Gaeta / Segnali positivi per il porto commerciale, presidente Musolino parla di “strategie di sviluppo chiare”

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GAETA – Il porto di Gaeta cambia passo. Nei giorni scorsi sulle banchine del “Salvo d’Acquisto” dalla Spagna ha attraccato la nave “Stellar Maestro”, con un carico di 10mila tonnellate di alluminio destinato a impianti di produzione del territorio. Si tratta di un nuovo record per il porto commerciale di Gaeta. L’azione promozionale dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno centro settentrionale, unita a quella della impresa Intergroup che ha fatto arrivare il traffico, vede così raggiungere i primi risultati in virtù dei nuovi spazi e delle nuove infrastrutture dello scalo.

Molto soddisfatto il presidente dell’Adsp del Mar Tirreno Centro Settentrionale Pino Musolino: Stiamo creando – ha dichiarato – le giuste condizioni per una reale crescita dei nostri porti, grazie a imprese con vision e strategie di sviluppo chiare come Intergroup. Il nostro compito istituzionale è quello di creare il giusto contesto perché gli imprenditori possano fare al meglio il loro lavoro, ponendo le basi per lo sviluppo attuale e futuro. Questo è un primo, ottimo risultato che ci rende tutti estremamente orgogliosi”.

La pandemia,intanto, continua a “mordere”ma il porto commerciale di Gaeta,dopo aver “retto” nel corso del 2020, continua ad offrire, a tal riguardo, significavi e promettenti segnali di ripresa e, soprattutto, di definitivo rilancio. La conferma è arrivata dal report dell’ufficio studi dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno centro settentrionale per quanto riguarda l’attività svolta nel primo trimestre 2021 presso il “Salvo D’Acquisto”.

Continua a migliorare l’andamento del vero core business del porto di Gaeta , quello delle rinfuse solide. Abbraccia quell’universo in cui campeggiano i cereali, le derrate alimentari, i mangimi, il carbone, i prodotti metallurgici e chimici, i minerali ferrosi e non, i cementi e i fertilizzanti. Al porto commerciale di Gaeta nei primi tre mesi del 2021 di alcune di queste merci sono arrivate 164 mila tonnellate a fronte delle 95 mila dello stesso periodo del 2020, cioè quando l’emergenza sanitaria, agli inizi, non aveva mostrato ancora i suoi ‘artigli’ nell’attività del porto della città.

Il nuovo anno era iniziato con la movimentazione a gennaio di 43 mila tonnellate di merci solide, un leggero decremento si è verificato a febbraio con 39 tonnellate ma il vero exploit c’è stato nel corso del mese di marzo quando sono sbarcate a Gaeta 81mila tonnellate di questi prodotti. L’aumento, rispetto allo stesso trimestre del 2020, è stato pari al 73% mentre si attesta al 42% per quanto riguarda il periodo gennaio-marzo 2019 quando sulle banchine del “Salvo d’Acquisto” erano arrivate 115 tonnellate di rinfuse solide. Le 164 tonnellate delle merci solide arrivate sinora a Gaeta dal 1 gennaio 2021 di sicuro miglioreranno il dato complesso relativo all’attività di questo comparto nel corso dell’anno in corso. Nonostante l’emergenza sanitaria erano state movimentate al termine del 2020 434 mila tonnellate di queste merci, cinquemila in più rispetto al dato ufficializzato al termine del 2019. Per il presidente dell’ex Autorità portuale del Lazio Pino Musolino i dati del primo trimestre 2021 devono motivare tutti a fare di più e meglio. Se la crisi epidemiologica si farà sentire ancora a lungo, il porto commerciale di Gaeta è pronto, grazie agli importanti investimenti effettuati per il suo rilancio e qualificazione, ad intercettare nuovi traffici, soprattutto quelli che potrebbero essere respinti dagli scali della vicina Campania. “Gaeta ha una peculiarità di cui essere fiera e orgogliosa, la sua vicinanza geografica al distretto dell’automotive dei Cassino e agli hub industriali delle province di Latina e Frosinone di cui non bisogna trascurare l’importanza economica e occupazionale”.