Sperlonga / Elezioni, si candida a sindaco il dottor Vincenzo Viola

Politica Sperlonga

SPERLONGA – Una delle eccellenze della sanità pubblica pontina per provare a battere per la prima volta nella sua attività politica Armando Cusani. E per farlo il centro destra si è ricompattato per mettere elettoralmente all’angolo – quantunque possa apparire paradossale – una delle sue migliori espressioni amministrative che ha concepito dal 1994 in poi.

Al momento è un record. Ma per candidare al comune di Sperlonga alla carica di sindaco Vincenzo Viola, 57 anni, direttore facente funzione del reparto di chirurgia generale e d’urgenza dell’ospedale Dono Svizzero” di Formia, il centro destra ha centrato un’incredibile unità che negli altri centri della provincia pontina interessati dal voto amministrativo insegue disperatamente. Per convincere “Bisturi d’oro” a Forza Italia, Fratelli e alla Lega è bastato poco. Hanno chiesto ed ottenuto l’adesione di un apprezzato medico che, dopo laurea e la specializzazione a Parma, ha guidato per 15 anni il reparto di chirurgia dell’ospedale di Fondi e per uno quello del “Fiorini” di Terracina.

Ma chi è il principale oustider di Cusani alle amministrative di ottobre? E’ di Formia (“papà, che non c’è più, era di Rio Fresco Scacciagalline, mamma veniva da Santo Janni”), il candidato a sindaco è sperlongano d’azione dove vive da due anni . Incarna un centro destra (e non solo) che vuole essere competitivo anche senza Armando Cusani per diventare una “valida e seria alternativa all’attuale compagine amministrativa”. Forza Italia, la Lega e Fdi da soli – e l’hanno capito subito – non erano autosufficienti e hanno chiesto il coinvolgimento di alcune realtà civiche. Una di queste è stato il movimento civico “Partecipazione attiva” coordinato dall’ex candidato a sindaco ed capogruppo di minoranza Nicola Reale.

Sono state subito archiviate le potenziali candidature di Sara Kelany (responsabile del coordinamento enti locali della segreteria regionale di Fratelli d’Italia) e di Joseph Maric (Forza Italia) per realizzare “un progetto autenticamente civico e unitario”. Il centroi destra ha deciso di consolidarsi centrando l’adesione della Lega di Antonio D’Arcangelo.

La coalizione del dottor Viola non nasce però per caso. E’ stato esperito un tentativo iniziale per dar vita ad una listone coinvolgendo l’attuale minoranza di Sperlonga Cambia.Ma il suo leader, Marco Toscano, sconfitto alle amministrative del 2016, ha detto di no a più riprese. La conclusione è stata inevitabile: “Abbiamo preso atto che qualcuno non ha creduto sino in fondo nell’opportunità e nell’importanza di costruire un percorso che andasse al di là dei personalismi e delle aree di riferimento politico. Al contrario è emersa la convinzione di voler unire tutte le diverse forze politiche e civiche sperlongane per condividere, attraverso il confronto ed il dialogo, un percorso finalizzato al cambiamento di cui ha bisogno Sperlonga”.

Forza Italia, la Lega e Fdi hanno dovuto far fronte alla legittima – da parte sua – irriducibilità di Toscano a non cedere allo scontro riproponendo di fatto la sua ricandidatura a sindaco, pare con la benedizione o soddisfazione politica di Armando Cusani
Il lavorio diplomatico è stato lungo ed estenuante per ricomporre il quadro politico anti Cusani. Ad esperirli è stata Sara Kelany dopo che lei stessa avesse proposto di dar vita ad un ticket con Toscano perché, in caso di vittoria, fossero rispettivamente sindaco e vice sindaco del borgo saraceno.

