Formia / “Uccelli”, torna il teatro della compagnia “Imprevisti e probabilità”

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FORMIA – Torna il teatro in città con la compagnia “Imprevisti e probabilità”, associazione culturale “Il Berretto a Sonagli” che porterà in scena “Uccelli”, la commedia classica di Aristofane. L’ appuntamento è per giovedì 15 luglio alle 21 presso la zona palco del Villaggio Don Bosco, Via Appia lato Napoli 80, a Formia. In scena ci saranno Antonella Fusco – Caterina; Gio Lungo – Arianna; Gabriella Napolitano – Oca Guardia; Pierluigi Cova – Re Upupa; Valentina Fantasia – Uccello poetessa; Simona Mazza – Uccello ingegnere, Iris; Antonio Antetomaso – Uccello imprenditore,Triballo; Giovanni Tolone – Uccello, poeta, Nettuno; Giuseppe Pensiero – Capo coro, Prometeo, Ercole; Massimo Palmaccio – Uccello; Ludovico Manna – Presentatrice TV. 

“Chi di noi non ha sognato – spiega la sinossi dello spettacolo a cura della compagnia teatrale – almeno una volta nella vita, di lasciarsi tutto alle spalle, famiglia, lavoro, bollette da pagare, e di fuggire in un paradiso terreste dove sentirsi completamente libero? Arianna e Caterina, le protagoniste de Gli Uccelli non solo lo sognano, ma lo fanno. Buttano all’aria documenti e scartoffie, e corrono, corrono, corrono….. fino a raggiungere il mondo degli uccelli così blu, aperto, leggero e arioso. Così inizia Gli Uccelli, riscrittura in chiave moderna di Raffaele Furno della commedia greca di Aristofane. Si sa che gli uccelli volano liberi senza bisogno di passaporto, costruiscono i propri nidi senza dover chiedere permessi edilizi, mangiano quello che trovano senza preoccuparsi di stare a dieta. Insomma, sembrerebbe il mondo perfetto. E lo è…….. per gli uccelli”.

Ma gli esseri umani – prosegue la sinossi – conoscono solo il proprio modo di comportarsi, fatto di denaro, potere e arroganza. Ben presto, le due donne convincono il Re degli uccelli, Upupa, che possono diventare potentissimi e sfidare persino gli Dei. Trasformano lo splendido cielo blu degli uccelli in una città fatta di muri, case, strade, fabbriche e, pian piano, gli tarpano le ali e la libertà. Altri esseri umani, avidi e corrotti, si presentano alla porta della città degli uccelli per vendere i propri prodotti e fare affari con le nuove padrone: le cicogne sostituiranno Amazon nelle spedizioni veloci internazionali, mentre i piccoli becchi dei passerotti sono perfetti per cucire i vestiti di Zara e di H&M. Ognuno ha la sua idea su come sfruttare, e far fruttare, l’operosità di quegli indifesi pennuti. Alla fine, gli Dei dell’Olimpo assieme a quelli dell’Estremo Oriente intervengono per ristabilire l’ordine naturale delle cose, e condannano gli esseri umani che hanno osato corrompere la naturale libertà degli uccelli. Le due donne sono costrette a tornare sulla terra, tra i propri simili. Scriveranno un libro sulla loro esperienza celestiale. Andranno ospiti nei vari talk show che fanno audience col sensazionalismo. Ma gli uccelli non dimenticano né perdonano e sapranno come vendicarsi di chi li aveva ridotti in schiavitù”.

“Gli Uccelli  – spiegano infine – racconta del rapporto tra uomo e natura, tra desiderio e potere. È una commedia ecologista dai toni surreali, assurdi, esagerati, divertenti e sopra le righe. La versione di Imprevisti e Probabilità, adattata per i partecipanti al Laboratorio del Respiro dei Sogni, affiancati da alcuni attori e attrici della Compagnia, è una fantasmagoria brillante, colorata, tutto ritmo e scintillii. Una versione POP della commedia classica grazie ai costumi e alle scene arcobaleno, alle battute che fanno volutamente riferimento a fatti e persone noti a tutti, inclusi alcuni famosi volti televisivi, e a personaggi sgangherati e saltellanti: il prete calabro, l’industriale texano e l’ingegnere romano che fanno da contraltare al Re degli Uccelli mezzo inebetito, all’Oca guardia che si distrae facilmente e a tanti uccelletti zompettanti, ma facili ad adirarsi e a beccare”.

Le musiche sono di Isabella Sandrini, i constumi di Anna Andreozzi e Ludovico Manna, mentre le scenografie e gli oggetti di scena sono ad opera di Giuseppe Pensiero, Ludovico Manna e Luigi Odone.  Ingresso su prenotazione al 338-243 9361. Biglietto unico 10€, gratis per i minori di 12 anni.