Formia / Elezioni2021: l’analisi del voto amministrativo, le prospettive del ballottaggio

Formia Politica

FORMIA – Da un lato campeggia la consapevolezza che chi ben comincia è a metà dell’opera, dall’altra la convinzione che la partita debba essere rigiocata con un risultato diverso da quello scaturito dalle urne del primo turno. Semplicemente uno 0 a 0. Gianluca Taddeo e Amato La Mura con questo quadro psicologico hanno ripreso le loro fatiche all’indomani della conclusione del primo turno delle elezioni amministrative di Formia che li ha visti – guadagnare – secondo previsione – il “pass” per disputare il 17 ed il 18 ottobre il ballottaggio.

Il candidato di Forza Italia, di Fratelli d’Italia e di quattro liste civiche ha manifestato la sua soddisfazione per il 36,62% dei voti (pari a 7507) con cui si appresta ora a disputare un “over time” per il quale fondamentalmente il suo stato uno stato d’animo pare tranquillo. Il “mister preferenze” della politica formiana, in effetti, avrebbe voluto chiudere la partita già lunedì sera per evitare di incorrere nelle forche caudine del ballottaggio dove prevarrà la logica del “tutti contro uno”.O almeno.

Taddeo l’aveva dichiarato in tutte le salse che sarebbe diventato sindaco di Formia al primo tentativo e questo pensiero era stato veicolato a più riprese sui social dal capolista di Fratelli d’Italia Pasquale Cardillo Cupo. E invece i numeri hanno detto il contrario: Forza Italia e Fratelli d’Italia rispettivamente con i 1990 e 1535 voti di lista, pari al 10,08% e 7,77% hanno dimostrato di avere, tutto sommato, un leggero fiato corto sul piano elettorale. In quest’ottica Taddeo, lungimirante, aveva pensato bene di creare la lista del sindaco in cui ci fosse un mix di politica e di civismo. E questa considerazione gli ha dato ragione.

“Taddeo per Formia”, capace di raccogliere 2692 voti pari al 13,63%, ha permesso alla coalizione del funzionario del dipartimento di prevenzione dell’Asl di prendere il largo sul piano elettorale con influenti innesti di forze elettorali provenienti dal suo partito, Forza Italia, e soprattutto dal mondo delle professioni e dell’imprenditoria che in un altro contesto storico si sarebbero posizionate altrove, ma sempre nel centro destra. La vera forza elettorale di Taddeo è stata tutta qui. Le rimanenti civiche “Formia periferie al centro” (712 preferenze, 3,61%), Formia Vinci (528, 2,67%) e Anima Popolare (230, 1,16%) sono risultate, invece, altri tre ingredienti di una ‘ricetta’ che per essere servita ha bisogno ancora di altro.

Se l’info point di via Vitruvio di Taddeo lunedì sera aveva le luci accese ma era desolatamente vuoto, Amato La Mura il suo quartier generale in piazza Mattej l’ha riempito lanciando quasi un monito al suo unico competitor: “Non ci nascondiamo, siamo tutti qui – ha detto – per ripartire e garantire alla città una guida esclusivamente formiana”.

Il primario infettivologo ha fatto outing quando ha dichiarato “Sì, attendevo qualcosa in più” rispetto ai 5627 voti ottenuti, pari al 27,45%. Per molti lo scarto di 1880 preferenze rispetto al dato di Taddeo potrebbe cominciare ad essere un livello di attenzione in considerazione dell’andamento elettorale delle quattro formazioni (Taddeo ne ha sei) che compongono la sua coalizione.

Se la civica “Formiamo il futuro” del dirigente Asl ha confermato le previsioni della vigilia con 1372 voti (pari al 6,95%), è stato di gran lunga inferiore alle aspettative, invece, il comportamento della componente del partito Democratico presente (attraverso la lista “Guardare oltre”) nella coalizione dei trasversali: 887 voti, pari al 4,49%, non è stato considerato affatto il risultato sperato nel primo turno elettorale in cui la lista ufficiale del Pd con il suo 9,45% (il doppio dei consensi dei Dem sostenitori di La Mura) ha fatto decisamente le fortune elettorali della vera ed unica sorpresa del turno amministrativo di Formia, Luca Magliozzi

Al di sotto del rendimento “minimo” è andata anche “Resurgo” che nella coalizione di La Mura surrogava l’Unione di Centro in questo appuntamento elettorale: 869 voti (4,40%) costringono la formazione dell’ingegner Erasmo Picano a vestire i panni di Cenerentola in una coalizione che si è fregiata, alla distanza, di un primato politicamente importante.

