Formia / Tra i banchi di scuola, davanti alla “panchina”: i giovani e l’intera comunità ricordano Romeo

Attualità Cronaca Formia Gaeta

Tornano lì, ogni mattina, ogni giorno. Se non fisicamente, almeno mentalmente. Tornano a quella panchina – in pieno centro a Formia, dove la morte ha bussato alla vita del 17enne Romeo Bondanese – diventata ormai un simulacro. Sono i suoi amici o giovani coetanei – e non solo – che sembrano aver scelto quell’angolo di mondo per vivere e condividere l’intimità di un dolore così grande che sta facendo boccheggiare un’intera comunità.

Così mentre tutti i “luoghi” che la sofferenza è in grado di generare sono stati occupati, l’opportuno è parso prendere posto accanto a loro. Provare a leggere la loro commozione sommessa, celata dietro occhialoni scuri e sigarette tra mani tremanti, il pianto disperato di chi in ginocchio cedeva alla disperazione dell’incredulità. Provando ad “ascoltarli” ci si rende conto che i pensieri che abitano le loro menti non trovano ordine per venir fuori, differentemente dalle lacrime e i ricordi che di un ordine non hanno bisogno. Sgorgano, prendono forma e vivono.

E forse è per questo che vanno lì. Perchè è quel posto a dare forma al loro stato d’animo; perchè nonostante siano consapevoli dell’ineluttabilità del destino di Romeo, provano a riallacciare da lì l’eternità che intendono dare al loro amico. Lo racconta apertamente qualche bigliettino avvolto dai fiori bianchi: “muore solo chi viene dimenticato e il tuo ricordo sarà per sempre!”.

A pochi chilometri di distanza, contemporaneamente, i suoi compagni di classe, all’ IISS “G. Caboto” di Gaeta insieme al corpo docenti e alla Dirigente scolastica, Maria Rosa Valente, compivano la stessa speranza. “Oggi tutta la comunità del Caboto – ci ha raccontato proprio la Dirigente Valente – si è raccolta in un minuto di silenzio, un minuto simbolico enormemente dilatato perchè non bastano minuti, giorni, mesi e anni per ricordare una vita spezzata. Il primo pensiero è andato alla famiglia, alla quale tutto il Caboto si è stretto con commozione. Emotivamente forte e coinvolgente è stato l’incontro con i compagni di classe: attoniti, le lacrime agli occhi, silenziosi, increduli…il banco pieno di fiori. Questo dolore devastante ci ha portato ancor più a riflettere su come offrire supporto ai giovani”.

Dobbiamo come scuola e come società tutta lavorare ancora di più per parlare con i ragazzi, ascoltarli, guardarli negli occhi per cogliere i loro pensieri, le loro emozioni, le loro preoccupazioni. Come Caboto – spiega ancora la Dirigente della scuola – stiamo pensando di istituire la nostra giornata del ricordo: per non dimenticare il triste e doloroso accadimento, ogni 16 febbraio sarà dedicato ad approfondire i temi del bullismo, del cyberbullismo, del disagio giovanile, del rapporto giovani-adulti. Il sacrificio del nostro caro Romeo si trasformi in monito per i ragazzi: la violenza non ha mai né vincitori né vinti ma tutti sconfitti. Il dialogo, il confronto, il rispetto sono sempre le ‘armi’ adatte in ogni situazione”.

Proprio da Gaeta a Formia – dove alle dieci le attività commerciali si sono fermate per un momento di raccoglimento, in seno al Lutto Cittadino proclamato oggi dal Commissario Prefettizio Dott.essa Silvana Tizzano – si muoveva una delegazione degli Ultras del mondo del calcio gaetano per deporre un omaggio accanto allo striscione degli “omologhi” formiani in onore del piccolo appassionato giocatore Romeo. Per lui, tra tanti fiori, è spuntata anche una maglietta del Formia Calcio.

   

Amici, compagni di scuola, commercianti di quella via Vitruvio – e non solo – che insistono lungo il teatro di questa tragedia, il mondo delle tifoserie sportive, tutti si sono mobilitati in qualche modo, e stasera – alle 20 – sarà la volta del mondo dell’associazionismo che propone – su iniziativa di “Un mondo di piccole cose – Spiringuacchio” una sorta di “veglia funebre” presso il Ponte Tallini. Quello supportato dall’adesione di diverse associazioni del comprensorio sembra assumere su di sé la responsabilità di voler essere una “promessa” che la comunità intende tributare ai suoi giovani.  Nel post che annuncia l’iniziativa sui social si legge, infatti: “Nel rispetto delle prescrizioni, dei divieti importi nelle misure di contenimento del contagio da Covid-19 di cui D.P.C. 14/01/2021 Formia si impegna a vegliare sui giovani, il nostro cuore, il nostro futuro; Formia esprime la sua voce alla lotta contro la violenza, sotto qualsiasi forma”.