Formia/ Il Fronte della Gioventù Comunista chiede il ritiro del ddl scuola

Formia Scuola

FORMIA – Questa mattina, in occasione del voto alla Camera del ddl scuola, gli studenti del Liceo Classico “V. Pollione” di Formia sono stati accolti dai volantini del Fronte della Gioventù Comunista. “Contro la scuola di classe, nessun emendamento: RITIRO IMMEDIATO DEL DDL” è la frase scritta sullo striscione esposto dagli studenti.

“La riforma di Renzi chiude un ciclo durato vent’anni, in cui con il ritmo di una riforma a governo si è mirato a smantellare la scuola statale e consegnarla di fatto nelle mani delle imprese” – ha affermato Alessandra Quintigliano, studentessa del Liceo Pollione e militante del FGC. “Nessuna illusione dinanzi alle aperture di facciata del governo. Nessun emendamento ha modificato e potrà modificare l’impianto complessivo della riforma: restano i pieni poteri al Dirigente Scolastico, le imprese private che finanzieranno le scuole pubbliche al posto dello Stato, un’alternanza scuola-lavoro che sostituisce la formazione tecnica e professionale con un contratto di apprendistato, asservendo la didattica alle singole imprese che ne ricaveranno unilateralmente vantaggio, mentre agli studenti resteranno competenze parcellizzate capaci di assicurare soltanto un futuro da precari”.

“Per queste ragioni chiediamo il ritiro immediato del DDL. – conclude Alessandra – Oggi serve investire sul diritto allo studio, per permettere a tutti di accedere all’istruzione senza ostacoli economici; serve urgentemente un piano di interventi sull’edilizia scolastica di almeno 10 miliardi: temi quasi del tutto assenti dalla riforma di Renzi. La “buona scuola” è buona solo per Confindustria”.