Se questa proposta rigettata, ha avuto lo stesso trattamento la seconda : prevedeva la candidatura a sindaco del consigliere più eletto tra le fila di Sperlonga Cambia, il farmacista Alessandro Zori. E’ stata stralciata perché Zori avrebbe un demerito …essere il nipote di Nicola Reale.
Ma il primo tentativo tentativo per raggiungere un accordo con il capogruppo di Sperlonga Cambia aveva riguardato anche la moglie del chirurgo ora candidato a sindaco: Elena Battista, in passato candidata al consiglio. Anche questa forma di compromesso è stata definita “irricevibile”.

Da qui la decisione di puntare dritto e senza remore sul nome del dirigente chirurgo dell’Asl. Ha detto ora di sì’ a guidare “un laboratorio di idee con persone che condividano una visione comune, siano predisposte al confronto e che vadano oltre gli steccati di partito. Sperlonga deve invertire la rotta; registriamo la necessità di un cambio di passo che riporti gli sperlongani e tutte le categorie produttive al centro dell’attività amministrativa”

Se il centro destra ha manifestato buon senso e responsabilità a trovare un’unità al proprio intento ma anche ad ampliare il suo perimetro alla società civile, il dottor Viola ha avuto l’investitura a diventare l’ideale portabandiera: “Persona stimata, preparata e nota a tutti, è il candidato Sindaco – osservano Joseph Maric, Sara Kelany e Antonio D’Arcangelo – di una nuova coalizione, aperta alla partecipazione di chi vuole impegnarsi realmente per il bene di Sperlonga e dare un importante segno di discontinuità rispetto ad un modo “centralizzato” di amministrare la città che ha logorato tutti e annichilito ogni forma di espressione propositiva nell’interesse degli stessi sperlongani”
Il dirigente chirurgo dell’ospedale Di Formia, davanti a queste sirene assordanti, ha dovuto alzare bandiera bianca in segno di resa: “Non potevo tirarmi indietro rispetto ad una richiesta che arriva dalla città in cui vivo e a cui sono profondamente legato. Sperlonga ha bisogno di ripartire ed è dovere di ognuno adoperarsi affinché la crisi economica, acuita anche dalla pandemia, non si traduca in un peggioramento delle condizioni di vita e di prospettive per le nuove generazioni. Sento la responsabilità di riportare un’armonia e una serenità sociale che da troppo tempo non è più percepita dalla nostra piccola comunità, dove le diversità e differenze di vedute non possono continuare ad essere elementi discriminati e di tensione. Dobbiamo riscoprire valori come solidarietà, sicurezza, partecipazione e coesione sociale, abbandonando egoismi, personalismi e contrapposizioni sterili”

E ancora: “Oggi Sperlonga è ferma su tutti i settori fondamentali: siamo indietro nelle politiche di promozione del nostro territorio nonostante il grande lavoro svolto dagli operatori economici per un’offerta turistica di qualità; così come non è possibile che la gran parte delle nostre aziende agricole sono ancora in attesa dal Comune dei contributi già stanziati dalla Regione per i danni causati dall’evento calamitoso dell’ottobre del 2018, come insufficienti sono le azioni e i progetti realizzati nel campo socio-sanitario e delle politiche sociali non rispondenti alle reali esigenze dei cittadini. L’imminente approvazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sarà una grande opportunità anche per i piccoli Comuni per intercettare risorse per la digitalizzazione, per la transizione ecologica, per l’agricoltura, per il turismo, per la formazione e l’occupazione soprattutto di giovani e donne”.

Da qui la richiesta di Viola a beneficiare, in caso di elezione a sindaco, di una “nuova squadra alla guida del Comune, una squadra con esperienza ed entusiasmo ma soprattutto pronta ad affrontare i vari e veri problemi dei cittadini. Sperlonga ha bisogno di uscire dall’isolamento relazionale ed istituzionale in cui è stata relegata negli ultimi anni dall’attuale Amministrazione, perdendo qualsiasi contatto regionale, nazionale ed europeo. Non è più pensabile –conclude il candidato a sindaco – avere “un uomo solo al comando”; al contrario al mio fianco avrò persone validissime che vogliono spendersi per il bene comune mettendosi a disposizione della nostra comunità, con capacità e grande autonomia, per amministrare la nostra Sperlonga”.