Santi Cosma e Damiano / Ponte Maiano, infrastrutture e agricolatura: il sindaco Taddeo scrive al Presidente Mattarella

Attualità Cronaca Santi Cosma e Damiano

SANTI COSMA E DAMIANO –  “Carissimo Presidente, il sud pontino ed in particolare i due comuni più a sud della provincia di Latina ovvero Santi Cosma e Damiano e Castelforte, in questi ultimi cinque anni sono stati totalmente abbandonati sia dall’Ente Regionale che Provinciale“. Ha deciso di scrivere al Presidente della Repubblica italiana, Sergio Matteralla, il sindaco di Santi Cosma e Damiano Franco Taddeo il quale si è lanciato in questa iniziativa – come rappresentante della sua comunità, ma anche come “cittadino del sud pontino” – considerando un eventuale intervento presidenziale l’unico a poter “porre rimedio” alla situazione.

In apertura della missiva, il sindaco Taddeo pone subito la questione: “l’Ente Provincia di Latina ha totalmente omesso la manutenzione di due importanti arterie stradali provinciali che collegano i due comuni a nord – est verso il frusinate e a sud verso il casertano. Da più di un lustro la strada Provinciale che collega i due comuni pontini con il Comune di Coreno Ausonio, con quello di Cassino e con lo snodo dell’autostrada del Sole è stata chiusa e mai più riaperta. La chiusura fu giustificata dal verificarsi di una piccola frana sulla strada, ma l’assenza di programmazione di ogni manutenzione dell’opera prima e non aver compito quanto necessario per consentire la riapertura della strada in sicurezza è ingiustificabile e non più tollerabile”.

“La medesima assenza di programmi di manutenzione delle infrastrutture stradali  – scrive ancora – ha da ultimo portato alla interruzione anche della via provinciale per Maiano, altra strada di importanza vitale per i cittadini dei due comuni sud pontini ma anche per i confinanti comuni Campani di Sessa Aurunca e Cellole. Il ponte della via provinciale per Maiano, sul fiume Garigliano, è stato chiuso per pericolo di imminente crollo. Si è evitata una tragedia imminente e si è chiusa un’altra arteria stradale. Anche per tale strada, non sono mai stati programmati o effettuati dalla Provincia gli interventi necessari a conservare l’infrastruttura vitale per le comunità coinvolte e così è stato necessario impedire il peggio quando il danno era stato già fatto. Ora però i cittadini dei due comuni , più di 12.000 abitanti, sono completamente isolati, le strutture termali di Castelforte e tutte le altre attività commerciali della zona subiranno ulteriori danni dall’isolamento in un momento già difficile dovuto alla crisi pandemica”.

Il sindaco Taddeo va avanti, dunque, nel descrivere gli enormi disagi che questa situazione legata alla viabilità provoca per la sua comunità: “il trasporto interurbano – scrive –  gli studenti che frequentano l’università di Cassino; i cittadini che si recano quotidianamente nel confinate Comune di Coreno Ausonio o negli altri comuni del frusinate e che imboccano l’autostrada per lavoro o per qualsiasi altra necessità, così come i cittadini che da quelle zone o dal casertano si recano anche quotidianamente nei nostri comuni, per lavoro, per raggiungere la costa o le terme di Castelforte sono costretti a percorsi alternativi più lunghi, più costosi e che bypassano i nostri centri con grave nocumento alle attività commerciali che vedono svanire una fetta importante di clientela”.

