Coronavirus, nuova impennata di casi positivi: 42 contagi. Boom ad Aprilia con 13 positività

Cronaca Latina Sanità

LATINA – Nuova impennata del numero dei positivi al Coronavirus in provincia di Latina. Nelle ultime 24 ore si sono state censite dall’Asl 42 nuove infezioni al Covid e farla da padrone è stato ora il comune di Aprilia con 13 nuove positività seguito da quello di Cori con 8, da Latina con 7, da Cisterna con 5, da Sonnino con 3, da Formia con 2 cui si aggiungono gli unici contagi registrati a Sermoneta, Pontinia, Sezze e Terracina. La situazione epidemiologica in provincia resta grave e lo conferma il 41° decesso avvenuto in provincia di Latina dall’inizio della pandemia: si tratta di un paziente di Norma che, causa anche un deteriorato quadro clinico, non è riuscito a superare le conseguenze del Coronavirus. Solo sabato aveva cessato di vivere un’altra persona anziana, un 89enne di Itri i cui funerali in forma strettamente privata si svolti nel pomeriggio di lunedì.

Le autorità sanitarie hanno confermato i drive in permanenti ad Aprilia, in località Campoverde, a Priverno presso la casa della Salute e hanno attivato un terzo, presso l’ospedale “Monsignor Luigi Di Liegro” di Gaeta. A Latina, presso l’ex stabilimento della Rossi sud della Monte Lepini sono ripresi i tamponi rapidi per bambini, studenti, docenti e personale Ata delle classi in quarantena che sono oltre 50 dopo l’ultima chiusura che ha riguardato l’istituto comprensivo “Natale Prampolini”a Borgo Podgora nel capuologo pontino. E per evitare le file e i disagi degli ultimi giorni l’Asl ha definito convocazioni scaglionate per evitare che delle code siamo coinvolti bambini di diversa fasce d’età.

A chiedere lo svolgimento di tamponi pediatrici per la popolazione scolastica del Golfo è stato anche il sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano mentre il collega di Itri Antonio Fargiorgio non ha avuto l’ok dell’Asl per svolgere un drive in – era stato scelte opzionate le aree di Via 8 Marzo e il parcheggio antistante la struttura geodetica “Carabinieri d’Italia” – dopo l’ufficializzazione di una positività di un bambino frequentante la locale scuola dell’infanzia. L’Asl ha detto di no perché i numeri evidenziati dai contatti diretti avuti con il bambino positivo al Covid – 23 tra alunni, maestre e collaboratori scolastici – non giustificano la concretizzazione della proposta avanzata”.

Intanto l’infezione che ha contratto la scorsa settimana un dipendente ha motivato il comune di Sezze a chiudere l’ufficio anagrafe al primo piano del palazzo municipale per permettere la sanificazione dei locali e lo svolgimento dei tamponi da parte dei colleghi della persona contagiata che, alle prese con una positività nel suo ambito familiare,ha deciso volontariamente di sottoporsi ad una quarantena cautelativa.