Concorsopoli Asl Latina, attesa per gli interrogatori di garanzia di Moscardelli e Rainone

Cronaca Latina

LATINA – Manca solo l’ufficialità ma dovrebbero iniziare l’8 luglio gli interrogatori di garanzia davanti il Gip del Tribunale di Cassino Giuseppe Cario nei confronti dell’ormai ex segretario provinciale del Partito Democratico Claudio Moscardelli e dell’ex responsabile dell’ufficio reclutamento dell’Asl di Latina Claudio Rainone, ai domiciliari da giovedì mattina nell’ambito del nuovo filone dei concorsi pilotati promossi dall’Asl sanità pontina.

I legali dei due indagati, gli avvocati Renato Archidiacono e Leone Zeppieri hanno cominciato ad esaminare le 96 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare che, sollecitata dal sostituto procuratore Valerio De Luca, era stata emessa dal Gip Cario con le accuse di aver corruzione e rivelazione di segreto d’ufficio relativamente ad “patto corruttivo” in base al quale Rainone si era impegnato a fornire a due candidati vicinissimi al segretario pontino del Pd le domande a cui avrebbero dovuto rispondere nella prova orale del concorso per l’assegnazione di 23 posti di collaboratore amministrativo a disposizione delle Asl di Latina, Frosinone, Viterbo e Roma 3. Per gli inquirenti hanno saputo in anticipo i quesiti cui avrebbero dovuto rispondere l’ex presidente del consiglio comunale del Pd di Minturno Giuseppe Tomao e Matteo Di Domenico, figlia di Pina Rosato, presidente del consiglio comunale di Gaeta per i quali Moscardelli attraverso un’infinità di messaggi chiedeva a Rainone di aiutarli a superare la prova.

Per aiutarli Moscardelli si sarebbe impegnato alla Regione Lazio perché l’Asl conferisse a Rainone, che peraltro nemmeno conosceva i nomi dei due candidati vicini al segretario provinciale Dem, l’incarico di direttore amministrativo della stessa azienda sanitaria pontina. Dalle carte del Gip Cairo emerge che fu lo stesso segretario del Pd con il proprio cellulare a inviare a Rainone i numeri di Tomao e di Di Domenico, cosa che avvenne la sera della prova orale per definire le domande che poi avrebbero ricevuto. Il lavoro investigativo di Polizia e Finanza in effetti era iniziato nel maggio 2019 quando il segretario provinciale del Pd, ormai ex, scrisse un whatsapp al responsabile dell’ufficio recluta-mento dell’Asl: “Un’informazione: sono previsti concorsi per amministrativi (diplomati) in Asl Lt?” La risposta di Rainone fu affermativa ma Moscardelli aveva fretta: “Quanto ci vorrà?” e la replica di Rainone fu rassicurante “Non molto”. Il Senatore Moscardelli il 28 maggio 2019 inviò a Rainone il bando di selezione pubblicato dall’Asl Roma 3 ma l’interesse per ben altro: “Ma il nostro si farà?”

Le conclusioni cui giunge il Gip Cario sono gravi: Moscardelli è sicuramente ”nelle condizioni di inquinare le acquisizioni probatorie, contattando e concordando versioni di comodo con altri soggetti che possa aver favorito nel medesimo con-corso da 23 posti ma soprattutto in quello successivo”. Il Gip ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare perchè sussiste anche il pericolo di reiterazione del reato…”alla luce del fatto che il ruolo di esponente politico di primo piano in ambito regionale è stata occasione per Moscardelli di farsi intermediario con modalità illecite raccogliendo numerose istanze da vari soggetti interessati e di accontentarle con modalità clientelari e corruttive; modalità che non appare inverosimile siano state replicate in altri dei numerosi contesti di dirigenza sanitaria attraversati dall’attività politica di Moscardelli”.