiana, “Taddeo per Formia” , manderebbe in Giunta invece un bravo avvocato, originario anch’egli di Santi Cosma e Damiano come Taddeo, come Luigi Rossi. Se venissero confermate queste anticipazioni, Rossi da quarto dei più votati, si dimetterebbe per permettere la surroga della prima dei non eletti. E’ Chiara Avallone, cognata dell’avvocato Luca Scipione, storico legale dell’ex sindaco Sandro Bartolomeo che, più volte pronosticato per beneficiare di una candidatura a Sindaco, ha compiuto altre scelte.