Marittimo campano scomparso da Monte di Procida, ritrovato il cadavere a Fondi

Cronaca Fondi

FONDI – Una morte accidentale o un suicidio. Sono le ipotesi investigative che stanno privilegiando i Carabinieri della Compagnia di Terracina e della tenenza di Fondi per tentare di stabilire la causa del decesso di Nicola Vicidomini, il 56enne marittimo originario di Monte di Procida, in provincia di Napoli, che aveva fatto perdere le proprie tracce lo scorso 1 ottobre e rinvenuto privo di vita nel primo pomeriggio di domenica sulle dune del Salto di Fondi, lungo l’argine del canale Pedemontano. Le indagini dei militari del Capitano Francesco Vivona sono ora coordinate dal sostituto procuratore Marco Giancristofaro che, dopo la denuncia di scomparsa formalizzata dalla mamma e della sorella di Vicidomini e i numerosi appelli della figlia, hanno vissuto un momento di svolta quando un pescatore sportivo aveva notato, lungo il corso d’acqua ed in una zona scarsamente frequentata, una Mercedes classe A: aveva le portiere aperte ed un telefonino, spento, sul cruscotto.

Nicola Vicidomini

E’ bastato il numero di targa della berlina per risalire al proprietario, a Nicola Vicidomini, nel frattempo trovato cadavere, in avanzato stato di decomposizione,a poco meno di duecento metri di distanza. Sarà l’autopsia a chiarire ora molti aspetti di questa vicenda: dovrà stabilire la causa del decesso e quando è avvenuto. Per i Carabinieri la morte del 56enne marittimo flegreo risalirebbe a non più tardi di una settimana fa. L’autopsia, in programma all’ospedale di Latina, non si svolgerà però subito. Secondo il protocollo l’esame potrà essere effettuato soltanto dopo il tampone per accertare una circostanza: se la persona deceduta abbia o meno contratto il Covid 19. Della scomparsa di Vicidomini si è era occupata nella puntata di mercoledì scorso la puntata della trasmissione di Rai Tre “Chi l’ha visto?”.

Vicidomini il 1 ottobre era uscito di casa dicendogli che sarebbe dovuto venire a Formia per incontrare alcuni colleghi pescatori e tornare a Monte di Procida ad ora di pranzo. In effetti il 56 enne nel sud pontino è arrivato,ha telefonato ai suoi familiari per rassicurare che avrebbe fatto soltanto un po’ più tardi. Poi il nulla…sino al macabro rinvenimento di domenica pomeriggio.