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Sud Pontino / Guardia Costiera: tre imbarcazioni messe in salvo, ma anche sanzioni e bollini blu

SUD PONTINO  –  Venerdì pomeriggio è rimasta in panne a largo di Punta dello Stedandardo mentre era in viaggio verso Ponza un’imbarcazione con a bordo ben cinque persone; i militari della Guardia Costiera li hanno assistiti fino al rientro presso la base nautica “Flavio Gioia”; mentre sabato, a San Felice Circeo, è stata soccorsa un’altra imbarcazione con tre persone a bordo che imbarcava acqua, mentre presso Cala Feola a Ponza, un gommone con sei persone a bordo ha richiesto aiuto perchè tutti colti da mal di mare, tra cui un traumatizzato lieve. 

Il traffico via mare è stato, comunque, oggetto di numerosi controlli, in particolare per quelli in transito verso le Isole di Ponza e Ventotene, lungo i litorali del Sud Lazio e all’ormeggio nella rada di Gaeta, con il rilascio del “bollino blu” ai diportisti trovati in regola con le dotazioni di sicurezza e le certificazioni di bordo.

Sono continuate, inoltre, le mirate missioni di monitoraggio ambientale e di prevenzione dagli inquinamenti, anche tramite campionamenti in collaborazione con il personale tecnico di ARPA Lazio, nelle zone di mare in cui sono state segnalate schiume o acque di colorazione anomala.

Sul fronte della tutela delle aree demaniali marittime, sono state riscontrate alcune irregolarità, per un ammontare complessivo di oltre 1700 euro di sanzioni; si segnalano, in particolare, la mancanza dei previsti servizi igienici per disabili presso una spiaggia libera attrezzata di S.Agostino (Gaeta) e la sosta “selvaggia” di un natante nella fascia riservata alla balneazione in località Fontania (Gaeta), comportamento, quest’ultimo, che oltre ad impedire il regolare svolgimento delle attività balneari, aveva suscitato preoccupazione tra i bagnanti presenti.  A Ventotene, infine, due unità navali sono state sanzionate perché sorprese a navigare nelle zone vietate dell’Area Marina Protetta di Ventotene e Santo Stefano.  

Non si fermano neanche i controlli in materia di pesca marittima. L’Ufficio Circondariale marittimo di Terracina, durante il monitoraggio del naviglio adibito alla pesca a strascico professionale, ha concluso i relativi accertamenti e sanzionato con un verbale da 2000 euro un motopesca per aver navigato all’interno dell’area marina soggetta a misure di restrizione dell’attività di pesca (GSA10), ad una velocità inferiore a quella consentita e quindi compatibile con una battuta di pesca, come previsto dal Decreto Direttoriale del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

 

 

 

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