Coronavirus, partono i vaccini agli over 80: ecco i punti dove farli in provincia di Latina

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LATINA – Dal prossimo 8 febbraio partono le somministrazioni del vaccino contro il Covid-19 riservato agli over 80 nella provincia di Latina e nel Lazio. Da una settimana prima, vale a dire da lunedì 1 febbraio, parte invece il servizio di prenotazioni online sul sito prenotavaccino-covid.regione.lazio.it.

Sono 5 i punti vaccinali distribuiti all’interno della provincia di Latina, individuati, spiegano dalla Asl, in modo proporzionale alla popolazione e secondo una logica di prossimità:
– Latina, presso l’Ospedale Santa Maria Goretti;
– Aprilia presso la Casa della Salute di via Giustiniano;
– Priverno all’interno della Casa della Salute di Via Madonna delle Grazie;
– Fondi presso l’Ospedale San Giovanni di Dio;
– Formia presso l’Ospedale Dono Svizzero.

Per il vaccino, che è gratuito e per il quale non occorre la prescrizione del medico di famiglia, potranno prenotarsi tutti gli over 80, compresi coloro che compiranno gli anni nel corso del 2021. Dalla Asl ricordano inoltre che prenotando la prima dose viene automaticamente prenotata anche la seconda dose.

“Gli over 80 sono la categoria maggiormente a rischio. Per questo che si è deciso di partire da questi soggetti fragili proprio per fronteggiare al meglio questa terribile pandemia. Il giorno della prenotazione viene stabilito automaticamente la data del richiamo che viene effettuato alla 21esima giornata”, ha dichiarato il dottor Loreto Bevilacqua, responsabile della Campagna Vaccinazioni della Asl di Latina. “Vorrei sottolineare – prosegue Bevilacqua – che dopo la prima vaccinazione il soggetto non può ritenersi immune. E’ importante continuare ad usare tutti i dpi e attuare il distanziamento sociale. Questo vale anche dopo la seconda somministrazione, perché il soggetto può immunizzarsi ma al contempo continuare a trasmettere il virus. Si procederà probabilmente a diminuire i presidi di tutela e di difesa quando sarà vaccinata la maggioranza della popolazione”, ha concluso il dottor Bevilacqua.