Golfo di Gaeta / Oggetti cilindrici in plastica sulle spiagge di Formia e Gaeta, l’esposto di “Un’altra città”

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FORMIA – Oggetti cilindrici in plastica sulle spiagge di Formia e Gaeta: ci sono responsabilità penalmente rilevanti? E’ ciò che chiede di appurare alle Procure della Repubblica di Cassino e Latina, il movimento “Un’altra città” che – nei giorni scorsi –  ha presentato un esposto/denuncia dopo il rinvenimento di un “elevato numero di oggetti cilindrici in plastica verificatosi, per quanto appurato, su un tratto di costa di circa 21 Km, all’interno dei comuni di Formia (spiagge di Gianola-Sant’Janni e Vindicio) e di Gaeta (Gaeta medioevale, spiagge di Serapo e sant’Agostino)”.

La scoperta da parte del gruppo politico locale è avvenuta a seguito di diverse segnalazioni da parte dei cittadini già avvenute nel gennaio 2021; segnalazioni che – racconta “Un’altra città” in una nota –  “riferivano del rinvenimento sulle spiagge del golfo di Gaeta, di questi piccoli cilindri in plastica di color nero, in quantità consistenti, sono state organizzate alcune giornate di ricerca che hanno permesso di raccoglierne cica 4.000 unità.  Questi numeri rappresentano una frazione minima di quelli realmente presenti visto che questi cilindri sono spesso non facilmente identificabili tra ammassi di rifiuti, alghe e legnetti e, sono costantemente rimossi dalle onde o sepolti dal vento sotto la sabbia”.

“La presenza massiva di tali oggetti – racconta ancora la nota di “Un’altra città” –  ci ha portato a ricercarne l’origine costatando che si tratta di supporti utilizzati dalla Veolia Water Technologie per la depurazione delle acque reflue civili.  Sembra più che plausibile, dunque, che si sia verificata una fuoriuscita di questi cilindri da uno o più depuratori presenti in prossimità di corsi d’acqua e non distanti dalla costa del Golfo di Gaeta. Molti cilindretti sono stati, infatti, ritrovati sulla spiaggia di Vindicio a Formia dove si trova la foce del Rio d’Itri-Pontone. Le intense e prolungate piogge di fine anno 2020 potrebbero aver causato la tracimazione dei cilindri da uno dei depuratori e dispersi in mare sarebbero stati riportati a riva dai forti venti di scirocco/libeccio e dalle mareggiate. Tale ipotesi non è supportata da prove documentabili ma dalla certezza delle sorgenti di provenienza dei cilindri cioè dai depuratori, e dall’elevatissimo numero degli stessi ritrovati sulla spiaggia di Vindicio”.

E conclude: “Ad aggravare la situazione è anche la costatazione che il nostro Golfo dal 2010 è stato identificato come Area Sensibile, con vincoli e limiti a tutela delle acque, oltre ad essere presenti aree protette e di elevato valore per la biodiversità quali il Parco Regionale di Gianola e Monte di Scauri e il Parco Regionale di Monte Orlando a Gaeta . La gravità dei fenomeni di inquinamento causati dai rifiuti marini, in particolare quelli in plastica, possono causare gravi danni agli organismi marini a causa dell’ingestione o intrappolamento. Non possiamo dimenticare che recentemente si sono verificati ritrovamenti di tartarughe marine morte sia a Formia che a GaetaTutto ciò ci ha spinto a chiedere alle autorità competenti di appurate le ragioni di questo sversamento in mare, verificare le responsabilità̀ di un eventuale inquinamento all’ambiente e al mare”.