“Giornata mondiale dell’acqua”, la ricorrenza delle Nazioni Unite per riflettere sull’ “oro blu”

Ambiente Attualità Cronaca Lifestyle Magazine

Si celebra oggi –  22 marzo – la Giornata mondiale dell’acqua. Cade in questa data il “World Water Day 2021” istituito dalle Nazioni Unite nel 1992 cogliendo così l’opportunità di fissare una ricorrenza che consenta di sottolineare la preziosità della risorsa  e di conseguenza ricordare tutte le questioni legate al cosiddetto “oro blu”, quali l’accesso all’acqua potabile che ancora non è possibile per alcuni abitanti del pianeta Terra; ma anche le morti legate all’impossibilità del consumo di acqua o a quello di acqua non sicura.

Nel Sud Pontino, il gestore idrico – Acqualatina Spa – ha scelto di celebrarla con una serie di pubblicazioni attraverso i suoi canali social – Linkedin, Facebook, Instagram – a cui darà vita durante tutto il corso della settimana sotto lo slogan “Insieme per la Giornata mondiale dell’acqua” che chiude il video della durata di trentatrè secondi con il quale la società ha inaugurato la campagna social.

“Anbi Lazio” (  Associazione Nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio) rilancia, invece,  l’appello circa l’importanza di mettere in primo piano la difesa di territorio e dell’ambiente.   “Lo abbiamo chiesto a livello nazionale per il tramite del Presidente Francesco Vincenzi e del direttore Massimo Gargano – spiega Sonia Ricci, Presidente di Anbi Lazio –  Lo ribadiamo, con forza, come struttura regionale.  La ricetta è stata formalizzata: occorrono invasi medio-piccoli insieme all’inserimento nel RecoveryPlan del nostro Piano per l’efficientamento della Rete Idraulica. Manutenzione straordinaria che da decenni non si fa più deve essere programmata e garantita”.

“L’andamento pluviometrico – scrivono ancora nella nota – nonostante l’estremizzazione degli eventi atmosferici, vede cadere annualmente sull’Italia 1000 millimetri di pioggia  pari ad un volume complessivo di circa 300 miliardi di metri cubi, oltre la  metà dei quali, però, vengono restituiti in atmosfera attraverso l’evapotraspirazione; si calcola, quindi, che il patrimonio idrico potenzialmente a disposizione sia di circa 110 miliardi di metri cubi, di cui solo 53 miliardi realmente utilizzabili. Di questa ricchezza riusciamo, però, a trattenere solo  5,8 miliardi, cioè circa l’11%. L’obiettivo è quello sottolineato proprio da Gargano: aumentare tale percentuale. Nel Lazio abbiamo oltre 90 progetti, tra esecutivi e definitivi, veniamo dalla positiva esperienza concretizzata per i Por e nei Psr grazie alla Regione Lazio, ma dobbiamo avere risposte ancor più adatte a quelle che sono le nostre esigenze per tentare di rispondere alla problematiche che sono quelle dei nostri territori descritte in quel Patto che vogliamo stringere con Istituzioni e Consorziati tutti. Il Lazio ha bisogno di trovare spazio nel Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza. E’ urgente incrementare sensibilmente le capacità di invaso per sopperire alle esigenze idriche in un quadro condizionato dalla crisi climatica, dove ormai piove in maniera sempre più ‘tropicale’ ( grandi volumi in autunno-inverno, poco in primavera-estate) con ripetuti fenomeni anche alluvionali”.

“Nella Giornata Mondiale dell’Acqua  – aggiunge il direttore di Anbi Lazio, Andrea Renna – è opportuno segnalare con forza che la fondamentale funzione del reticolo idraulico minore, rischia ora di essere pregiudicata dall’applicazione meccanica dei parametri comunitari del  Deflusso Ecologico. Dobbiamo garantire le condizioni di vivibilità dei corsi d’acqua in base alle realtà locali. I corpi idrici vanno rispettati  ma è anche importante  mantenere l’equilibrio delle nostre attività e dell’ambiente.