Formia / La sala degli spedizionieri della Dogana dedicata a Massimo Sansivero

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FORMIA – Era marzo quando la morte improvvisamente ha strappato all’affetto dei suoi cari il formiano Massimo Sansivero: a distanza di qualche mese il presidente dell’associazione degli Spedizionieri Doganali di Civitavecchia, Giovanni La Rosa, con il placet di tutti gli spedizionieri e funzionari della Dogana, ha deciso di intitolare a lui la “stanza degli spedizionieri”, lì dove lavorava da anni.

L’affissione della targa è avvenuta nella mattinata di lunedì 28 giugno, alla presenza tra gli altri della sorella di Massimo, l’ex-consigliera comunale del gruppo “Un’altra città” Manuela Sansivero; una cerimonia intima durante la quale è stato affisso il riconoscimento con inciso il nome di Massimo e la frase che più di tante pronunciava “male non fare, paura non avere”.

In un’atmosfera solenne tanto quanto goliardica, in sintonia con quella che molti conoscevano come la personalità di Massimo, si sono rincorsi ricordi commoventi e ilari, aneddoti sulla vivacità e socialità del suo carattere e il la sua professionalità, caratterizzata da preparazione e rigore. 

Il rigore, l’immensa preparazione, il rispetto delle regole. Una sorta di dualismo ma senza conflitto in essere. La sua serenità è arrivata anche durante la cerimonia mentre scendeva qualche lacrima” , questo era Massimo Sansivero nelle parole della sorella Manuela, la quale aggiunge: “mi hanno mostrato di Massimo tante cose: scritte personali in rima, nomi completamente modificati e trascritti, freccette costruite con materiale di riciclo presenti all’occorrenza e ben custodite nell’armadietto”, insomma tutti elementi che raccontano un lavoratore sempre disposto al buon umore.

E’ ancora la sorella a raccontarci dei tanti attestati di stima che si stanno palesando dal giorno della sua dipartita: sulla sua sepoltura al cimitero di Formia non mancano mai fiori freschi e colorati, qualcuno le ha parlato di un libro sul suo conto, altri hanno preparato una piccola targa che vorrebbero mettere in piazza della Vittoria, a Formia. Nella sua città natale, d’altro canto, anche nei giorni della sua morte gli amici avevano incaricato l’affissione di un manifesto che recitava: “Ciao tipo raffinato. I tuoi amici”.

“La sua essenza ovunque sia stato e adesso sia” – conclude la sorella Manuela.