Poi prosegue mettendo in evidenza un’altra questione quella relativa alle procedure amministrative avviate nel 2018 dalle Regioni Lazio e Campania per “addivenire alla soppressione del Consorzio Aurunco di Bonifica interregionale, per la parte di territorio ricadente nella Regione Lazio”.  A tale scopo “sono state adottate sia dalla Regione Campania che dalla Regione Lazio una serie di deliberazioni volte a perfezionare l’iter per il trasferimento della gestione dei territori ” e nella stesura della lettera si dilunga nella descrizione di alcuni passaggi:

“In tutte le deliberazioni di G.R. Lazio e Campania si da atto che anche lo stesso Collegio Commissariale del Consorzio Aurunco, il 12/10/2017 , ha inviato una relazione dalla quale emergono, altresì,…”motivi di reale preoccupazione per l’impossibilità da parte del Consorzio, di far fronte, a causa di assoluta mancanza di risorse finanziarie, ai compiti istituzionali, determinando, di fatto, una situazione di pericolo per l’intera comunità che vive nel territorio ricompreso nel perimetro consortile di competenza del Consorzio, tra cui anche alcuni Comuni della provincia di Latina e che il mancato intervento di bonifica e irrigazione sul territorio può arrecare danni all’agricoltura “ (Delibera Giunta Regione Campania n. 68 del 2018 e n. 220 del 2019; Delibere di Giunta Regione Lazio n. 291 del 2018 e n. 577 del 2020).

Visto il pericolo la Regione Lazio con Delibera n. 577 del 6/08/2020, ha anche disposto di destinare l’importo di € 596.480,00 (già previsto nella DGR 291/2018 e non ancora impiegato, alle attività necessarie per sostenere l’avvio degli impianti e delle opere di bonifica e irrigazione che saranno consegnati dal Consorzio Generale di bonifica del Bacino inferiore del Volturno), prioritariamente per la pulizia dei canali e per quanto altro necessario al fine di mettere in sicurezza il territorio” e ….”di impegnare l’ulteriore importo di € 300.000,00…. E quindi “di utilizzare l’importo complessivo di € 896.480,00, prioritariamente per la pulizia dei canali di bonifica e per quanto altro necessario al fine di mettere in sicurezza il territorio e in secondo luogo per finalità irrigue”. 

A tal proposito il sindaco Taddeo riflette: “Ciononostante, a tutto oggi, il procedimento amministrativo volto alla soppressione del Consorzio interregionale e a dare una nuova gestione del territorio non è stato concluso. Nonostante in tutti gli atti amministrativi del procedimento sia rappresentato il pericolo e la necessità di urgenti interventi di bonifica, con la previsione (già dall’anno 2018) di ingenti spese vincolate a ciò, nessun intervento di pulizia dei canali consortili è stato mai realizzato da nessuno dei soggetti coinvolti. Nell’indifferenza totale della Regione Lazio lo scrivente ritiene necessario denunciare anche a Lei Signor Presidente che quanto si sta verificando oltre aver quasi distrutto il settore agricolo nel sud pontino, messo in ginocchio dalla assenza del servizio irriguo che ormai manca da più anni, espone le comunità a grave pericolo di inondazioni, come riconosciuto dalla medesima Regione Lazio. Le infrastrutture idrauliche realizzate per l’irrigazione dei campi mancando ogni tipo di intervento manutentivo, sono ormai non più funzionanti ed il territorio comunale, in data 08/06/2020, è già stato interessato da un grave evento calamitoso dovuto alle abbondanti precipitazioni ma soprattutto al totale degrado ed intasamento dei torrenti e canali che non vengono più puliti”.

E conclude: “Signor Presidente, io farò tutto quanto è in mio potere come Sindaco e come cittadino, per porre rimedio allo stato di abbandono in cui è stato ridotto il nostro territorio, per l’indifferenza di Regione Lazio e Provincia di Latina. Certamente non mi soffermerò ad individuare responsabilità politiche ma chiederò che sia accertato se l’assenza di ogni tipo di programma manutentivo ed il conseguente danneggiamento ed anzi la distruzione delle nostre infrastrutture stradali ed idrauliche – irrigue è imputabile anche a responsabilità di altro tipo. Però Signor Presidente, la imploro, faccia anche lei tutto quanto è nei suoi poteri per incidere sui tempi necessari al ripristino della funzionalità delle infrastrutture. Le nostre comunità sono all’esasperazione, la imploro Signor Presidente dia un segno palese dell’Unità Nazionale che incarna con la sua funzione ed eviti l’obblio per i cittadini del sud pontino”.