World Oceans Day: il workshop organizzato per la “Giornata mondiale degli Oceani”

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GAETA – L’8 giugno si celebra la “Giornata Mondiale degli Oceani” e l’appuntamento è alle 10, con il workshop da remoto dedicato al tema. A fare i saluti di casa saranno la Dirigente dell’Istituto Tecnico Nautico “G. Caboto” Gaeta Maria Rosa Valente,  la Presidente Parco Regionale Riviera di Ulisse Carmela Cassetta e Direttore di Distar Unina Domenico Calcaterra. 

Gli interventi che seguiranno saranni tanti e tutti ad opera di professionisti rinomati del settore: Tonia Tommasi, Docente del DISAT Politecnico di Torino
Presentazione del progetto “MicroMar”; Melania Fiore – DISAT Politecnico di Torino, “Dagli scarichi delle lavatrici al mare: come prevenire il rilascio delle microfibre?”; Patrizia Pretto – Associazione AIPU “Primi risultati del progetto MicroMar”; Manuela Rossi Ricercatrice di Mineralogia, DISTAR Università di Napoli Federico II “Il contributo degli studenti federiciani al Progetto MicroMar”.

Ed ancora sarà la volta di: Carlo Donadio, Docente di Geomorfologia, DISTAR Università di Napoli Federico II  “Adattività agli effetti del cambiamento climatico nelle coste di tipo mediterraneo”; Francesco Saveriano con gli alunni dell’ITN “Creazione si un software per il calcolo delle maree”; Barbara Davidde Soprintendente nazionale per il patrimonio culturale subacqueo “Tutela e valorizzazione del patrimonio archeologico subacqueo: alcuni casi di studio”; Adriano Madonna EClab Laboratorio di Endocrinologia Comparata Università di Napoli Federico II – Associazione AIPU “Patagonia- che succede alla fine del mondo?”; Flegra Bentivegna – SPA/RAC “Le tartarughe marine del Mediterraneo” Collegamento con Free-Divers “La situazione dei fondali nel trapanese”; Andrea Biddittu “Il Parco Nazionale Isola di Pantelleria” Moderatore: Luigi Valerio Associazione AIPU (Associazione Progetti Internazionale Unesco).

Proprio l’associazione Internazionale Progettpo Uneso (Aipu) ci tiene a ricordare come la “Giornata mondiale degli oceani” sia l’occasione per denunciare gli effetti prodotti dal cambiamento climatico negli ecosistemi marini e oceanici del mondo. “Siamo impegnati – spiega l’Aipu in una nota – per la protezione di almeno il 30% degli oceani e dei suoli entro il 2030, inoltre vorremmo evitare il declino del 50% delle specie marine”. 

“Tra le conseguenze globali – spiegano ancora – ricordiamo dell’aumento di CO2 in atmosfera c’è infatti un impatto diretto sugli oceani, la porzione ‘blu’ del pianeta che a sua volta svolge un ruolo cruciale nella stessa regolazione del clima. I mari e gli oceani assorbono mille volte più calore dell’atmosfera e hanno trattenuto fino ad oggi il 90% dell’energia in più derivante dall’incremento dei gas serra dovuti all’azione umana. Milioni di persone dipendono direttamente dal mare per il proprio sostentamento, ma il futuro di tutti è legato al suo stato di salute”.