“Prima Formia” non era altro che il contenitore della Lega che nel disastroso quadro provinciale a Formia è diventato la principale forza politica con 2856 voti, pari al 14,46%, 164 in più rispetto al principale azionista dell’aggregazione taddeiana. Non male.

Ma cos’altro è mancato nella coalizione dei trasversali di La Mura? Senz’altro l’apporto elettorale di “Ripartiamo con voi” dell’imprenditore della sanità privata Maurizio Costa. Se un impegno c’è stato a favore dell’infettivologo ha avuto alla fine un carattere a macchia di leopardo ma senza un imprinting chiaro e tondo.

In una dichiarazione rilasciata nel corso della maratona giornalistica elettorale  La Mura ha deciso di inaugurare la sua “certa rincorsa” annunciando che parlerà “con tutti”. Il primo con cui lo farà sarà Luca Magliozzi che, vinto il braccio di ferro con il più volte sindaco di Formia Sandro Bartolomeo per disporre del simbolo del Pd, è risultato il vincitore morale delle elezioni formiane.

Lo dimostrano i 3437 voti personali (pari al 16,77%) che nel corso dello spoglio lunedì pomeriggio gli hanno permesso di “agguantare” quasi La Mura. Il Pd è tornato ai livelli di Bartolomeo di qualche anno fa, Demos non è andato oltre l’1,91% mentre più a sinistra il contenitore “Forum Futura uniti a sinistra” con 714 voti pari al 3,62% avrà garantito una rappresentanza in consiglio a prescindere dall’esito del secondo turno.

La Mura intanto ha inaugurato una linea di credito con Magliozzi (“devo fare i complimenti a Luca perché è stato semplicemente bravo”) dichiarando la propria disponibilità a trovare “senz’altro più di qualche convergenza programmatica”. L’esponente Dem intorno a mezzanotte riuniva la sua coalizione annunciando quella che sarà la sua linea di condotta. Nessun apparentamento …”intanto godiamoci questo momento di cui aveva bisogna il fronte progressista in questa città per essere un giorno protagonista e forza di governo”.

Stesso clichè anche da parte del sindaco uscente di Formia Paola Villa che torna in consiglio naturalmente dai banchi dell’opposizione…qualsiasi sarà il risultato finale del ballottaggio. Con i suoi 2131 voti (pari al 10,39%) la professoressa di scienze naturali ha già mandato un segnale ai protagonisti del secondo turno. Non tiratemi per la gonna – ha detto – perché non faccio accordi con nessuno.

Gianfranco Conte tra i cinque candidati a sindaco è stato il primo a raggiungere la sua abitazione in sella al suo scooter. I suoi 1799 voti (8,78%) potrebbero fare gola a La Mura così come a Taddeo ma sarà molto probabile che un’intesa possa raggiungerla, sul piano squisitamente programmatico, con il primo piuttosto che con il secondo. Il motivo? Semplicemente perché appartenente ad un partito, un tempo il suo, Forza Italia , che ha detto di no, a più riprese, ad una sua candidatura a sindaco in rappresentanza di un centro destra unito.

Un’annotazione statistica infine che, relativa al voto disgiunto, ha condizionato pesantemente lo score del cinque volte parlamentare di Forza Italia. 828 cittadini hanno votato i candidati al consiglio delle tre liste di Conte scegliendo invece un altro aspirante primo cittadino. In questa classifica ha primeggiato Taddeo con 1062 voti a suo favore, Magliozzi con 805, Villa con 617 e, ultimo, La Mura con soli 189 preferenze in suo favore; il medico dovrebbee partire da questo numero per centrare l’obiettivo rimonta.